Dopo aver pubblicato le mie impressioni e foto riguardanti il Gear Fighter Dendoh, vado a completare la coppia con il Knight Gear Oger sempre della linea Super Robot Chogokin di Bandai. I modelli sono veramente molto simili, togliendo le differenze di colorazione ed ovviamente alcune parti del corpo, abbiamo praticamente il medesimo robot. Diamo uno sguardo alla dotazione accessori.....oltre all'Oger troviamo tre paia di mani, due teste di cui una con due maschere facciali intercambiabili, back pack in apertura da applicare sulla schiena, effect parts in gomma per braccia e gambe, chiude la lista la Vipera Insidiosa che come Unicorno Perforante rappresenta la prima arma elettronica che compare nella serie animata. Misure identiche al gemello Dendoh, 15 cm di altezza e 160 grammi di peso, la struttura rimane immutata in tutte le sue parti con i soli telai esterni delle gambe in metallo. Non voglio dilungarmi più di tanto, le caratteristiche di finitura e posabilità sono chiaramente le stesse che troviamo nel Dendoh, quindi anche per Oger abbiamo la possibilità di riprodurre pose davvero molto dinamiche fino a farlo rimanere perfettamente in equilibrio su di una sola gamba! Come sempre a corredo dell'articolo, questa volta volutamente breve, trovate la galleria fotografica del modellino, a presto con altri aggiornamenti.
domenica 30 dicembre 2012
domenica 23 dicembre 2012
GETTER DRAGON EX GOKIN - COLORAZIONE
Finalmente Fewture ci mostra quale colorazione avrà il nuovo Getter Dragon Ex Gokin, come si può notare hanno optato per la colorazione classica della prima serie animata e non per quella di Last Day con il bacino completamente rosso. Nello scan si possono notare anche alcuni particolari interni del modello ed anche della Getter Machine che accompagnerà il Dragon nella confezione.....la data di uscita è ancora un generico 2013, ma tanto con Fewture le date sono puramente indicative e non vengono mai rispettate. Lo sculpt è come sempre insuperabile e trasmette potenza pura, piacerà sicuramente a molte persone perchè comunque l'intervento di design non ha stravolto più di tanto il diesgno originale, a presto con altre news.
sabato 8 dicembre 2012
MAZINGER Z DX SOUL OF CHOGOKIN - CONFEZIONE
Ci siamo, fra sette giorni, data ufficiale del rilascio in Giappone, finalmente uscirà la versione Delux del Mazinger Z Bandai. In queste ultimissime foto viene finalmente mostrata la confezione del modello ed uno scorcio del suo contenuto, onestamente la delusione è tanta, vedere un chogokin del genere alloggiato in un comunissimo blister di plastica in stile Super Robot Chogokin mi lascia veramente stupefatto.....mi aspettavo una confezione lussuosa tipo valigetta del Metal Grtade o una cosa del genere insomma! Speriamo almeno nella bontà realizzativa del modello che sinceramente è la cosa più importante, resta comunque un po' di amaro in bocca per un dettaglio che poteva e doveva essere molto più curato.
venerdì 26 ottobre 2012
GX62 DANGUARD ACE - PRIME FOTO
A poche ore dall'annuncio del prossimo Soul of Chogokin, ecco arrivare la prima foto del modello insieme al progetto, subito un'occhio alle proporzioni che sembrano essere molto più azzeccate rispetto a quelle del Danguard Yamato. Dalle notizie che girano in rete si vocifera che l'altezza del Danguard non superi i 22 cm.....la colorazione è stupenda e molto fedele alla controparte televisiva, attendiamo foto migliori e soprattutto nuove notizie sull'altezza ed i materiali.
CHOGOKIN NEWS OTTOBRE
Rieccomi dopo una lunga pausa priva di aggiornamenti, in questo post riassumo le notizie principali sulle uscite annunciate in questi due mesi. Cominciamo subito con quella di oggi, Bandai ha annunciato il GX62.....Danguard Ace! Come sapete è in corso il Tamashi Nation ed alla fiera è presente il modello che purtroppo non si può fotografare, ma speriamo però che qualche fotina riesca prima o poi a trapelare.....Rimanendo in casa Bandai vediamo le foto dello Scrander e dell'Iron Cutter che andranno a completare la dotazione di serie del DX Mazinger Z, ovviamente questo set sarà venduto separatamente.....
Anche Fewture annuncia "nuovi" gokin per il prossimo anno, tutti speravamo nelle foto del Getter Dragon colorato ed invece a sorpresa, ma non troppo, ecco le foto del Getter 2 e Getter 3 Ex Gokin in versione Black. Nella confezione del Getter 3 ci sarà la Missile Machingun Black Type per il Getter 1 che verrà venduto in versione normale e non più come Changing Set. Da notare i colori delle Getter Machine Jaguar e Bear, la prima sarà grigio cromato e la seconda giallo oro, personalmente avrei preferito la colorazione identica alla Eagle, tutta nera.
domenica 23 settembre 2012
LT.JIM GORDON HOT TOYS - TOY FAIRS EXCLUSIVE 2012
La seire di film dedicata a Batman è grande fonte d’ispirazione per la
realizzazione di splendide action doll da parte di Hot Toys, la trilogia del
Cavaliere Oscuro ci ha fino ad ora regalato degli splendidi personaggi come
Joker DX01, Batman DX02 e il bellissimo Bat Suit version Exclusive 2011. Questa
volta però Hot Toys ha deciso di realizzare una doll dedicata al mitico
Commissario Gordon, nel film interpretato dal bravissimo Gary Oldman. La
realizzazione prende spunto dal secondo film, The Dark Knight, dove il non
ancora Commissario Jim Gordon riesce con una operazione in tenuta SWAT a
fermare e catturare Joker. La doll in questione è stata realizzata in tiratura
limitata a soli 900 esemplari per il Toy Fairs 2012, sulla confezione è di
fatto inciso il marchio Hot Toys Exclusive. La scatola misura 41 x 27 x 15 cm,
l’artwork frontale è stato realizzato usando l’immagine di Jim Gordon con un effetto
satinato giallo, sul lato destro troviamo un foro che serve per estrarre il box
interno dove è alloggiata la doll unitamente agli accessori. Vediamo nel
dettaglio il contenuto…..al centro il personaggio in tenuta Swat, sui due lati
troviamo un fucile a pompa, una pistola, 2 paia di occhiali, il casco e la
maschera Swat, 2 fascette bianche, la ricetrasmittente, 2 perni per i polsi e 4
paia di mani, 5 se contiamo anche quello già montato sulla doll, immancabile
come sempre la solita basetta espositiva di forma ovale con il sostegno ed il
nome del personaggio. Jim Gordon è alto 30 cm per un peso di 270 grammi, il
volto dell’attore Gary Oldman è stato riprodotto davvero molto bene, si notano
senza problemi le grinze della pelle intorno agli occhi e sulla fronte. Anche
la divisa Swat è curata in ogni minimo particolare, il giubbotto antiproiettile
con scritta sulla schiena, tasca laterale e cerniera frontale, può essere rimosso
grazie ai due blocchi a strappo velcrati laterali, sul braccio sinistro troviamo il
logo della squadra Swat di Gotam City mentre sul retro dei pantaloni c’è l’alloggiamento
per la ricetrasmittente con tanto di chiusura elastica. Questo apparecchio
radio è dotato di microfono estensibile, la sua parte terminale viene fissata
sul petto facendo passare il cavo sotto al braccio della doll, da notare il
marchio Motorola perfettamente leggibile nonostante le piccole dimensioni del
microfono! Sul fianco destro è posizionata la fondina per la pistola, è
assicurata alla doll grazie al sostegno della cintura e alle due cinghie
intorno alla gamba destra, queste parti possono essere regolate a piacimento
andando a stringere o allargare agendo sulle due fibbie di chiusura. Sulla
gamba sinistra troviamo invece una grande sacca porta oggetti, anche quì molto
belli i dettagli, cuciture, blocchi in plastica per l’apertura e chiusura ed
anche una piccola tasca laterale con apertura a strappo. Anche per la sacca è
possibile regolare il fissaggio con il medesimo procedimento descritto per la
fondina della pistola. Scendendo verso il basso troviamo le ginocchiere di
protezione, anch’esse regolabili, e gli anfibi militari…..come per le altre
parti descritte i livello di dettaglio è davvero ottimo, sugli scarponcini si
notano perfettamente i lacci e le pieghe della pelle. Analizziamo ora le armi
da fuoco in dotazione, fucile a pompa e pistola…..il fucile è lungo 18 cm e d è
dotato di cinghia regolabile, l’arma può simulare il caricamento del colpo
grazie alla mobilità dell’impugnatura lungo la canna, ma non finisce qui, è
possibile addirittura aprire e chiudere l’otturatore agendo direttamente sulla
leva posta lateralmente! La pistola invece è lunga 4 cm, ma anche per quest’arma
cura maniacale dei dettagli…..estrazione del caricatore, simulazione del
caricamento, smontaggio in due parti…..credo che Hot Toys non abbia davvero
trascurato nulla andando a realizzare particolari davvero incredibili! La doll
gode di ben 30 punti di snodo permettendo teoricamente numerosi movimenti, ma
come spesso accade questo potenziale viene limitato dall’aderenza dei vestiti,
purtroppo credo che ben poco si possa fare per risolvere questo problema,
diciamo che su questa doll non è così accentuato come in altre dato che la tuta
di stoffa in alcuni punti è sufficientemente
larga e permette escursioni abbastanza ampie. Il punto debole come sempre è la
resistenza delle articolazioni che risultano essere sempre molto morbide e con
una resistenza davvero molto scarsa soprattutto a livello delle ginocchia. Nessun
miglioramento anche per i perni delle mani che simulano il movimento dei polsi,
anche per questo personaggio troviamo i soliti incastri scomodi come quelli
visti ad esempio sul Batman Dx02. In generale però il nostro Jim Gordon riesce
ad assumere numerose pose dinamiche volte a simulare quelle che possono essere
le tipiche azioni svolte dagli agenti delle squadre Swat, purtroppo realizzando
il report fotografico non ho potuto replicare la scena dell’arresto di Joker
dato che la mia collezione è priva del bellissimo Dx01, rimedierò sicuramente
all’uscita della versione 2.0 prevista per Dicembre ^__^ Come per Batman e
Joker anche Jim Gordon può vantare una superba rappresentazione in termini di
somiglianza e cura nei dettagli, impossibile negare di avere davanti una fedele
copia dell’attore Gary Oldman, non parlo solamente delle fattezze del volto, ma
anche delle proporzioni del corpo che mi sembrano davvero fedeli alla
controparte cinematografica. Quello che davvero mi lascia perplesso è il
continuo impiego di snodi e giunture non a scatto che andrebbero realmente ad
eliminare i problemi di stabilità di queste action doll, soprattutto m’infastidisce
il fatto che Hot Toys non voglia fare quel piccolo sforzo in più che le
consentirebbe di fare davvero il salto di qualità definitivo anche dal punto di
vista puramente tecnico. Ovviamente queste sono considerazioni personali,
confrontandomi con altri collezionisti ho potuto appurare che per molti questo
non rappresenta un grande problema, personalmente però ritengo che un prodotto
che costi in media 200 euro debba soddisfare tutti i fattori della sua
produzione, estetici e tecnici. Come sempre vi lascio al mio report fotografico…..stay
tuned!
venerdì 21 settembre 2012
GX51 GETTER DRAGON SOUL OF CHOGOKIN
Torniamo a parlare di un modello dedicato alla
saga Getter Robot e più precisamente del Gx51 Getter Dragon. Uscito nel 2009,
questo modello, tratto dalla serie Shin Getter The Last Day, segna l'arrivo di
Bandai nel “territorio” dove solo Aoshima fino a quel momento aveva tratto
ispirazione per la maggior parte delle sue produzioni. Il Getter Dragon è
figlio dell'ultima generazione di Soul of Chogokin non trasformabili, metallo,
grandissima posabilità e dimensioni contenute, Bandai nel corso del tempo ha
ottimizzato sempre più i nuovi snodi che vedono la loro introduzione definitiva
sul Gx45 Mazinger Z. Cominciamo a vedere qual' è la sostanza del Gx51.....la
scatola è di medie dimensioni, con i suoi
25 x 17 x 8 cm offre davvero un ingombro minimo. L'artwork sulla
confezione adotta la medesima disposizione grafica usata sul già citato
Gx45 con l'immagine del volto in primo piano, scritta in
diagonale e figura intera laterale, del resto anche il successivo Gx52, già
recensito su queste pagine, riporta la medesima immagine. All'interno troviamo
un contenitore in polistirolo dove è alloggiato il Getter Dragon e 3 blister in
plastica con i diversi accessori in dotazione.....nel primo troviamo la mach
wing, la testa, gli spallacci con i perni di fissaggio, 2 avambracci
accoppiati, 2 normali ed il gancio per il display stand. Il secondo blister
accoglie i 3 set di mani e 3 diversi sostegni per la basetta espositiva, nel
terzo e ultimo blister trovano sede i due grandi tomahawk e la base con il nome
del modello. Il Getter Dragon è alto 17,5 cm e raggiunge il ragguardevole peso
di 465 grammi, è costituito quasi completamente in metallo e le uniche parti in
plastica sono la testa, i coprispalla, gli avambracci ed i piedi. Come ho
scritto all'inizio dell'articolo questo Gx51 ha grandissima posabilità, gli
snodi ad estrazione al bacino consentono un'apertura delle gambe
incredibilmente ampia, impensabile fino a qualche anno prima di queste produzioni.
Le ginocchia adottano gli sportelli a scomparsa già visti sul Gx45 e 47, questa
soluzione permette all'articolazione di ruotare ben oltre i 90 gradi
consentendo al modello di adottare anche pose in ginocchio! Anche sulle
caviglie troviamo snodi ad estrazione che ovviamente consentono un'inclinazione
davvero notevole, questo permette al
piede di toccare terra in tutte le pose che il modello può assumere.....forse
in alcuni frangenti più estremi non è bellissima da vedere, ma il lavoro svolto
da questa articolazione è fondamentale garantendo sempre un' ottima stabilità.
Nella parte alta abbiamo differenti movimenti per torace ed addome, il primo
può inclinarsi sia in avanti che in laterale, il secondo ruota in ogni
direzione. Gli avambracci flettono molto raggiungendo la quasi totale chiusura,
i polsi sono snodati e le spalle ruotano e si aprono grazie agli snodi a
scatto. I coprispalla sono svincolati
dalle spalle, complice un perno che ne gestisce i movimenti, possono essere
spostati e orientati in modo da seguire le inclinazioni delle braccia. La testa
infine gode di notevole libertà di movimento, anche per questa parte viene
utilizzato un doppio snodo che consente ampie escursioni in ogni direzione. La
colorazione e l'estetica “pompata” sono fedeli alla controparte televisiva
mentre la verniciatura si attesta sui soliti ottimi livelli a cui Bandai ci ha
abituati, l'unica nota stonata è la leggera differenza di tonalità fra gli
avambracci e le mani che risultano essere di un rosso leggermente più chiaro.....da
segnalare anche l'impossibilità di sollevare le braccia verso l'alto una volta
applicata al modello la mach wing, la parte delle spalle è un tutt’uno con le ali e di conseguenza limita molto i
movimenti delle braccia. Il display stand è davvero molto pratico e funzionale,
il Getter Dragon può essere esposto a terra o addirittura in sospensione grazie
all'impiego dell'apposito accessorio che ne garantisce la tenuta. Bandai
realizza un altro piccolo capolavoro, le soluzioni tecniche utilizzate unite alla
grande quantità di metallo, rendono il Gx51 Getter Dragon un must per tutti i
collezionisti e appassionati della Getter saga. Con questi soggetti non
trasformabili credo che Bandai abbia raggiunto davvero il top della sua
produzione dimostrando ancora una volta la propria supremazia nella
realizzazione tecnica ed estetica, dispiace molto non vedere realizzati nella
linea Soul of Chogokin gli altri due Mecha principali di questa serie, il Black
Getter e soprattutto lo Shin Getter.....speriamo che in un prossimo futuro
Bandai ritorni sui propri passi regalandoci ancora Gx di questo calibro.....al
prossimo up date.
mercoledì 19 settembre 2012
MIGHTGAINE SUPER ROBOT CHOGOKIN
Tratto dalla serie Brave Express Might Gaine,
ecco arrivare il nuovo modello della serie Super Robot Chogokin di Bandai,
ovviamente la produzione della casa nipponica è tutta dedicata al protagonista
della serie, il Mightgaine. Come sempre scatola di piccole dimensioni decorata
con belle immagini del prodotto,
all'interno il classico blister in plastica contenente il modellino insieme
agli accessori ed al foglio illustrativo in bianco e nero. Vediamo nel
dettaglio il contenuto e le misure del robot.....
Mightgaine – tre paia di mani + una singola – un
volto intercambiabile – fregi laterali morbidi per la testa – quattro spade di
cui due di misure differenti + asta di
giunzione – supporto per display stand Act – peso 145 grammi – altezza 15 cm.
Come sempre il punto forte di questa serie
Bandai è la grandissima posabilità ed
ovviamente questo nuovo modello non è da meno, sul Mightgaine ritroviamo il
medesimo snodo impiegato per le braccia
del Gaogaigar, più precisamente quello dedicato all'articolazione delle spalle
dato che questo personaggio ne eredita il medesimo design a forma di treno. Lo
snodo permette l'estrazione della spalla e allo stesso tempo svincola il
braccio che si allunga verso il basso grazie ad un doppio snodo a
sovrapposizione, ma non finisce qui, scendendo sull'avambraccio troviamo un altro
doppio snodo che permette a questa parte non solo di piegarsi a 180 gradi, ma
contemporaneamente di ruotare sul proprio asse senza dover toccare la parte
superiore vicino alla spalla! Questa soluzione è stata applicata in maniera più
contenuta anche ai polsi ed alle mani, rotazione ed inclinazione allo stesso
tempo, un lavoro davvero eccezionale. Il busto
può essere alzato verso l'alto ruotato, piegato avanti o indietro ed
essere inclinato a destra e sinistra anche se quest'ultima fase non gode di
ampia escursione. I pannelli frontali, posteriori e laterali al bacino possono
essere completamente sollevati per permettere alle gambe incredibili escursioni
sia laterali che avanti/dietro.....proprio sulle gambe del Mightgaine troviamo
una graditissima novità per la serie Super Robot Chogokin, è stata introdotta
la soluzione dello sdoppiamento del femore, questa tecnica è usata da Bandai da
molto tempo nei vari kit della serie Gundam ed introdotta anche più
recentemente nella serie Metal Composite sul nato Gundam Origin. Questo snodo
permette alla gamba di piegarsi molto di più e quindi consentire al modello di
assumere pose davvero molto dinamiche ed accattivanti! Anche le parti
terminali, caviglie e piedi, sono state concepite in modo da supportare gli
elevati movimenti delle gambe, grazie ad uno snodo ad estrazione la caviglia si
allunga concedendo di conseguenza molto più spazio all'inclinazione del piede
che in questo modo risulta essere sempre
ben appoggiato a terra anche nelle fasi di massima apertura! Ultima cosa da
notare è il backpack sulla schiena, la parte bassa dei reattori è orientabile.
Colorazione fedele alla controparte televisiva, verniciatura ben fatta è priva
da imperfezioni, da notare però sulle impugnature delle spade fastidiosi segni
bianchi dovuti al distacco dai telai della produzione. La composizione del
Mightgaine è in plastica e metallo, le
parti in zama sono concentrate all'esterno delle gambe, nella parte centrale
del busto e negli snodi sotto al bacino.....questa distribuzione contribuisce a
rendere davvero molto stabile il modellino pur non raggiungendo i 200 grammi di
peso. Ad accompagnare il Mightgaine Super Robot Chogokin c'è un simpatico è
utilissimo gadget, in una scatola separata troviamo il Trident Stage, questo
accessorio è una basetta espositiva dove poter alloggiare ben tre Super Robot
Chogokin! Questo gift è stato dato alla prima distribuzione nei negozi
giapponesi fino ad esaurimento scorte e data la
mia presenza in terra nipponica nello scorso mese di Agosto sono
ovviamente riuscito ad accaparrarmi il simpatico omaggio Bandai ^__^ Il Trident
Stage è dotato di una basetta in plastica con tre supporti, uno centrale fisso
e due laterali mobili. Nella parte terminale di ogni supporto c'è il perno di
fissaggio per l'SRC di turno, questo a sua volta potrà essere integrato con le
prolunghe ed i vari sostegni degli stand Act 4 e 5 prodotti sempre da Bandai.
Un signor gadget direi, sicuramente il più utile fin ad oggi allegato ad un
prodotto di questa linea e spero sinceramente che anche l'importazione Europea
venga accompagnata da questo Trident Stand. Ormai questa serie ha sostituito in
maniera definitiva quelli che potevano essere modelli destinati alla produzione
Soul of Chogokin, personaggi ad esempio come il Dai Guard o lo Zeorymer
sarebbero stati davvero uno spettacolo ancor più eccezionale se riprodotti
nella scala più grande. Scrivo questo non per criticare Bandai, la sua scelta è
sicuramente dettata da esigenze di mercato diverse rispetto al passato,
fermandomi però a pensare che non meno di un paio di anni fa con 50/60 euro ci
si portava a casa modelli come il Gx45 o il Gx51 capirete che la soddisfazione
che si provava rispetto ad un Super Robot Chogokin era ben diversa.....come
sempre vi lascio al mio report fotografico, buona visione e al prossimo up
date.
domenica 16 settembre 2012
BLACK GETTER REPAINT VERSION CHANGING SET - EX GOKIN
Ritorna in una nuova e più attinente colorazione il capostipite degli Ex Gokin, il Black Getter Ryoma Mode! Fewture si spinge oltre il semplice recolor e ci “regala” un sontuoso set che permette di ottenere ben due configurazioni differenti, Ryoma Mode e Getter 1 Black Version. La scelta è decisamente molto azzeccata perché permette l’acquisto del modello a chi si è perso la prima versione, diventata ormai costosissima, e allo stesso tempo spinge anche i possessori del primo Ryoma Mode a possedere anche questa versione Repaint per esporla chiaramente nella modalità Getter 1 Black. In questa recensione analizzeremo essenzialmente le differenze che ci sono fra il primo Black Getter uscito e questo nuovo Changing Set dato che la base del modello è praticamente quella già conosciuta con le precedenti uscite dedicate al Getter 1. La scatola è decisamente più grande riprendendo esattamente le dimensioni di quella dello Shin Getter 1, 50 x 37 x 26cm…..all’interno del brown box il sarcofago nero lucido che accoglie il prezioso contenuto, aprendo troviamo due contenitori in polistirolo dove sono alloggiati il modello ed i vari accessori oltre al classico foglio in bianco e nero che riporta le semplici istruzioni per il montaggio. Ecco l’elenco dettagliato del contenuto diviso per contenitori che chiamerò blocco A e blocco B…..
Blocco A – Black Getter Robot – volto Ryoma Mode – pettorina nero/verde – placca addominale – generatore interno – tappo e capsula energetica – 3 simboli rotondi grigio/nero – sciarpa – mantello – artiglio – grande lama per il braccio sx – 2 ginocchiere.
Blocco B – Testa e volto Getter 1 – 2 pettorine nero/grigio – mani aperte – 2 lame per le braccia - 2 tomahawk – 3 simboli rotondi nero/oro – mantello – Getter Machine Eagle Black – display stand per il Black Getter – display stand per la Getter Machine.
Come avrete capito il contenitore A è dedicato alla modalità Ryoma e ripete essenzialmente la disposizione della prima versione con l’aggiunta del vano che ospita le due ginocchiere, mentre il contenitore B è chiaramente riservato alla configurazione Getter 1 con l’aggiunta della navetta Eagle. Estraendo il modello si ha come sempre una bellissima sensazione di pesantezza data dal massiccio impiego di parti in metallo, i 950 grammi di peso si fanno sentire tutti regalando grande soddisfazione e goduria collezionistica ^__^…..diciamoci la verità, vista la piega presa dalle recenti produzioni Bandai, trovarsi per le mani un blocco di zama di quasi un chilogrammo di peso è davvero una gran cosa, anche per chi come me non è un fanatico del metallo! Muovendo e montando le varie parti del modello ci si accorge immediatamente che alcune cose sono cambiate andando fortunatamente a risolvere quelli che sono i problemi del primo Ryoma Mode. La sciarpa è stata modificata, la sede per la testa è ora più larga permettendone addirittura la rotazione e l’avanzamento senza intaccare minimamente la verniciatura, ma c’è di più, questo accessorio nella prima versione viene semplicemente appoggiato mentre in questa nuova edizione è stato aggiunto nella parte sottostante un fermo che va ad incastrarsi perfettamente all’interno della pettorina, questa semplice soluzione consente un perfetto fissaggio al corpo del Getter. Osservando con attenzione si nota anche un diverso impiego di materiale e anche di forma, ora la sciarpa è leggermente più lunga e meglio stilizzata. Cambiato radicalmente anche il mantello, ora risulta essere più leggero, leggermente più curvo nella parte bassa a sinistra e di spessore nettamente inferiore al precedente, in questa nuova veste il mantello non crea più il problema dello sbilanciamento all’indietro. Un’altra essenziale modifica apportata da Fewture riguarda il famigerato perno centrale che consente al busto di muoversi, osservandolo attentamente si nota che la parte in questione è stata modificata, ora il tutto ha una giusta rigidità che consente di mantenere senza problemi tutte le pose che vogliamo…..in tutta sincerità io continuo a ritenere sbagliato il concepimento di tale parte che deve sostenere praticamente tutto il peso del busto, bastava un piccolo sforzo in più e cambiare completamente perno adottandone uno più grande. Dovendo mutare aspetto quelle che sono parti fisse sul primo Ryoma Mode qui diventano per necessità mobili, mi riferisco alle ginocchiere che sono attaccate agli stinchi del Black Getter. Grazie all’impiego di due potenti magneti questi due accessori si possono sganciare dalle gambe per permettere al modello di assumere la corretta fisionomia della versione Getter 1…..a dire il vero questa era la parte che temevo potesse dare più problemi per via dello sfregamento sulla gamba, Fewture invece ha svolto un lavoro perfetto dotando di protezioni morbide gli appoggi delle ginocchiere scongiurando possibili graffiature sulla vernice! La colorazione è davvero molto bella e i nuovi inserti grigio chiaro e scuro fanno risaltare ancor di più il nero lucido creando un netto stacco cromatico fra i due colori, anche i due quadratini sulle ginocchiere, ora di color oro, contribuiscono a dare quel tocco in più che forse manca alla prima versione che risulta essere molto più cupa e monocromatica nella parte bassa. La verniciatura sulla copia in mio possesso risulta essere priva di difetti sulle parti metalliche, ho però riscontrato qualche piccola imprecisione su quelle plastiche. Chiaramente la versione Ryoma Mode è quella che ha l’impatto estetico più efficace ed è ovviamente la mia preferita, però devo riconoscere che anche la modalità Getter 1 Black ha il suo fascino, molto bella davvero la rifinitura del volto con l’azzeccatissima scelta dei colori, davvero di spessore l’inserto rosso intorno agli occhi! Per me e per chi possiede anche la prima edizione la scelta sulla configurazione da adottare potrebbe risultare facile, ma vi assicuro che non è così, il bello di questo Changing Set è quello di poter anche creare delle versioni ibride del modello andando a mischiare i vari accessori ed ottenere un Black Getter personalizzato che vada ad esaltare il meglio di entrambe le configurazioni…..i più esigenti o esagerati però possono optare per il doppio acquisto….. ^__^ Prima di concludere il mio articolo è necessario e corretto fare tutte le considerazioni possibili, anche quelle negative…..come ho scritto all’inizio la struttura di questa nuova edizione del Balck Getter Ex Gokin è la medesima che tutti ormai conosciamo, parti in metallo incollate su di uno scheletro in plastica e pvc! Bisogna riconoscere che questa volta Fewture ha prestato molta più cura nell’assemblaggio del modello ed è andata in parte ha risolvere i problemi del primo Ex Gokin…..permangono però purtroppo anche alcune cose negative come l’orrendo sistema di fissaggio della placca addominale e della pettorina, anche in questo caso sarebbe bastato un piccolo sforzo in più, magari con un paio di magneti, per rendere tutto più solido….. muovendo i potenti snodi delle gambe o delle braccia le parti in questione rischiano di staccarsi con il pericolo di graffiarsi irrimediabilmente! Siamo giunti alla conclusione della recensione che spero sia utile a chi stia pensando di acquistare questo Black Getter Ex Gokin, l’estetica come sempre è il piatto forte delle produzioni Fewture e per me onestamente rinunciarvi è cosa ormai impossibile, questo Changing Set ha molto da offrire fa e farà sicuramente la gioia di tutti i collezionisti del settore.....una sontuosa confezione, tanti accessori, due configurazioni fra cui scegliere…..il Re degli Ex Gokin è tornato…..lunga vita al Re.....change Gettaaaaaa one! ^__^ Stay tuned.
giovedì 13 settembre 2012
CHOGOKIN NEWS SETTEMBRE
Il mese di Settembre ci regala una novità interessante, Aoshima ritorna con una nuova versione del Genrale Nero, si tratta della versione apparsa nella serie Shin Mazinger Z e sarà un'esclusiva Cosmic Group. La base di questo progetto è il modello prodotto da Aoshima diversi anni fa, le modifiche che si possono vedere al momento riguardano essenzialmente il volto sul torace e le spalle. Siamo ancora in fase di prototipo e Cosmic Group ha fatto sapere che ci saranno ulteriori modifiche, attendiamo nuove immagini e informazioni.....ringrazio per le foto l'utente JeegRobot di Japanrobot Forum.
La seconda parte delle news è dedicata al Boss Palder Brave Gokin,
finalmete Cm'S Corporation ha rilasciato le foto del prodotto
definitivo, ecco il nostro Tempesta Spaziale nella sua classica
colorazione! Il modello mostra ottime finiture e cura nei particolari,
l'uscita è stata fissata per il mese di Novembre, sono state rivelate
anche le dimensioni ed il prezzo, 17 cm di altezza per un costo di 16590
yen.
sabato 8 settembre 2012
THE GN - U DANGUARD A BY YAMATO TOYS
Per
la prima volta su queste pagine parliamo di un modello della linea The GN-U
Ultimate Super Robot Selection di Yamato Toys, la licenza è di quelle
importanti, non un illustre sconosciuto, ma bensì il Danguard A! Uscito nell’Ottobre
del 2008 il modello non fu accolto con molto entusiasmo, complice la non
azzeccatissima realizzazione precedente del Groizer X, la diffidenza verso il
prodotto Yamato Toys andò però scemando in brevissimo tempo, quando realmente
si cominciò a toccare con mano il modello ci si accorse che il lavoro fatto
dalla casa di produzione era curato e di ottima qualità. Yamato Toys ha fatto
le cose in grande e lo si nota partendo dalla scatola che risulta essere di notevoli
dimensioni, 48 x 36 x 12 cm. All’interno un grande contenitore di polistirolo
dove sono alloggiate separatamente le parti del copro che formano il Danguard
A, casco, busto, braccia e gambe…..oltre a queste parti troviamo le ali, i
carrelli per la versione Satellizzatore, le Frecce Cosmiche da posizionare
sulle gambe e un display stand riproducente il simbolo di Danguard. Nella parte
sottostante della confezione è alloggiata un’ulteriore scatola con all’interno
le mani aggiuntive, le Frecce Cosmiche da impugnare, i missili, alcuni effetti
in gomma ed i tappi copri vite…..chiude il contenuto un bel libretto
illustrativo dove vengono spiegati tutti i passaggi della trasformazione del
Danguard, ma c’è anche una sorpresa molto carina, all’interno si trova un
codice che inserito sul sito della Yamato Toys concede di scaricare un file PDF
con all’interno il paper model dell’hangar per il Satellizatore ^__^ Come ho
scritto prima Yamato ha fatto le cose in grande, il Danguard è alto ben 28 cm e
pesa 950 grammi, il corpo è quasi completamente in metallo ad esclusione di
alcune parti, testa, mani, bacino, femori e piedi sono in plastica. La
verniciatura è di ottima qualità anche sulle plastiche non si nota alcun segno
d’imperfezione, i colori usati sono quelli classici della serie Tv, bianco,
rosso, grigio e blu…..proprio sul blu io personalmente avrei preferito una
tonalità più scura, quella scelta da Yamato Toys rasenta più l’azzurro, mentre
nella serie televisiva il Danguard risulta essere molto più scuro. Ottimo
lavoro anche sul versante posabilità, il modello pur essendo molto grande e
pesante può assumere pose molto dinamiche grazie agli snodi sparsi sul tutto il
corpo, la maggior parte di essi è scatto garantendo così un’ottima tenuta in
fase di posizionamento. La testa si muove discretamente bene nei movimenti
rotatori, mentre risulta essere un tantino limitata in quelli alto/basso, le
braccia ruotano a 360 gradi ed hanno uno snodo ad estrazione che ne permette
anche l’inclinazione laterale…..gli avambracci possono essere piegati a 90
gradi ed hanno la copertura metallica orientabile in modo da poter nascondere
lo snodo all’interno…..tre paia di mani, pugno chiuso, forato per impugnare le
Frecce Cosmiche e mano aperta. Il busto può essere ruotato a destra e sinistra,
questa parte va però maneggiata con molta cautela dato che il movimento è
assicurato solamente ad un perno a vite, il mio consiglio è di non sollevare il
modello prendendolo per il busto, il notevole peso delle gambe potrebbe far
spezzare facilmente il perno di giunzione! Gambe molto pesanti ma anche molto
dinamiche, i movimenti sono davvero ampi ed in qualsiasi direzione, possono
anche ruotare sul proprio asse, ma anche la parte dei piedi non è da meno, con
mia grande sorpresa le caviglie si possono inclinare e ruotare notevolmente garantendo
sempre al Danguard un sicuro appoggio a terra! Nella confezione sono sati
inseriti degli accessori che vanno a simulare alcune delle armi usate da
Danguard, troviamo la scia di fumo per il lancio dell’Arm Punch, l’effetto riproducente
lo sparo del Cannone BalKan da applicare sul petto apribile e 4 missili con scia
di lancio da posizionare negli appositi fori posti sopra alle spalle del
modello. Come ultima arma in dotazione troviamo una coppia di Frecce Cosmiche
da impugnare ed unire mediante l’uso del pugno forato, le due estremità si
agganciano formando una lancia. Piccola nota stonata, questo accessorio ha l’impugnatura
squadrata, questo non permette di orientare liberamente l’arma obbligandoci
ogni volta a staccare le due parti ed a reinserirle nel foro del pugno…..questa
operazione oltre che risultare noiosa provoca la sverniciatura della parte in
questione, dopo un paio di posizionamenti la vernice bianca viene irrimediabilmente
graffiata! Veniamo ora alla trasformazione in Satellizzatore…..la procedura è
davvero molto semplice proprio come nella serie Tv, il busto e le gambe si
separano, la testa rientra all’interno del corpo ed il casco si apre per
diventare la parte terminale della versione aerea. Per realizzare la
trasformazione bisogna però utilizzare alcune parti opzionali, per assicurare
il blocco delle gambe sulla schiena si utilizza una piastra con due fermi che
fungono da blocco all’altezza dei femori, una volta fissata questa parte al suo
esterno andiamo ad inserire le ali…..dopo questa operazione si ruotano i piedi,
nella fase di rotazione vengono fatti uscire i due motori posteriori.
Lateralmente si sollevano due piccole ali che sono alloggiate nella parte
inferiore delle gambe mentre per evitare i movimenti separati bisogna inserire
un piccolo perno in plastica fra di esse….questo garantisce al tutto molta
stabilità oltre che mantenere perfettamente in asse le gambe. L’ultimo passo da
compiere è l’inserimento del casco nell’apposito vano situato nella punta, l’operazione
è davvero molto semplice, basta sollevare il piccolo sportello ed inserire il
casco in versione aperta. Una volta completata la trasformazione possiamo
scegliere come esporre il Satellizzatore…..se optiamo per la posa a terra
dobbiamo inserire tre carrelli di supporto, due vengono agganciati lateralmente
al busto mentre il terzo viene agganciato nella parte frontale andando a
coprire il vano della testa, questi carrelli sono realizzati in metallo in modo
da sopportare perfettamente il notevole peso del modello…..se invece vogliamo
optare per l’esposizione in volo dobbiamo utilizzare il Display Stand che
troviamo nella confezione, questa basetta è dotata di un braccio di supporto
che va ad inserirsi all’interno della cavità del busto, una volta fissato il
Satellizzatore allo Stand possiamo anche inclinare verso l’alto il modello, per
fare questo però bisogna aprire e poi richiudere lo snodo a vite posto nella
parte inferiore della piastra di aggancio. Se i carrelli offrono una sicura
posa a terra questo Stand al contrario non offre altrettanta sicurezza, il peso
da sostenere è molto ed il braccio che sorregge il modello tende ad oscillare
appena viene toccato…..Yamato Toys si è completamente riscattata, pur non
essendo un prodotto all’avanguardia, questo Danguard A risulta essere ben fatto
e curato. L’estetica della versione Robot probabilmente non è così riuscita
come quella Satellizzatore, ma in definitiva io ho apprezzato molto lo sforzo
fatto da Yamato Toys che ha dimostrato di saper migliorare il suo standard
produttivo. Ultima nota personale, sarebbe stato molto bello inserire nella
confezione anche alcuni mezzi che compaiono nella serie Tv, la navetta del
Capitano Dan, la Freccia del Cielo, il Jet dei Cadetti e la Space Lady…..questo
avrebbe davvero reso completa la dotazione accessori. Come sempre vi lascio al
mio report fotografico…..stay tuned!