Mobile Suit Gundam Unicorn (機動戦士ガンダム UC [ユニコーン], Kidō Senshi
GandamuYunikōn?) è un romanzo illustrato a puntate (light novel) dello
scrittore giapponese Harutoshi Fukui,con disegni di Yoshikazu Yasuhiko e Hajime
Katoki. È ambientato nell'Universal Century della sagadi Gundam. La vicenda si
svolge nell'anno 0096 U.C., tre anni dopo l’ultimo conflitto tra Neo Zeon e laFederazione
Terrestre, narrato nel lungometraggio “Il Contrattacco di Char”. La storia ruota
attorno alle imprese del protagonista Banagher Links a bordo del Gundam Unicorn
e svela in un lungo flashback anche i retroscena della colonizzazione dello
spazio all'inizio dell'Universal Century. Dopo questa breve introduzione,
veniamo al sodo ,ovvero a cosa si aspetta un fan di Gundam al rilascio di una
nuova serie, e cioè la valanga di trasposizioni in action figure dei mecha protagonisti!!
E di protagonisti ne abbiamo a dir poco due,l'RX-0 Unicorn Gundam ,e la mai
troppo celebrata Metal Composite linea di Bandai dedicata ai gokin di Gundam.
LA SCATOLA:
Molto elegante e patinata, più grande che piccola misurando infatti
38x28x10 cm, riporta in primo piano l'RX-0 nelle due configurazioni trattandosi
di un trasformabile ,e i dati identificativi stampati in rosso
metallizzato-specchiato, cool!^^Al retro, la classica griglia con le action
pose ,lista accessori e poco altro. All'interno due blister, uno classico in
polistirolo dove alloggia il Gundam e le dotazioni principali, mentre mani e
basetta alloggiano nel solito e collaudato blisterino bivalve trasparente. Discreto
il parco accessori, tre coppie di mani, tre diademi di cui uno aperto uno
chiuso e uno trasformabile (e qui si accontenta tutti, cosa non da poco!) scudo
anch'esso trasformabile, fucile, bazooka, due gatling, vari caricatori, quattro
beam saber e due spade. Dulcis in fundo la basettina, con stampato nome e
cognome del modello, astina di supporto e piccoli perni per agganciare il Gundam.
IL MODELLO:
Salta subito all'occhio ,per la preziosa e curata verniciatura bianca
lievemente perlata(che sarà poi ancora più splendente nella versione “prism
coating”,recolor del primo unicorn), per le proporzioni armoniose rese ancor
più accattivanti dalla tinta monocromatica, e dall'inusuale diadema ad unicorno
nella modalità normal. Anche l'altezza appaga lo sguardo, con 21 cm in normal
mode, e 23 in destroy davvero una bella presenza scenica! Il peso, hai-hai, invece
si sente(che manca!)assestando un discreto 270 g che rapportati all'altezza lo fanno “sentire”
leggero. Il metallo, come in tutti i metal composite, rimane relegato
all'interno, bacino, snodo ginocchia, snodo Gomiti, snodo caviglie, bicipiti, l'ampia
paratia posteriore delle gambe e la “ghetta” mobile sopra il piede. Moltissime
le decals perfettamente posizionate e definite sia sul Gundam che su tutti gli
accessori. Buona infine la mobilità di tutte le giunture, tutte snodate con
giunti ad attrito stabili e robusti, limitata in alcuni punti solo dal fattore
trasformazione ,che andremo a vedere subito.
Destroy mode on! Praticamente ogni pannello dell'armatura viene
coinvolto in una caleidoscopica girandola di piccole gimmik volte a far
affiorare lo psico-frame sottostante rosso. Inoltre aumentano anche le dimensioni,
caviglie cosce anche e busto si allungano, le spalle si allargano rendendo
veramente aggressivo l'impatto visivo. Solo un appunto sulle proporzioni delle
gambe che danno un po' l'impressione che il Gundam cammini sui trampoli dato il
vistoso allungamento e la limitata escursione delle ginocchia. Stupefacente la
trasformazione della testa ,con i due volti che scorrono uno sotto l'altro in
modo semplice e intuitivo ,per altro alcuni passaggi meritano invece più che la
solita cura. Quindi davvero un prodotto notevole, in entrambe le
configurazioni. Ogni accessorio e combinazione di tali viene sopportata
egregiamente dalle giunture e si mantiene stabile in quasi ogni posa lo si
voglia esporre. Cura del dettaglio e realizzazione tecnica ai massimi livelli
quindi per un soggetto che di certo non può mancare in collezione! Smanettando
in rete tuttavia i prezzi non sono proprio popolari nonostante la recente
ristampa.
Articolo di Michael Perbellini
Foto di Paolo Fasciani
Articolo di Michael Perbellini
Foto di Paolo Fasciani