Son trascorsi 5 anni dalla comparsa del primo Mazinkaiser SKL
Super Robot Chogokin, Bandai lo propose insieme al primo DVD dell’anime in
edizione Limited, denominata STARTER PACK. Ovviamente Il modello nel corso del
tempo ha raggiunto quotazioni davvero improponibili, rendendolo inaccessibile
alla maggior parte dei collezionisti. Ma come sempre Bandai si dimostra
imprevedibile e con gran sorpresa annuncia l’edizione regolare del Mazinkaiser
SKL, sempre in versione SRC. Si notano subito differenze cromatiche rispetto
alla versione limitata, ma la vera novità è rappresentata dall’altezza che fa
registrare ben tre centimetri di differenza in più, raggiungendo così i 17
centimetri.
Il packaging (20x20x11) è il tradizione della serie con
blister in plastica a contenere modello ed accessori. Nel primo strato sono
alloggiati il Mazinkaiser unitamente a due set di mani, due lame per le pistole,
il perno per lo stand ACT ed alla parte frontale del mantello. Nella parte
sottostante troviamo il resto della dotazione con l’immenso spadone dentato ed
il mantello posteriore. In una bustina trasparente il solito foglio con le
poche istruzioni. Possedendo l’edizione STARTER PACK noto immediatamente una
sostanziale differenza, i materiali di cui è composto il modellino sono distribuiti
in modo diverso. La sensazione è di estrema leggerezza ed i 264 grammi di peso,
mantello compreso, confermano l’impressione iniziale. I materiali sono così
distribuiti; busto, frontale e parte bassa posteriore gambe, articolazioni
anche e caviglie sono in metallo. Le restanti parti del copro, insieme agli
accessori, sono in plastica. Grandissima posabilità che, grazie agli snodi
presenti, consente l’esatta replica delle fight poses viste nell’anime.
Purtroppo nessuna delle articolazioni presenti è a scatto, di conseguenza la
perdita di atrito fra le parti potrà precludere il corretto posizionamento
della parte in causa. Nella mia copia ho avuto da subito problemi con lo snodo
del busto che purtroppo tende ad arretrare al minimo sfioro. Fra le note
positive invece annoveriamo la caviglia ad estrazione che consente moltissima
inclinazione alla pianta del piede. Come citato nella descrizione del
contenuto, è presente il mantello che va agganciato alla schiena tramite apposita
fessura. Per completare l’aggancio bisogna però rimuovere la testa e procedere al
fissaggio della parte frontale. Questo accessorio è posizionabile a piacimento
grazie ai piccoli snodi presenti nella parte alta, in questo modo si possono
realizzare pose dinamiche con il mantello svolazzante…..questa operazione però
va ad incidere sulla stabilità generale del Mazinkaiser che dovrà essere
bilanciato a dovere. E’ proprio in questo caso che si sente notevolmente la
mancanza di articolazioni a scatto, tali soluzioni avrebbero consentito di
sorreggere in modo più efficace il peso del mantello. Anche la parte anteriore
è snodata e consente diverse posizioni, ma riduce notevolmente i movimenti
delle braccia ed anche della testa. In definitiva un accessorio dall’impatto
scenico notevole, ma che ai fini pratici risulta essere scomodo ed ingombrante.
Osservando minuziosamente tutto il modello, ho potuto purtroppo constatare la
presenza di piccoli segni ed imprecisioni su diverse parti del corpo. Questo, a
mio modesto parere, denota poca cura per il prodotto e lo fa sembrare ancor più
dozzinale!
Come noto il Mazinkaiser SKL combatte usando la grande spada
dentata e le due pistole agganciate al petto, la cui sagoma rievoca inequivocabilmente
il volto di Devil Man. Qui però Bandai si è dimenticata un accessorio
fondamentale che invece è presente nell’edizione Limited…..il supporto per
agganciare la spada alla schiena! In molte sequenze della serie il robot
compare con lo spadone appeso dietro la schiena e questa mancanza la reputo
davvero insensata! Le pistole, per essere impugnate singolarmente, devono
essere sganciate dal petto e private della parte grigia. In sostituzione si
usano le singole parti che si trovano nella confezione. Oltre ad essere usate
come armi da fuoco, vengono impiegate anche come armi da taglio venendo
semplicemente impugnate al contrario. Anche qui però si riscontra una piccola
imprecisione, Bandai non ha dotato il modello di apposite mani per l’impugnatura
delle pistole, ma bisogna adattare la loro presa alle mani forate che
sorreggono la spada. Come ultima nota statistica segnalo che la spada dentata,
con il manico completamente estratto, raggiunge la notevole lunghezza di 23 cm.
Sinceramente questa nuova versione Super Robot Chogokin del
Mazinkaiser SKL mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, le dimensioni aumentate
erano un’ottima base per fare qualcosa in più rispetto alla versione STARTER
PACK. Bandai non solo ha ridotto la quantità di metallo, ma ha reso questa
produzione davvero poco curata anche sotto il profilo tecnico. La mancanza poi
del supporto della spada è una pecca davvero fastidiosa. Esteticamente nulla da
eccepire e l’introduzione del mantello valorizza ancor di più l’estetica del
personaggio, anche se come detto penalizza la stabilità del Mazinkaiser. Io
credo che bisogna fare una profonda riflessione su questi prodotti. Al lancio
furono presentati come oggetti economici dalle dimensioni ridotte, ma che nel
corso degli anni sono aumentati nelle dimensioni e soprattutto nel prezzo,
andando di fatto a sostituire quelle che potevano essere produzioni Soul of
Chogokin. Lascia davvero basiti pensare che solo pochi anni fa, con 60/70 euro
ci si portava a casa uno splendido GX 51…..