La squadra Getter Robot G Ex Gokin scende in campo con il suo
secondo componente, il Getter Liger. Annunciato per il mese di Dicembre il
nuovo modello della famosa serie targata Fewture Art Storm esce dai magazzini
addirittura il giorno 29 di Novembre con ben due giorni di anticipo. La
puntualità avuta con il Getter Dragon non rimane quindi un caso isolato, ma
conferma l’inversione di tendenza che voleva sempre in ritardo i prodotti della
linea Ex Gokin. Il Getter Liger dovrà confermare l’ottimo lavoro svolto sul
modello precedente, ma soprattutto dovrà farci capire se la strada del
rinnovamento tecnico/costruttivo intrapresa da Fewture è quella giusta.
La confezione è la ormai classica di sempre, brown box
esterno (55x40x19) con scatola interna in cartoncino lucido (50x34x13) con due
art work raffiguranti il volto diviso a metà ed il petto del modello aperto.
Anche per la disposizione interna nessuna novità, Getter in posizione centrale
attorniato dai vari accessori tutti ben protetti da appositi sacchettini in
plastica trasparente. Inseriti anche diversi blocchi in polistirolo per rendere
ancor più sicuro il trasporto, ne troviamo ben tre sul modello, uno per le
gambe, uno per il busto ed uno per il braccio apribile. Analoghi fermi
assicurano anche la Getmachine presente nella confezione. A completare il
corredo troviamo nel retro della contenitore l’immancabile disco espositivo con
l’asta di sostegno regolabile in metallo e la basetta ber esporre la Getmachine
Liger, tutto ovviamente protetto da appositi sacchetti trasparenti. Immancabile
anche il solito foglio delle istruzioni in bianco e nero riportante le
indicazioni sui movimenti che può compiere il modello ed il corretto inserimento
degli accessori. Ecco nel dettaglio il contenuto della confezione:
Getter Liger – Getmachine Liger – ali posteriori –
avambraccio destro – 3 mani intercambiabili – trivella – arpione con catena –
missile – maschera facciale – 3 simboli per la schiena – 2 protezioni per le
anche – ferretto uncinato – display stand Getter Liger – display stand Getmachine.
Contrariamente a quanto pensassi il Getter Liger, una volta
estratto dalla confezione, restituisce una piacevole sensazione di peso
raggiungendo di fatto i 657 grammi distribuiti su 27 cm di altezza.
Stilisticamente il componente numero due delle formazioni Getter è sempre il
più esile ed anche seppur rivisitati nel design le rappresentazioni di Sato non
fanno eccezione. Come per il Getter Dragon l’estetica originale non è stata più
di tanto alterata, più che altro il designer si è concentrato sulla parte bassa
del Liger apportando un netto ingrossamento delle gambe soprattutto a livello
dei femori. Queste parti ora sono molto larghe andando di fatto un po’ a
riprendere lo stile di quelle viste sullo Shin Getter 1. La parte del ginocchio
è stata anch’essa allargata ed abbellita con due prolungamenti laterali a punta
che donano più slancio e freschezza all’estetica generale del modello. Anche la
forma dei piedi si amalgama perfettamente avendo nella parte terminale una
doppia sagomatura puntuta. La parte alta del Liger riprende essenzialmente i
tratti del disegno originale cambiandone ovviamente alcune forme, la spalla a
punta ed il bicipite sono la copia esatta di quelle usate sul Getter 2,
l’addome è di colore grigio e nella parte laterale fanno la comparsa due
pistoni del medesimo colore. Il petto è più bombato mentre le placche laterali
gialle sono di forma esagonale. La testa ed il volto invece sono state
mantenute presso che uguali
all’originale, solamente le due alette laterali hanno subito una sagomatura
diversa. Discorso a parte merita il volto interno, tolta la maschera facciale
troviamo per la prima volta dei tratti discretamente ispirati e non scheletrici
come nelle precedenti rappresentazioni. Per quanto riguarda il retro del
modello possiamo apprezzare il nuovo stile delle ali che sono state stilizzate
in modo da amalgamarsi perfettamente con tutta l’estetica del nuovo Getter
Liger. Come da tradizione non mancano i tre simboli rotondi disposti sulla
spina dorsale del modello, questi ideogrammi sono praticamente diventati uno
dei marchi di fabbrica dei Getter Ex Gokin. Tecnicamente il gokin conferma
un’ottima progettazione, fatta a mio modo di vedere con cura e particolare
attenzione verso quelli che sono i punti critici della struttura, ma procediamo
con ordine. La testa è dotata di ottima libertà di movimento, ruota e si piega
notevolmente soprattutto all’indietro dove assume la corretta posa per simulare
la fase di volo…..tutto questo è possibile grazie a due snodi separati che ne
gestiscono i movimenti. Le spalle hanno due snodi, il primo a scatto permette
di sollevare la parte in tre posizioni diverse facendo terminare la corsa della
punta esattamente vicino alla parte esagonale gialla. Più all’interno troviamo
il secondo snodo che a sua volta permette altri tre movimenti aggiuntivi consentendo
di sollevare ulteriormente tutta l’articolazione ed in più offre la possibilità
di uno spostamento avanti ed indietro ampliando maggiormente il raggio d’azione
di tutto il braccio. Questi ultimi movimenti descritti sono gestiti da uno
snodo ad atrito. Il braccio destro ospita sia la trivella che l’avambraccio
normale, questi due accessori possono essere sostituiti facilmente sfilandoli
dall’apposito perno di aggancio con sede circolare in metallo. Sul gomito è
presente un’articolazione a scatto che oltre alla fase di piegamento a novanta
gradi consente anche la rotazione esterna ed interna permettendo così di
gestire meglio soprattutto la lunga trivella. Sul braccio sinistro stessa
identica situazione per quanto riguarda lo snodo impiegato che garantisce i
medesimi movimenti. Il busto può essere ruotato ed inclinato avanti ed indietro,
ma a differenza del Getter Dragon non gode di movimento basculante.
L’articolazione che gestisce il tutto è la medesima usata nel modello
precedente e viene coadiuvata anche dall’impiego di due piccoli pistoni
laterali che di fatto impongono, andando a fine corsa, il limite massimo del
movimento utilizzato. Il busto del Getter Liger è leggermente più limitato
rispetto a quello del Dragon, ma comunque offre un soddisfacente raggio
d’azione. Le ali poste sulla schiena possono essere piegate all’indietro in
modo da non rimanere a contatto con le spalle, purtroppo però impongono una
limitazione alla rotazione del braccio e devono essere sganciate e rimontate
per permettere la completa rotazione dell’arto. Per la gestione dei movimenti
delle gambe Fewture ha reintrodotto l’uso dell’articolazione a scatto alle
anche, apertura e avanzamento sono quindi assicurati dai blocchi imposti ad
ogni scatto dello snodo facendo mantenere perfettamente ogni posizione al
modello. La fase rotatoria sull’asse è invece gestita con il solito movimento
libero che permette a tutta la gamba di essere posizionata a piacimento sia
verso l’interno che verso l’esterno. Particolare attenzione però va posta sulle
due piccole protuberanze laterali rosse poste lateralmente nella parte esterna
dei femori. Queste parti vanno applicate manualmente e possono essere mosse
liberamente in qualsiasi direzione indipendentemente dal movimento della gamba.
Questo escabotage risulta essere davvero molto utile consentendo di non
intaccare la loro verniciatura durante la fase di posizionamento della gamba.
Se fossero state fisse sarebbe stato impossibile evitare il contatto con le
parti della struttura interna al bacino, grazie allo snodo di cui sono state
dotate possiamo muovere in tutta sicurezza le gambe ed una volta scelta la
posizione ottimale posizionarle comodamente nel modo che più riteniamo
opportuno. Oltre al lato strettamente tecnico questa soluzione si fa apprezzare
anche dal punto di vista estetico andando di fatto a riempire un vuoto che sarebbe
stato non molto bello da vedere. Come per il precedente Getter 2 è stata
inserita una doppia articolazione a scatto per il ginocchio, questo permette
alla tibia di ruotare quasi completamente all’indietro! Ovviamente questa
articolazione è completamente diversa da quella esile utilizzata sul Getter 2,
nel Liger è ora nettamente più grande e soprattutto molto affidabile! Soluzione
intelligente è stata impiegata per cambiare il sistema d’inclinazione delle
caviglie che nel Getter 2 rappresenta purtroppo un punto molto dolente della
realizzazione. Il collo del piede è fisso ed interamente ospita lo snodo che
permette al piede di ruotare sull’asse consentendone così l’inclinazione. Oltre
a questo è dotato di un secondo snodo per consentire un ulteriore movimento
avanti/indietro molto utile per stabilizzare ulteriormente il Getter. Anche la
punta del piede può essere piegata singolarmente proprio come nel Getter 2.
I materiali che compongono il Getter Liger sono i classici
della serie Ex Gokin, metallo e plastica. Analizzando bene il modello si nota
come l’impiego di parti in metallo sia in percentuale più alto rispetto al
precedente Dragon, il tutto ovviamente va considerato in base alle forme più
esili del Liger che chiaramente incidono sul minor peso complessivo. In metallo
sono costruite le seguenti parti…..spalle e sede aggancio avambraccio destro –
pettorali blu e parte sottostante bordeaux – parte centrale delle ali – i tre
fregi sulla schiena – parte frontale gialla del bacino – femori (con una
porzione frontale in plastica sopra al ginocchio) – tibie (con parte in
plastica sotto al ginocchio). In plastica…..la testa – le ali – tutta la
schiena – i bicipiti – le parti esagonali gialle - la placca grigia addominale
- parte gialla del bacino sul retro – i piedi. La verniciatura è perfetta in
ogni singola parte e le tonalità risultano essere identiche sia sulle superfici
in metallo che su quelle in plastica, solo il tatto ci aiuta nel distinguere i
materiali usati. L’assemblaggio non presenta imperfezioni di nessun genere,
sulle gambe e sui piedi ci sono diversi tappi copri vite, segno inequivocabile
dell’abbandono definitivo di parti incollate. Gli accessori non sono molti,
nella dotazione abbiamo sostanzialmente le classiche armi che il Liger usa
nella serie animata, ovviamente tutte rivedute esteticamente per l’occasione.
Il Getter può montare sul braccio destro una grande trivella (Drill Arm) lunga
14 cm costruita in plastica con la parte terminale alta in metallo. Togliendo
la trivella possiamo optare per l’impiego di un vero e proprio avambraccio
costruito interamente in metallo e corredato di tre mani diverse in plastica,
pugno chiuso, pugno forato e mano aperta. Sul braccio sinistro troviamo il
maglio apribile che raggiunge la lunghezza di 10 cm, è composto da sei parti
che si aprono per permettere di ospitare tramite aggancio magnetico il missile
(Liger Missile) o la catena (Chain Attack). Le parti che compongono il maglio
in chiusura sono fissate internamente, ognuna difatti ha una propria sede di
aggancio che di fatto impedisce ai singoli componenti di muoversi aggiungendo
solidità alla parte in questione che risulta praticamente vuota al suo interno.
Alla catena è agganciato un arpione in plastica dotato di tre lame e tre
piccoli scarichi, esteticamente lo trovo molto azzeccato e con rifiniture fatte
molto bene. A chiudere la lista accessori il classico generatore in plastica da
posizionare all’interno del torace mediante l’apertura dei pettorali e della
gabbia toracica, può essere tolto con l’aiuto dell’apposito ferretto uncinato
che troviamo nella confezione. Piccola nota anche sull’aggancio al display
stand che non avviene tramite fissaggio a vite come nel modello precedente. Sollevando
un piccolo sportello nel retro del bacino viene rivelata la sede di aggancio,
un perno presente sull’asta di sostegno unitamente ad un appoggio in plastica
concavo, garantiscono un solido fissaggio al modello.
Come di consueto analizziamo anche la Getmachine, la navetta
numero due della squadra Getter G è lunga 13,5 cm e raggiunge la massima
larghezza di 15 alla punta delle ali. E’ costruita prevalentemente in plastica
con il fregio e la sola parte centrale/posteriore in metallo, raggiunge il peso
di 54 grammi. Le ali orientabili verso il basso risultano essere l’unico
movimento di cui è dotata la Getmachine. Verniciatura anche qui perfetta e di
tonalità identica sia su plastica che metallo. Esteticamente la navetta
pilotata da Hayato si stacca un po’ di più dal disegno originale rispetto a
quanto fatto dalla Getmachine Dragon, essenzialmente cambiano la parte centrale
con la diversa stilizzazione e posizione delle ali che in questa versione Ex
Gokin vengono posizionate in fase più avanzata.
Il Getter Liger Ex Gokin conferma assolutamente che alla
Fewture le cose sono realmente cambiate, la cura con cui il modello è stato
realizzato è ineccepibile! Particolari curati, scelte tecniche convincenti,
assemblaggio perfetto delle parti e materiali di ottima qualità fanno di questo
modello il miglior Ex Gokin prodotto fino ad oggi! La cosa che più mi soddisfa
è poter constatare la grande affidabilità che il modello restituisce, già dal
primo approccio si capisce che si ha per le mani un prodotto davvero solido. La
squadra Getter G Ex Gokin si appresta a diventare la punta di diamante di tutta
la linea Fewture, all’estetica spacca mascella finalmente si aggiungono
solidità, affidabilità ed anche puntualità di consegna. Il mese di Febbraio si
avvicina rapidamente, solo allora avremo il verdetto definitivo, le premesse
per il capolavoro assoluto ci sono davvero tutte…..stay tuned!