domenica 5 novembre 2023

THE KING OF BRAVE GAOGAIGAR POSE + METAL SERIES

 

NOME DEL MODELLO : GAOGAIGAR METAL SERIES

PRODUTTORE : POSE PLUS

ANNO DI RILASCIO : 2021

PREZZO DI LISTINO IN YEN : 63.800

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ESTETICA : 10

COLORAZIONE/VERNICIATURA : 10

ACCESSORI : 8,5

ARTICOLAZIONI/POSABILITA' : 9,5

CONFEZIONE : 9 - DIMENSIONI : 50 x 36 x 13 cm

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PRO

estetica eccezionale

posabilità al top

articolazioni a scatto ed in metallo

presenza del pugnale e del protect shade

CONTRO

trasformazione non fedele

parti attacca/stacca per le configurazioni di gaigar

serviva uno stand sontuoso per esaltare il modello

costa il doppio di quello bandai

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Pose Plus in collaborazione con Awaken Studio, reinterpreta il famoso mecha Gaogaigar e lo fa in modo sontuoso, realizzando quello che, a mio modesto parere, ad oggi è il miglior modello della Metal Series! La confezione è già sinonimo di cura e dettagli, non solo esteticamente per gli artwork riprodotti, ma anche per l’interno. Aprendo troviamo un bellissimo cartoncino dipinto con i colori della sequenza Final Fusion che può essere tranquillamente usato come sfondo per dare un tocco di originalità alla nostra esposizione. Sotto possiamo ammirare tutto il contenuto dove spicca immediatamente la disposizione dei moduli, chiaro riferimento alla sequenza di aggancio vista nella serie animata. Il Gaigar è disposto con le braccia aperte con gli altri componenti intorno, mentre lateralmente abbiamo un doppio blister con gli accessori ed il Linear Gao.

Appena estratto tutto dal box in polistirolo, ci si accorge immediatamente della grande cura realizzativa posta in questo modello. Il Gaigar, il Linear Gao, il Drill Gao e lo Stealth Gao, pur mantenendo il riferimento estetico degli originali, sono stati arricchiti con nuovi particolari, forme e dettagli che li rendono visivamente molto più aggressivi. Entriamo più nel dettaglio analizzando uno ad uno le particolarità dei componenti della produzione di Pose Plus.

Gaigar è il robot pilotato dal protagonista Guy, la sua forma iniziale è quella leonina denominata Galeon. Unendosi a Guy (Fusion) si avvia il processo di trasformazione in Gaigar, mecha a cui si vanno ad unire gli altri moduli (Gao Machine) per dare origine al Gaogaigar (Final Fusion). In questa nuova interpretazione possiamo subito notare come le sezioni delle spalle, del busto e delle gambe siano cambiate rispetto al concept originale. La zona spalle/torace è più “piena” grazie a nuovi elementi appositamente concepiti, mentre nella parte bassa delle gambe, le articolazioni principali a vista, hanno ora un design completamente nuovo grazie all’inserimento di particolari con colorazioni differenti. Il risultato finale ci restituisce un Gaigar (Galeon) con un’estetica più massiccia e aggressiva, ma mai esagerata e sproporzionata. Tecnicamente il modello è dotato di numerose articolazioni molte delle quali a scatto e, cosa fondamentale, inserite nei punti focali del mecha. I movimenti del busto (inclinazione e rotazione) e tutti quelli delle gambe, perfino la rotazione sull’asse, sono gestiti dai famosi cricchetti di Pose Plus, ed è sempre un piacere sentire quel sonoro tac quando si mettono in azione. Quelli della testa, delle braccia e delle caviglie sono ad attrito con un ottimo grado di rigidità. La posabilità è davvero straordinaria con la possibilità di riprodurre non solo le pose iconiche della serie, ma anche tante altre davvero molto dinamiche. A corredo troviamo un volto alternativo, tre paia di mani sostitutive ed addirittura il Coltello chiamato Will Knife. La trasformazione in Galeon è molto semplice ed intuitiva, come sempre però il mio consiglio è quello di guardare sempre il manuale istruzioni a corredo. Una volta realizzato Galeon, possiamo notare come il leone appaia ora molto più massiccio e aggressivo per le modifiche estetiche descritte prima. Molto bella soprattutto la sezione frontale della testa con la colorazione in doppia tonalità oro!

Lo Stealth Gao mantiene la sua classica forma aerea, ma con modifiche estetiche e funzionali sfruttabili nella configurazione Gaogaigar. Molto belli i particolari inseriti sulla struttura, ci sono anche piccoli flap dotati di movimento proprio. Sono davvero molte le differenze estetiche concepite dai progettisti e sono sparse sapientemente su tutta la Gao Machine. Dalle cabine di pilotaggio alla zona posteriore, possiamo ammirare tutta una serie di finezze e piccoli dettagli, addirittura con cambi cromatici e parti trasparenti che rinnovano tutto il design dello Stealth Gao. Nella parte sottostante troviamo ovviamente le due criniere e gli avambracci. Qui personalmente non mi è piaciuto il sistema di aggancio concepito. Pose ha inserito due semplici perni a scorrimento in plastica che, una volta sganciati gli avambracci, si piegano rimanendo però in bella vista. Le ali possono essere allargate e piegate all’indietro con due posizioni a scatto ed essere ulteriormente estese in due sezioni diverse mettendo in luce bellissimi particolari interni. La parte bassa del corpo centrale può addirittura inclinarsi posteriormente andando a creare, unitamente alle altre soluzioni citate, un notevole grado di movimento al busto del modello una volta agganciate. Anche l’estetica delle criniere è stata rivista, sono state ridisegnate con una forma più tondeggiante andando a smorzare le spigolosità delle originali. Il sistema di aggancio è il classico mediante il supporto di braccetti pieghevoli. Lo Stealth Gao può diventare un supporto volante per il Gaigar, grazie all’inserimento di un accessorio dedicato, la Gao Machine si fissa dietro alla schiena del robot e consentirne così la fase di volo.

Passiamo ora al Linear Gao, riproduzione del famoso treno proiettile giapponese. Nella nuova interpretazione di Pose ha una sagoma meno slanciata e più tozza rispetto all’originale. Il corpo del treno è comunque scolpito da molte pannellature a rilievo, le cabine di pilotaggio a vista, mentre le classiche sezioni dei finestrini sono state totalmente ridisegnate. Questa nuova sagomatura nasconde in realtà una delle gimmick di cui è dotato il nuovo Linear Gao. In sostanza, a parte la rivisitazione estetica, le vere novità si mostrano nella fase di trasformazione. Grazie all’impiego di un apposito accessorio, può essere agganciato allo Stealth Gao per essere trasportato in volo.

Il Drill Gao è probabilmente la Gao Machine che ha subito il cambiamento più marcato. La sua forma qui è totalmente diversa da quella classica, il design è più spigoloso, ricco di dettagli e dannatamente aggressivo. A tratti ricorda la controparte del Genesic Gaogaigar. In questo Drill Gao non abbiamo più due grandi cingoli, ma ben quattro più piccoli per ogni componente. Queste parti però sono fisse e non possono rotolare realmente, la loro funzione è quindi puramente estetica. Il Drill Gao, separandosi in due unità distinte, può anche essere agganciato alle braccia del Gaigar e diventare un nuovo strumento offensivo. L’operazione è possibile grazie all’impiego di accessori appositi che vanno a garantire la connessione al braccio del Gaigar. Per realizzare questa configurazione è necessario sganciare i piedi, c’è un apposito tasto lateralmente, ed agganciare le parti alle nuove connessioni applicate al mecha di Gui.

E’ tempo di procedere all’unione delle nostre Gao Machine al Gaigar e quindi…….FINAL FUSION!!!!!!!!!!! La trasformazione in Gaogaigar è stata modificata in due sezioni della sequenza di aggancio. Dopo aver ruotato il bacino del Gaigar, si procede all’unione con il Drill Gao. Il cambiamento è stato apportato al modo di aggancio che non avviene più tramite inserimento dall’alto. Le gambe del Gaigar vengono inserite posteriormente, due pannelli apribili rivelano le sezioni di entrata e, dopo aver rispettato la corretta manovra, si richiudono fissando saldamente le parti fra di loro. Faccio anche notare un particolare molto interessante. L’interno delle sezioni di aggancio del Drill Gao sono realizzate con un materiale plastico morbido, questo per non rovinare la verniciatura delle gambe di Gaigar che, lo ricordo, sono in metallo.

La seconda fase della trasformazione vede l’inserimento del Linear Gao all’interno del busto di Gaigar. Eccoci al secondo cambiamento, anzi, direi più stravolgimento! Le braccia ruotano come da copione dietro alla schiena rivelando la sezione di aggancio. Questa parte viene poi aperta per sollevare il pannello con la testa di Gaigar per consentire l’inserimento della Gao Machine. Ed ecco che il Linear Gao rivela la sua novità più grande! Il treno proiettile di Pose Plus si apre grazie ai pannelli posti sul tetto ed a quelli laterali dei finestrini. Una volta posizionati e fissati si procede all’aggancio definitivo ed al conseguente blocco delle parti del Gaigar. Per terminare la sequenza andiamo ad abbassare le due punte poste sul muso delle locomotive, questo fa scattare la salita delle due cabine di guida per rendere così uniforme l’estetica delle spalle! L’ultima manovra da compiere è la fuoriuscita della parte superiore delle braccia del Gaogaigar. Aprendo i carrelli del Linear Gao si vanno a liberare i blocchi consentendo alle parti di fuoriuscire dalla sede interna.

Eccoci all’ultimo passaggio, l’aggancio dello Stealth Gao. Qui nessun cambiamento di rilievo, sostanzialmente l’agganciamento si realizza nel classico modo che conosciamo. Due particolari però da mettere in evidenza ci sono. Lo Stealth Gao per essere agganciato deve liberare l’apposita sezione d’innesto e far uscire il casco (testa Gaogaigar) nascosto al suo interno. Anche per questo particolare Pose ha scelto la strada più facile realizzando un semplice pannello removibile. Oltre a questa operazione bisogna allargare le ali ed abbassare le due criniere per procedere finalmente al fissaggio definitivo. Bloccato lo Stealth Gao, agganciato gli avambracci e fissato il casco sulla testa del Gaigar, possiamo ammirare definitivamente il nuovo Gaogaigar Di Pose Plus!

Quello che si rivela davanti a noi è un modello massiccio con un peso di 1 kg e con un’altezza di 26 cm. La nuova estetica del Gaogaigar è a mio parere sensazionale e ben realizzata, la giusta rivisitazione al design classico della serie Tv. Il rinnovato disegno delle spalle e delle gambe sono il vero punto di forza del modello che lo rendono veramente più aggressivo e slanciato. Tutti i nuovi dettagli disseminati sulle varie Gao Machine vengono esaltati al massimo, come ad esempio i particolari oro e verde trasparente sul “gonnellino” nero del Gaigar. Il nuovo design delle braccia poi restituisce un senso di muscolarità e di potenza a tutto il mecha. Sul fronte della posabilità il modello non nasconde la sua natura action e mette in mostra tutta  una serie di pose dinamiche davvero esaltanti per un prodotto di questa natura. “Giocando” con i movimenti delle ali e del busto, il Gaogaigar può davvero replicare tutte quelle sequenze dinamiche che si vedono nella serie televisiva. La natura a cricchetto delle varie articolazioni garantisce poi una grande stabilità in ogni posizione. Non mancano i classici gommini sotto le piante dei piedi che, specialmente sui ripiani in vetro, contribuiscono in modo fondamentale alle tenuta del modello. La colorazione e la verniciatura sono al top, le scelte cromatiche e la loro realizzazione sono davvero impeccabili. Anche la qualità dei materiali non delude e restituisce un grande senso di affidabilità e robustezza, sia per quelle in metallo che per quelle in plastica.

Pose Plus non ha tralasciato nulla ed ha dotato il suo Gaogaigar di tutti gli accessori disponibili. Non manca davvero nulla nella confezione. Mani sostitutive più grandi con falangi articolate, accessori per riprodurre il Protect Shade, il Broken Magnum, il Dividing Driver e le mani congiunte per la posa finale Hell&Haven! E’ presente anche una riproduzione in plastica verde della chiave di attivazione sequenza Final Fusion e un’asta in metallo con piedistallo a forma di simbolo GGG, insomma, non manca decisamente nulla. Uno sguardo più approfondito meritano il Protect Shade ed il Dividing Driver. Per la realizzazione dello scudo protettivo è stata concepita una mano apposita in colorazione verde trasparente, chiaramente scolpita nella classica posa con il pollice piegato all’interno. Sulla corona esterna si fissa lo scudo, un disco di plastica trasparente, mediante l’ausilio di 4 perni del medesimo colore. Il Dividing Driver, ovviamente ridisegnato per l’occasione, offre una soluzione di aggancio diversa. Grazie all’impiego di un perno da collegare al posto della mano, il grande cacciavite si fissa e si blocca grazie anche ad un sistema a scorrimento posto nella parte posteriore unitamente ai 4 perni che si vanno ad inserire nelle apposite sedi sull’avambraccio.

Pose Plus confeziona un modello davvero spettacolare, una reinterpretazione del Gaogaigar davvero ben concepita e, soprattutto, ottimamente realizzata. La qualità dell’intera produzione raggiunge davvero un livello superiore rispetto alle realizzazioni precedenti della Metal Series. La colorazione impeccabile, i nuovi particolari concepiti e la grande posabilità, rendono il Gaogaigar di Pose Plus un modello davvero imperdibile per tutti i collezionisti appassionati della serie. Si fa sentire però la mancanza di una degna base espositiva, un qualcosa di davvero sontuoso in linea con la qualità della produzione……to be continued……
 
 

 
    

 

domenica 1 ottobre 2023

MAZINKAISER SKY X STUDIO SXD CHOGOKIN

NOME DEL MODELLO: MAZINKAISER SXD CHOGOKIN

PRODUTTORE: SXY X STUDIO 

ANNO DI RILASCIO: 2023

PREZZO DI LISTINO IN HKD: 1750

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ESTETICA: 8,5

COLORAZIONE/VERNICIATURA: 9

ACCESSORI: 9

ARTICOLAZIONI/POSABILITA': 8,5

CONFEZIONE-DIMENSIONE: 48 x  35 x 15 cm

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PRO

molto bello esteticamente

particolari meccanici interni

illuminazione pettorale ed occhi

dotazione accessori completa

CONTRO

basetta espositiva anonima

sistema di fissaggio asta alla base da chiarire

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La casa di produzione Sky X Studio, a me personalmente sconosciuta e con all’attivo due soli modelli prodotti, stupisce tutti presentando una nuova interpretazione del famoso mecha Mazinkaiser. Fin dalle prime immagini il modello si fa apprezzare per dovizia di particolari e per le sue generose dimensioni che, paragonato alle produzioni esistenti sul mercato, risulta essere, almeno fino ad oggi, il più grande in assoluto.

La confezione si presenta curata e con dimensioni abbastanza generose. Il suo ingombro è esattamente di 48 centimetri di altezza, 35 di larghezza e 15 di spessore. Molto bello e d’impatto l’artwork frontale con l’immagine a tutto campo del Mazinkaiser, mentre sul retro abbiamo 5 immagini del modello raffigurato in diverse pose dinamiche. Di sicuro impatto scenico il cartoncino scorrevole in color oro che raffigura il Mazinkaiser con i particolari meccanici interni in bella vista, caratteristica questa che vedremo più avanti nel corso della recensione. All’interno della confezione troviamo un box in polistirolo contenente il modello e due blister in plastica trasparente. Il primo, molto grande, è riservato al Kaiser Scrander ed alla base espositiva, il secondo più piccolo, contiene invece tutto il resto degli accessori. Facciamo un recap generale del contenuto della confezione: Mazinkaiser, Kaiser Scrander, basetta espositiva con asta di supporto, due versioni del Kaiser Pilder, tre spade, Effect parts per pugni, spalle, pettorale e missile centrale, quattro paia di mani intercambiabili, fregio pettorale sostitutivo e il Giant missile.

Come citato all’inizio dell’articolo il modello è di generose dimensioni, la sua altezza è di ben 27,5 cm per un peso complessivo di 924 grammi che diventano 1 kg e 100 con lo Scrander equipaggiato. Il Mazinkaiser di Sky X Studio è composto da plastica e metallo. Le parti in diecast sono distribuite in punti diversi sul corpo del modello, ecco la loro esatta ubicazione. Nelle articolazioni dei gomiti, nella parte bassa dell’addome, nei femori, nelle articolazioni delle gambe, nei pannelli esterni dei polpacci e nella pianta dei piedi. Tutto il resto è realizzato in plastica di ottima qualità. È innegabile che l’estetica di questo Mazinkaiser prende spunto dalla versione Riobot. Le pannellature sull’addome, sui femori e tutti gli inserti color oro disposti sulle spalle, avambracci e gambe, sono un chiaro riferimento alla modello di casa Sentinel. Di base il concept di questo Mazinkaiser è quello della versione anime, l’inserimento di questi piccoli dettagli estetici contribuiscono a rendere visivamente più accattivante il modello e, allo stesso tempo, spezzano la linearità del design originale. Le articolazioni, pur essendo completamente ad attrito, svolgono un lavoro molto valido in fase di posabilità. La loro resistenza è di buon livello, pur non essendo a scatto, compiono in modo egregio il loro lavoro consentendo al Mazinkaiser una mobilità davvero soddisfacente. Molto belli i pistoncini idraulici che si possono ammirare nei gomiti e nelle articolazioni delle ginocchia in fase di piegamento anche se queste ultime, nella loro posizione più estrema, lasciano un vuoto non molto bello esteticamente. Furbescamente però la casa di produzione ci “distrae” facendoci guardare il particolare interno che si rivela una volta completamente piegata l’articolazione del ginocchio. Questo escamotage permette di mascherare visivamente quel piccolo inestetismo. Passiamo ora ad una delle chicche del modello. I progettisti ha concepito delle sezioni apribili dove poter ammirare i particolari meccanici. Queste parti, non tutte, hanno delle coperture magnetiche in modo da facilitarne l’apertura e la visione dei dettagli interni. Le uniche a non beneficiare della soluzione magnetica sono quelle delle tibie e quelle degli avambracci. I due pannelli sulle tibie sono da maneggiare con molta attenzione dato l’esiguo spessore della plastica ed i piccoli perni di connessione. Il risultato estetico è davvero molto bello a vedersi, la riproduzione dei dettagli meccanici è curata e concede all’utente una soluzione espositiva diversa, magari optando per un’esposizione in stile Mazinger DX.  Verniciatura e colorazione sono altri due pregi di questa produzione. I colori sono molto belli e le verniciature, sia sulle parti metalliche che plastiche, risultano davvero ben fatte e, almeno sulla mia copia, prive di qualsiasi imperfezione.

Il parco accessori è di tutto rispetto ed ulteriormente impreziosito dalla presenza di effect parts dedicate, alcune addirittura con aggancio magnetico. Dalle Kaiser Blade alla grande Kaiser Sword, dal Giaiant  Missile ai Turbo Smasher Punch, non manca davvero nulla dell’arsenale del nostro Mazinkaiser. Possiamo simulare l’uscita delle spade dalle spalle con l’apposito effetto magnetico da applicare nella fessura. Possiamo riprodurre anche quella che fuoriesce dal petto, il lancio del missile ed anche quello dei pugni turbo. Oltre a tutto questo, il modello è dotato di un piccolo impianto luci per simulare il raggio pettorale e l’illuminazione degli occhi. Il tutto attivabile grazie a tre batterie a bottone (non presenti nella confezione) con interruttore sulla schiena. Sia il vano batterie che l’interruttore di accensione sono nascosti da un apposito pannellino, anch’esso con aggancio magnetico. Due le versioni presenti del Kaiser Pilder, una è la classica da esposizione, mentre la seconda è quella da inserire all’interno della testa del Mazinkaiser. L’aggancio è anche qui magnetico e decisamente solido. Concludiamo con l’immenso Kaiser Scrander che consente al mecha di spiccare il “volo”. La versione di Sky X Studio è davvero molto bella e con una colorazione davvero superba. Sulle ali sono stati inseriti piccoli dettagli per impreziosirne l’estetica ed anche due sezioni apribili per rivelare particolari meccanici interni. Tutto ovviamente in continuità con quello riprodotto sul modello. Oltre a questo le grandi ali possono ruotare ed essere piegate all’indietro, in questo modo il loro ingombro può essere leggermente ridotto. Con il Kaiser Scrander equipaggiato il Mazinkaiser di Sky X Studio “esplode” letteralmente mostrando tutta la sua bellezza ed imponenza! La stabilità ne risente un pochino, ma posizionando correttamente gambe e busto non si hanno problemi di caduta. Chiude il contenuto accessori l’enorme basetta espositiva completa di asta di sostegno in metallo flessibile, un po’ come quelle usate da Hot Toys in alcune loro produzioni. La base esteticamente non è nulla di eccezionale e risulta decisamente anonima. A spezzarne la monotonia c’è un cerchio stilizzato con all’interno il nome del personaggio. A mio parere, vista la qualità della produzione, si poteva fare uno sforzo in più con un qualcosa di più curato esteticamente. Mi voglio infine soffermare su di un particolare davvero curioso che riguarda il sistema di fissaggio dell’asta di sostegno. Le due estremità sono filettate, da una parte si va ad avvitare quello che è il perno di ancoraggio al modello, mentre la seconda è riservata al fissaggio al display stand….peccato che alla base manchi la filettatura dove poter avvitare l’asta e, cosa ancor più curiosa, sotto alla sezione di aggancio c’è la sagoma di un bullone vuota. Ancora oggi personalmente non ho capito come si possa fissare correttamente il sostegno. Per fare il servizio fotografico ho inserito uno spessore con il nastro di carta in modo da bloccare il tutto. A parte questo problema, il modello viene sorretto in modo egregio dall’asta flessibile ed è anche molto bello provare diverse inclinazioni per dare un’esposizione ancor più dinamica al Mazinkaiser con l’immenso Scrander agganciato.

Il Mazinkaiser di Sky X Studio è stata davvero una bella sorpresa. La realizzazione non è certamente paragonabile a quelle di CCS, ma il prodotto se la cava davvero molto bene per quelle che sono le sue caratteristiche realizzative. Bello esteticamente, soprattutto con il Kaiser Scrander equipaggiato, con un parco accessori completo e curato grazie all’inserimento degli effetti dedicati. Anche il prezzo risulta essere abbastanza accessibile ed in linea con la qualità del prodotto. Insomma, un’ulteriore alternativa da poter scegliere per avere un Mazinkaiser in collezione. In conclusione ringrazio sempre tutto lo staff di Gokin.it per il prezioso supporto e la grade passione che ci unisce e dedichiamo a questo Hobby.
 
 
 
 

 
 

lunedì 12 giugno 2023

GALAXY CYCLONE BRAIGER POSE + METAL SERIES

NOME DEL MODELLO: GALAXY CYCLONE BRAIGER METAL SERIES
 
PRODUTTORE: POSE PLUS - AWAKEN STUDIO LTD
 
ANNO DI RILASCIO: 2023
 
PREZZO DI LISTINO IN YEN: 47.080

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ESTETICA: 9

COLORAZIONE/VERNICIATURA: 9

ACCESSORI: 8

ARTICOLAZIONI/POSABILITA': 8,5

CONFEZIONE - DIMENSIONE: 38 x 31 x 15 cm

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PRO

tutte le trasformazioni ottenibili

option parts per una perfetta estetica finale

grande posabilità

tutte le armi disponibili

CONTRO

mani a tenaglia poco funzionali

mancano le istruzioni per le trasformazioni

assenza di un display stand dedicato

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Finalmente Braiger! Originariamente annunciato come uno dei primi modelli della Metal Series di Pose Plus, il Braiger ha subito molti spostamenti e rimandi volti, almeno questa è la dichiarazione della casa produttrice, a garantire l'estrema qualità realizzativa del prodotto. Stiamo parlando però di quasi tre anni di ritardo da quando fu annunciato la prima volta e mostrato ovviamente in versione prototipo. E' chiaro che, vista la natura del modello con ben tre trasformazioni, il progetto sia andato inevitabilmente per le lunghe ed abbia costretto i progettisti a rivedere le probabili scelte iniziali. Finalmente però Pose Plus, sempre in collaborazione con Awaken Studio LTD, ha completato e rilasciato sul mercato il tanto atteso Galaxy Cyclone Braiger che, lo ricordiamo, fa parte della serie J9.

La confezione è composta da un cartoncino abbastanza sottile, mentre all'interno tre blister in plastica contengono il mecha e tutti gli accessori. Molto bella la sovra-copertina con le descrizioni del contenuto e la figura del Braiger divisa a metà. Una con l'estetica finale ed una finestra sul modello, mentre la seconda mostra i dettagli meccanici interni. Sotto sono anche riportati il peso (698 grammi) e l'altezza (31,5 cm). Completa il tutto un foglio con vari adesivi ed un sintetico, anche troppo, opuscolo illustrativo che mostra alcune fasi delle trasformazioni ed il corretto uso degli accessori. Sono stati inseriti dei QR code da scansionare che rimandano a dei video realizzati appositamente per mostrare nel dettaglio i passaggi per ottenere il Brai-Star ed il Brai-Thunder.

E' bene chiarire subito una cosa, non vi aspettate un modello pesante con molte parti in diecast, quello che ci si trova davanti è un mecha con molte parti in plastica e poche in metallo. Questo non vuol dire che sia un prodotto mediocre o mal concepito, anzi, si è rivelato un vero e proprio gioiellino nel pieno stile realizzativo di Pose Plus. Ma procediamo con ordine ed insieme scopriamo tutte le potenzialità del nostro Braiger.

Nonostante la sua natura trasformabile, il Braiger possiede una posabilità davvero sorprendente, confermando una delle principali caratteristiche della casa di produzione. Questa volta Pose ha distribuito sul modello i classici snodi a cricchetto in metallo, ma anche altri ad attrito in plastica. Inizialmente non vi nascondo un po' di delusione, ma muovendolo, il Braiger ha saputo farmi cambiare idea mostrandomi tutto quello di cui è capace! Dal busto fino alle caviglie ci sono articolazioni  a scatto solidissime che, grazie alla loro tenuta, garantiscono una grandissima stabilità al modello, anche in posizioni estremamente dinamiche. Credetemi, le gambe e le caviglie hanno escursioni incredibilmente ampie! Se dalla vita in giù abbiamo il festival del click clack, andando verso la parte alta troviamo i silenziosi, ma comunque solidi, snodi ad attrito. Braccia e testa sono quindi supportati da queste articolazioni che però non fanno rimpiangere quelle classiche a scatto. I movimenti sono fluidi, ma allo stesso tempo precisi e di ottima tenuta, questo grazie ad una rigidità ben calibrata che non risulta essere mai eccessiva.

La qualità dei materiali è come sempre ottima, sia nelle parti plastiche che per quelle in diecast. La colorazione è davvero stupenda con colori brillanti e di perfetta tonalità su ogni parte del modello. L'unico appunto che mi sento di fare riguarda le due coppie di mani a tenaglia, sono le uniche componenti del modello ad avere una tonalità di colore non in linea con tutto il resto. Si tratta comunque di un qualcosa di marginale che non va ad inficiare la qualità generale del prodotto. La verniciatura è in generale ben realizzata, ho solamente rilevato due piccolissime imperfezioni in punti nascosti dietro al modello.

Sul fronte contenutistico Pose ha inserito tutte le armi del personaggio ed anche delle option parts che servono a migliorare esteticamente le configurazioni Brai-Star e Brai-Thunder. Abbiamo anche un volto alternativo con la bocca aperta da poter sostituire a quello già presente sul Braiger. Non manca nemmeno la targhetta in plexiglass (già vista in Baxinger e Godam) con il nome del mecha in caratteri giapponesi. A completare la serie di accessori troviamo i supporti per le armi da posizionare alle mani e due marmitte allungabili per le trasformazioni all in one. Gli armamenti del Braiger Pose sono quattro, la lancia (Brai Spear), la spada (Brai Sword), i cannoni (Brai Cannon) e le moto/pistole (Cosmo Winders). La lancia è allungabile e dispone di una catena con un sorta di tenaglia agganciata alla parte terminale. Per farla impugnare al modello, bisogna smontare l'asta ed infilare uno dei due supporti che hanno inclinazioni diverse fra loro. La medesima operazione va compiuta anche per la spada, anche qui a noi la scelta per il supporto da utilizzare per l'impugnatura. I due Cosmo Winders riproducono delle moto cingolate che diventano due pistole per il Braiger. La trasformazione è davvero molto semplice, ruotando la parte con il sedile ed alzando i due cingoli posteriori, otteniamo le due armi. La presa dei Cosmo Winders è però priva di un qualsiasi supporto. La loro stabilità nelle mani a tenaglia lascia un po' di perplessità, di fatto rimangono semplicemente appoggiate. Sulla schiena del modello trova sede l'ultima arma in dotazione. I due cannoni andranno a costituire un back-pack armato di tutto rispetto con rotazioni ed allungamenti delle parti. Di fatto bisogna assemblare i due cannoni tramite un piccolo supporto che appoggia dietro alla schiena del Braiger. Operazione davvero molto semplice e riportata sul foglio illustrativo. Una volta in posizione è possibile alzare e ruotare le bocche da fuoco e, tramite allungamento delle canne, farle impugnare al Braiger.

Come detto all'inizio, le trasformazioni non hanno una vera e propria guida fotografica passo passo, ma sono affidate ad un paio di video realizzati da Pose sul proprio canale YouTube. Realizzando questa recensione, unitamente alla galleria fotografica, abbiamo pensato di riprodurre foto-sequenze delle fasi più importanti delle due modalità che il Braiger può replicare. Quello che all'inizio sembra un piccolo rompicapo, pian piano si rivela essere un operazione più semplice del previsto, chiaramente con le dovute attenzioni. Diciamo che, ottenuta la configurazione Brai-Star, diventa decisamente più semplice ottenere la seconda Brai-Thunder. La parte più impegnativa della versione volante è sicuramente quella delle gambe. Dopo aver fatto rientrare la testa all'interno del petto e allungato i due piccoli pannelli blu laterali, le gambe vanno allargate per poi essere inclinate nella posizione finale. Partendo dalla posizione unita, si fanno compiere 4 scatti verso l'esterno ad ognuna delle gambe. Successivamente bisogna inclinarle ed aprire i pannelli posti all'interno della parte rossa. Qui si trovano due perni con testa a C che servono per bloccare le gambe nella posizione finale. Una volta posizionate, si spinge il tutto verso l'alto fino a quando i due perni vanno ad incastrarsi nelle apposite sedi. Fatte rientrare le mani all'interno degli avambracci, si procede al fissaggio lungo i fianchi grazie a due piccole linguette in plastica che fuoriescono lateralmente dalle gambe. Per finire si ruotano le griglie all'interno delle spalle e si allunga la punta che è racchiusa all'interno del back-pack. Abbiamo ottenuto la configurazione Brai-Star senza dover aggiungere nessuna parte. Ovviamente l'estetica non è perfetta ed alcune parti, soprattutto le ali posteriori, risultano sottodimensionate. Entrano in scena le option parts dedicate che cambiano il volto della versione astronave. Ali e copertura del back-pack aggiuntive rendono esteticamente perfetta la Brai-Star.

Per ottenere la seconda configurazione Brai-Thunder la strada è decisamente più semplice. Si riportano le gambe nella posizione normale e si spingono verso l'alto grazie al sistema telescopico. Riapriamo il vano pettorale semplicemente per procedere al fissaggio dei due pannelli laterali che vengono fatti ruotare dall'esterno delle gambe. Concluso questo passaggio ci si sposta nella parte alta. Il back-pack viene fatto ruotare e riposizionato in modo da poter avere in bella vista lo scarico dell'aria grigio del motore. E' ora il momento di posizionare le braccia in modo da ottenere il frontale del nostro veicolo. Qui Pose ha davvero realizzato un piccolo miracolo, nelle braccia sono nascosti i pannelli che, ruotando, vanno a formare l'anteriore del Brai-Thunder. Addirittura il paraurti si compone uscendo dagli avambracci. Gli ultimi passaggi sono per il posizionamento delle ruote e delle due marmitte allungabili. Queste ultime sono la parte meno riuscita del pacchetto! Nella mia copia si sono staccate dalla sede decine di volte durante le fasi delle trasformazioni, un minimo tocco e giù a terra. Terminati gli ultimi passaggi possiamo finalmente ammirare anche la configurazione veicolo Brai-Thunder. Come per la precedente abbiamo delle option parts per abbellire l'estetica finale. Pose ha inserito due carenature laterali e due ruote da sovrapporre magneticamente a quelle posteriori. Questo perchè le due parti aggiuntive aumentano lo spessore delle fiancate. Il fissaggio è semplicissimo, basta togliere le due marmitte mobili e fissare nelle apposite fessure le nuove carene.

L'attesa è stata davvero lunga, ma alla fine il Braiger di Pose Plus si è dimostrato pienamente all'altezza delle aspettative. E' davvero stupefacente vedere il lavoro svolto per realizzare un modello del genere che, nonostante la sua natura trasformabile, possiede una mobilità davvero eccezionale! Solamente posando il modello e provando le trasformazioni si capiscono a fondo le scelte tecniche fatte da Pose, soprattutto per le articolazioni nella parte superiore del corpo. Permane purtroppo l'assenza di uno stand dedicato, sarebbe stato molto gradito almeno un supporto  per esporre la configurazione Brai-Star in posa di volo. Passando sopra al problemino del distacco continuo delle marmitte mobili, posso senza dubbio promuovere l'ultima fatica di Pose Plus e Awaken Studio. Ennesimo gioiellino per le nostre collezioni. Come sempre un grandissimo grazie a tutto lo staff e all'utenza di Gokin.it per il grande supporto! 

 GALLERIA FOTOGRAFICA GALAXY CYCLONE BRAIGER POSE+