mercoledì 4 gennaio 2023

DANGUARD ACE DFS 077 KING ARTS

NOME DEL MODELLO : DANGUARD ACE DFS077

PRODUTTORE : KING ARTS INTERNATIONAL LIMITED

ANNO DI RILASCIO : SAMPLE 2022 - OFFICIAL 2023

PREZZO DI LISTINO RMB : 1357

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ESTETICA : 9

COLORAZIONE/VERNICIATURA : 9

ACCESSORI : 8

ARTICOLAZIONI/POSABILITA' : 8

CONFEZIONE : 7 - DIMENSIONI : 37 x 40 x 11 cm

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PRO

ottimo esteticamente

un Danguard alto 33 cm

colorazione bellissima

punti luce a led

ottima posabilità

CONTRO

confezione molto semplice

manca un display stand per il Satellizzatore

qualche effect parts sarebbe stata gradita

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Nel lontano 1977 nasce la collaborazione fra la Toei Animation ed il famoso fumettista ed animatore Leiji Matsumoto. Da questa unione scaturisce l’idea per una nuova serie mecha chiamata Danguard Ace. Composta da ben 56 episodi, questa avventura robotica rimarrà l’unica nel suo genere realizzata da Matsumoto. In Italia arrivò nel 1978 e furono trasmessi inizialmente soltanto 9 episodi. Solo successivamente ne furono acquistati i diritti e messa in onda interamente.

La finestra dei ricordi si riapre grazie alla nuova realizzazione del Danguard Ace prodotta da King Arts che, dopo Yamato e Bandai, propone al mercato dei collezionisti robotici la sua personale interpretazione del famoso mecha disegnato da Matsumoto.

La confezione si presenta bene con dimensioni tutto sommato contenute e con una grafica di presentazione semplice, sia sul fronte che nel retro. Al suo interno un grande blister in plastica nera ci presenta immediatamente tutto il contenuto della produzione King Arts. Al centro troneggia il modello contornato da tutti gli accessori disponibili. Solamente il piedistallo per la configurazione Satellizzatore, è alloggiato nella parte posteriore del contenitore. Non manca ovviamente il manuale con le istruzioni sul corretto posizionamento delle parti e della trasformazione.

Il primo contatto con il modello è davvero impressionante, sia per le dimensioni che per il suo sorprendente peso. Alla prova della bilancia, il Danguard fa registrare circa 1200 grammi. King Arts aggiunge centimetri rispetto alle produzioni viste in precedenza, stiamo parlando di un Danguard di ben 33 cm di altezza e vi posso assicurare che l’impatto visivo è davvero devastante! Il design del modello strizza l’occhio al piccolo GX62 Bandai, ma il prodotto King Arts ha una sua ben definita concezione stilistica che, a mio modo di vedere, non permette di paragonare le due produzioni. Come per le precedenti uscite, anche se in forma più contenuta, King Arts inserisce sul Danguard parti removibili che, una volta rimosse, mostrano i particolari meccanici interni. L’estetica del mecha è stata leggermente rivista tramite l’impiego di pannellature e piccoli inserti  grigio/oro che vanno a spezzare la linearità del classico aspetto del Danguard. Attenzione però, queste aggiunte non risultano mai invasive e pesanti esteticamente, ma donano quel giusto tocco di novità ad un mecha design ormai datato. Le sezioni con i particolari interni sono in totale 11, si aprono molto semplicemente grazie alla rimozione delle coperture fissate tramite perni a pressione. L’operazione risulta essere davvero semplice ed ogni singola parte è precisa e perfetta. Possiamo dunque ammirare sezioni meccaniche del Danguard a partire dalla testa, nelle spalle, negli avambracci, sul frontale del bacino, nei femori e nelle due metà della parte bassa delle gambe.

Tecnicamente la produzione King Arts risulta essere ben studiata, sia a livello di articolazioni che sulla scelta dei materiali, abbiamo un giusto mix fra parti in plastica e metallo. Spalle, carrelli, bacino, femori e piedi sono in diecast, mentre le restanti parti del corpo sono in plastica di ottima qualità. La finitura generale è ottimamente curata, non ho riscontrato nessun segno o difetto in nessuna parte del modello. Le articolazioni che gestiscono i movimenti del nostro Danguard sono per la maggior parte ad attrito con eccezione per quelle alle anche (movimento avanti/indietro) e delle ginocchia che sono a scatto. Tutte le articolazioni presentano un ottimo grado di rigidità anche dopo svariati movimenti. Durante le fasi del servizio fotografico ho avuto modo di testarle molto bene ed hanno mantenuto sempre la resistenza iniziale. Questo particolare è molto importante, perché garantisce sicurezza nel corso del tempo. A chi piace “giocare” con i propri modelli, troverà nel Danguard King Arts grande affidabilità nel replicare pose dinamiche senza la minima difficoltà. Voglio segnalare l’incredibile apertura delle gambe supportate dalle caviglie con un grado d’inclinazione davvero sbalorditivo. Questo consente al modello di mantenere sempre i piedi ben appoggiati a terra, anche con pose in cui le gambe hanno la più ampia divaricazione. King Arts ha concepito due punti d’illuminazione, abbiamo luci per occhi e piastra pettorale interna. L’intensità dei led mi ha stupito tantissimo, emettono una luce fortissima che si fa notare efficacemente anche con il modello esposto sotto l’illuminazione domestica. La verniciatura è impeccabile con il giusto punto di lucidità. La colorazione è omogenea e non fa percepire variazioni cromatiche fra i materiali plastici e metallici, segno di grande cura nella sua realizzazione.

Sul fronte accessori la dotazione risulta essere abbastanza completa. Abbiamo due caschi (uno trasformabile), tre teste (normale/meccanica/illuminata), due piaste pettorali (con carrelli/illuminata), ali, backpack alternativo, quattro paia di mani, il carrello per la Guard Launcher, un piedistallo trasparente e le due lance. Queste ultime hanno l’impugnatura ripiegabile al loro interno che ovviamente permette l’unione fra le due parti. Le varie mani alternative sono ben definite nei loro particolari e godono di ampio movimento una volta inserite sul grande perno (resistentissimo) di fissaggio. I carrelli della Guard Launcher, seppur molto piccoli, si possono piegare e risultano ben definiti. Le ali sono ripiegabili e vengono fissate al modello tramite innesti a pressione. Possiamo dunque scegliere di esporre il Danguard anche senza ali, questo grazie al backpack alternativo. Si fa però sentire la mancanza di un display stand importante, capace magari di conservare gli accessori non utilizzati al suo interno. Per l’esposizione nella modalità robot, ma soprattutto per la versione Satellizzatore. Sarebbe stato davvero molto gradito un supporto per sostenere l’astronave in versione volante, quindi senza l’ausilio dei carrelli.

La trasformazione in Satellizzatore è molto semplice ed intuitiva e possiamo scegliere fra due versioni diverse, quasi non serve consultare il manuale istruzioni. L’unico passaggio a cui bisogna prestare attenzione è la fase di separazione fra busto e gambe. Tramite la pressione del tasto dietro la schiena, bisogna far ruotare in avanti il corpo del modello per ottenere perfettamente la divisione dei due elementi. Questa fase è molto importante perché tirando verso l’alto, si potrebbe incorrere in spiacevoli rotture fra le parti. Una volta separati, si procede all’estrazione del cupolino dove si andrà ad agganciare il casco trasformabile del Danguard ed a piegare gli avambracci, dotati di appositi pugni, all’interno della cavità del busto. Se invece vogliamo replicare l’estetica fedele alla serie tv, dobbiamo rimuovere gli avambracci e semplicemente chiudere il vano con l’apposito pannello in dotazione. Corpo e gambe quindi si agganciano semplicemente uno sopra l’altro nel classico modo che tutti conosciamo. Il fissaggio è semplicissimo, ed allo stesso tempo, davvero molto solido. I due pannelli che trattengono le gambe non presentano il minimo cedimento, anche ribaltando il Satellizzatore più e più volte. Per completare la trasformazione si dovrà sostituire il pannello pettorale illuminato con quello munito di carrelli metallici ed applicare sul retro il piedistallo che troviamo nella dotazione accessori. Da segnalare l’unione magnetica delle gambe e dei piedi che risulta essere davvero molto resistente ed affidabile! Una soluzione che ho molto apprezzato perché non va a deturpare con fori vari e protuberanze l’estetica delle gambe. Il nostro Satellizzatore è massiccio ed imponente, pronto a decollare verso nuove avventure ^___^ Peccato davvero non avere un supporto espositivo dedicato.

Il modello King Arts è il Danguard che tutti noi collezionisti aspettavamo, grande, solido e ben realizzato. Un ottimo prodotto sotto tutti i punti di vista e, soprattutto, con una sua ben definita identità. Questo Danguard segna un nuovo ed importante processo tecnico/evolutivo da parte di King Arts e lo si percepisce nettamente osservando e testando la loro nuova produzione.

Voglio ringraziare tantissimo King Arts che, inviandoci il modello, ci ha permesso di recensire ed ammirare il Danguard prima dell'uscita sul mercato! Un ringraziamento davvero speciale a Just e tutto lo staff di Gokin.it per avermi concesso il piacere e l'onore di mostrare a tutta l'utenza il modello King Arts in anteprima. Grazie ancora ragazzi! 

 

GALLERIA FOTOGRAFICA DANGUARD ACE KING ARTS