domenica 25 agosto 2024

EVANGELION FINAL MODEL - ANIMA - MORTAL MIND CCS

NOME DEL MODELLO: EVANGELION FINAL MODEL 

PRODUTTORE: CCS

ANNO DI RILASCIO: 2024

PREZZO DI LISTINO IN YEN: 36.300

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ESTETICA: 9,5

COLORAZIONE/VERNICIATURA: 10

ACCESSORI: 10

ARTICOLAZIONI/POSABILITA': 10

CONFEZIONE - DIMENSIONE: 49 x 35 x 16 cm

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PRO

posabilità eccezionale

attivazione led magnetica

colorazione fantastica

accessori ben studiati e realizzati

CONTRO

nulla!

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La linea Mortal Mind di CCS ormai è sinonimo di garanzia e grande qualità. Abbiamo visto fino ad ora la realizzazione di mecha massicci e pesanti che hanno sempre soddisfatto la maggior parte del vasto pubblico dei collezionisti del settore. Solamente il Lazengann presenta una corporatura più esile rispetto alle produzioni finora realizzate. La nuova uscita di CCS si discosta completamente dai classici robottoni e ci propone un personaggio dal nome altisonante, Evangelion! Il modello realizzato è l’Eva 01, tratto dalla serie di light novel Neo Genesis Evangelion – Anima. L’opera scritta da Takuma Kageyama e successivamente da Ikuto Yamashita, è chiaramente basata sulla famosa serie televisiva creata dallo studio Gainax. Quello che CCS ci propone è l’Evangelion Final Model con un’estetica un po’ diversa da quella del classico Eva 01 della serie originale.

Lo stile della confezione è diventato uno dei marchi di fabbrica per i modelli Mortal Mind, abbiamo quindi il classico cartone esterno con la sagoma dell’Eva sulla parte frontale. Anche all’interno le disposizioni non cambiano, troviamo la bellissima copertina illustrata a colori con il classico disegno in bianco e nero sul retro. Un grande box in polistirolo contiene il modello, il display stand, il libretto istruzioni, le parti del backpack, la grande spada Bizen Osafune ed un supporto mobile in plastica trasparente. I canonici blister accolgono tutto il resto della dotazione accessori, ne sono presenti tre. Uno contiene le quattro parti per formare le Ali di Luce. Due sono invece dedicati alle altre armi, alla testa con due corni, alle mani alternative (6 paia), ai supporti per gli armamenti, l’armatura per le gambe, tre agganci per lo stand, le aste metalliche per la base, un disco nero magnetico per la schiena, il giunto alare e la parte b per completare le Ali di Luce. Troviamo anche un piccolo accessorio con testa magnetica che ha una doppia funzionalità, ma questo lo scopriremo più avanti.

La prima operazione da compiere, una volta estratto dalla confezione, è quella di montare la testa, l’armatura delle gambe e le due parti che compongono il backpack, una delle novità estetiche di questa versione. Quello che ci troviamo fra le mani è un modello alto 29 cm, con un peso di 580 grammi e dalla sagoma ovviamente esile. L’Eva 01 ha una corporatura umanoide che lo rende molto più slanciato esteticamente rispetto ad uno dei tradizionali mecha che conosciamo. La grande sfida di CCS è stata sicuramente quella di realizzare delle articolazioni più piccole,  ma che allo stesso tempo offrissero il medesimo grado di resistenza ed affidabilità di quelle viste nelle precedenti produzioni. La prova è stata superata in modo stupefacente, tutte le articolazioni presenti sul Final Model, quasi tutte in metallo, eguagliano lo standard di altissima qualità a cui CCS ci ha abituato. Tutto il modello si muove con grande armonia e semplicità realizzando pose dinamiche davvero di grande effetto, ma sempre con grandissima stabilità, cosa fondamentale per una realizzazione di questo tipo. Bellissima l’articolazione che gestisce il movimento delle braccia avanti/indietro. Muovendo in avanti, si vede avanzare anche la parte grigia del pettorale che si adatta alla nuova posizione. Doppio snodo per i movimenti del collo e della testa, questa soluzione assicura grande libertà nel scegliere il giusto tipo d’inclinazione. La bocca si apre e possiamo ammirare come all’interno siano presenti piccole rifiniture di assoluto pregio, particolari questi che aumentano il valore dell’intera produzione! Le parti laterali della testa si possono muovere a piacimento, possiamo aprirle o chiuderle, alzarle e abbassarle. Le braccia hanno una grande libertà di movimento, questo perché non sono vincolate dal classico coprispalla. Essendo libere, possono chiaramente riprodurre più movimenti ed essere notevolmente alzate verso l’alto. Sull’avambraccio è stata realizzata una parte mobile, questa sezione ruota e si adatta alla posizione scelta per il braccio e per la mano. La parte terminale a punta si alza, questo per consentirci un rapido e semplice cambio mani. Il perno del polso è in plastica e gestisce a 360 gradi tutti i movimenti delle varie estremità a disposizione. Sono sei le coppie di mani alternative, ognuna contraddistinta da una lettera sul manuale istruzioni e, cosa molto importante, con una ben specifica funzione di presa in determinati punti delle armi. Il mio consiglio è di guardare attentamente le indicazioni di CCS per evitare spiacevoli rotture.

Una delle più marcate particolarità che contraddistingue l’Evangelion Final Model è la particolare concezione del backpack. I designer hanno spostato sul retro del modello le classiche estensioni delle spalle che si vedono nella disegno originale. In questa versione sono addirittura raddoppiate, assumendo quasi un’estetica di supporto alare. Lo “zaino” posteriore è composto da due distinte unità, ognuna con una specifica finalità in fase di movimentazione. La prima, fissata alla base posteriore del collo, ha braccia metalliche che consentono il movimento avanti/indietro, mentre la seconda, questa fissata al centro della schiena, si alza e si abbassa. I propulsori laterali possono a loro volta essere orientati in modo indipendente o essere fissati (perno a scomparsa) agli altri due per compiere movimenti simultanei. Questa soluzione si rivela davvero ben studiata e realizzata perché ci offre diverse soluzioni estetiche fra cui scegliere. Il corpo del modello è davvero un  qualcosa di grandioso, qui realmente sono riproducibili inclinazioni, rotazioni e piegamenti davvero incredibili! Tutto questo si traduce nella possibilità di riprodurre le classiche pose aggressive dell’Eva.

Un altro particolare estetico di rilievo è la particolare conformazione ingrossata della parte superiore delle gambe. La sezione dei femori appare notevolmente ingrandita e massiccia rispetto al design originale. L’armatura delle cosce inizialmente mi ha creato qualche perplessità per quanto riguarda la possibile poca mobilità in apertura delle gambe. Tutti i miei dubbi però sono stati spazzati via appena ho provato a movimentare il modello. CCS ha saputo sapientemente realizzare una semplice ed efficace soluzione per concedere super posabilità alle gambe del suo Eva. La sezione frontale del bacino si svincola e si alza andando a liberare lo spazio necessario per consentire la massima apertura possibile delle gambe. Non parlo solo di escursione laterale, ma anche di rotazione verso l’alto. Qui davvero abbiamo raggiunto un livello di movimento davvero eccezionale. Tutto questo va unito alle articolazioni delle caviglie che offrono un grado d’inclinazione davvero estremo! Il risultato? L’Evangelion Final Model di CCS può realizzare pose dinamiche assurde, ma sempre con grandissima stabilità ed affidabilità. Questa, a mio modo di vedere, è la sfida più grande vinta da CCS nella realizzazione di questo modello. Bilanciare perfettamente una corporatura esile come quella dell’Eva non era compito semplice ed il risultato finale dimostra, ancora una volta, la grandissima competenza di questa azienda.

Anche sul fronte accessori CCS non si è risparmiata ed ha dotato la sua nuova creatura di tutto il necessario per far “esplodere” esteticamente il modello. Le armi in dotazione sono diverse, abbiamo il classico fucile, il Progressive Knife, la grande Bizen Osafune, la seconda spada Magoroku Exterminate Sword e Lancia di Lucretius. Il Fucile può essere combinato magneticamente al coltello per creare un’arma unica, è possibile agganciarlo con o senza copertura. Anche la spada Magoroku è comprensiva di fodero e quindi possiamo decidere di esporla a lama sguainata o riposta. La Lancia è composta da tre parti combinabili fra loro in modo molto semplice ed è realizzata con una colorazione nero/lucido molto bella e si possono chiaramente notare diversi fregi incisi in prossimità delle punte. Tutte le altre armi possono essere agganciate al modello grazie all’impiego di due supporti metallici da applicare all’armatura delle cosce. Rimuovendo l’apposito pannellino si procede al fissaggio dei supporti. Anche per questi due accessori CCS ha saputo realizzare qualcosa di davvero particolare. La struttura è interamente in metallo ed è dotata di sezioni mobili, questo permette di poter orientare a piacimento gli armamenti agganciati per essere adattati alla posizione assunta dall’Evangelion. Abbiamo portato una delle gambe molto in avanti? Nessun problema, possiamo far arretrare una delle spade più indietro o addirittura ruotarla in senso opposto, in modo da non disturbare il movimento delle braccia. Insomma, anche in questo caso CCS ha saputo valorizzare un accessorio rendendolo dinamico, spingendo il collezionista a sperimentare il suo impiego. Il Fucile gode di un supporto espositivo in più, può essere alloggiato anche dietro alla schiena sfruttando l’aggancio nascosto all’interno della sezione centrale nero-verde posta al centro. Come tutti i modelli Mortal Mind, anche l’Eva 01 è dotato d’impianto luci. Abbiamo illuminazione per occhi e pettorale. Il vano batterie, già comprese nel modello, è nascosto nell’incavo ricavato all’interno della schiena, sapientemente occultato da una doppia copertura magnetica e dalle parti del backpack. L’accensione delle luci avviene tramite l’uso della piccola asta con testa magnetica citata all’inizio della descrizione. Appoggiandola al petto avremo l’accensione fissa dei led, un secondo appoggio farà partire l’intermittenza, mentre la terza spegnerà il circuito. Per accedere al vano batterie si deve aprire il backpack, togliere il disco nero ed agganciare sempre l’asta con testa magnetica. Ruotando in senso antiorario la calotta grigia si potrà estrarre il circuito di alimentazione e procedere anche all’eventuale sostituzione delle batterie. Questa operazione andrà ripetuta per inserire, ammesso che lo si voglia fare, il circuito nel giunto alare A che andrà inserito nel vano schiena ed a cui andranno agganciate le quattro ali di luce unitamente alla parte B per completarle. Ma cosa sono le Ali di Luce? CCS ha realizzato cinque effect parts di grande impatto che vanno applicate alla schiena del modello. Due grandi, due medie ed una centrale più piccola. Tutte le parti vanno fissate al giunto alare trasparente che troviamo nella dotazione accessori. Il fissaggio è molto semplice inserendo i perni nelle apposite sedi. Ogni Ala ha un senso e va posizionata nel lato di appartenenza. Le due più grandi nella parte superiore, mentre le medie nella inferiore. Il giunto alare gestisce anche i movimenti delle Ali di Luce grazie alla sezione inferiore mobile. Possiamo quindi decidere di posizionarle tutte verso l’alto o far scendere le medie verso il basso. Questi effetti hanno tutti insieme un discreto peso che va a gravare sulla schiena del nostro Eva 01. CCS, questo per evitare sbilanciamenti, ha concepito un piccolo braccio snodato trasparente da applicare come supporto dell’intera sezione posteriore. Sfruttando uno dei connettori dello stand, è possibile quindi usufruire di questo sostegno aggiuntivo per non rischiare ribaltamenti all’indietro. Detto questo però io vi garantisco che il Final Model rimane ben saldo a terra anche senza supporto. Nel servizio fotografico ho realizzato uno scatto appositamente per testare la stabilità del modello con le Ali di Luce, senza l’impiego del supporto. Il risultato è l’ennesima conferma del grandissimo lavoro fatto da CCS sulle articolazioni che, pur essendo ad attrito, offrono sempre grandissima solidità al modello.

A chiudere la dotazione accessori l’ormai classico display stand che accompagna le produzioni Mortal Mind. Basetta nero-lucido con scritta color oro. Sempre due i supporti applicabili, uno fisso ed uno mobile con le classiche aste in metallo di lunghezze differenti. Tre invece i connettori da usare sul modello, qui ovviamente più sottili di quelli visti nelle precedenti uscite che si integrano perfettamente alla corporatura longilinea dell’Eva. Come sempre hanno gradi d’inclinazione differenti per far assumere al modello pose in volo diverse in combinazione con i due supporti.

Prima di concludere questa lunga recensione, un doveroso commento va fatto alla colorazione dei questo Evangelion Final Model. La realizzazione è come sempre impeccabile, ma quello che mi ha davvero stupito è la perfetta amalgama di varie tonalità, sia del viola, del giallo/arancione e del nero/verde. Il gioco tono su tono ricorre praticamente su tutto il modello ed è veramente uno spettacolo visivo entusiasmante! Osservare tanta cura realizzativa è qualcosa di davvero fantastico e segno di grande impegno da parte di CCS nel voler curare ogni minimo aspetto delle sue produzioni.

Il “viaggio” di CCS prosegue inarrestabile con un altro modello davvero superbamente realizzato. Ad ogni uscita questa azienda sale di livello dimostrando grande attenzione verso il suo pubblico di appassionati. L’Evangelion Final Model tocca nuove vette sul fronte della mobilità per questa tipologia di modelli, imponendo nuovi standard realizzativi. Tutta la produzione è uno spettacolo, ci sono dettagli bellissimi ovunque, come l’apertura delle griglie sull’armatura delle gambe, per non parlare poi delle sezioni frontali sui piedi che si adattano alle pose scelte. Insomma, tutto, ma proprio tutto mi è piaciuto tantissimo, pur non essendo un grande estimatore della serie Gainax. Un grandissimo e doveroso ringraziamento a CCS per averci fornito il modello in anticipo regalandoci sempre la possibilità di poter ammirare in anteprima le sue produzioni. Un altro immenso grazie a Giustino ed a tutto lo staff di Gokin.it per il supporto fornito ad ogni recensione!