Non c’è nulla da fare, Mazinger Z nella terra del sol levante
è un mito consacrato ormai da moltissimo tempo, la sua popolarità è sempre ben
supportata da una delle aziende più importanti del settore che nel corso degli
anni ha dedicato al robottone di Go Nagai numerose riproduzioni…..stiamo
parlando ovviamente della Bandai che per festeggiare il quarantesimo
anniversario della serie ha realizzato una versione Deluxe del Mazinger Z già
ampiamente recensito su queste pagine. Ovviamente la casa nipponica è maestra
nello sfruttare commercialmente le sue licenze e lascia volutamente priva di
alcuni importanti accessori la versione Dx Soul of Chogokin! Annunciato come
Tamashii Web Shop ecco arrivare un set aggiuntivo contenente Jet Scrander, Jet
Pilder ed Iron Cutter per colmare il vuoto lasciato nell’enorme confezione del
Mazinger Z Dx, il tutto peraltro già ampiamente pubblicizzato all’uscita del
modello a Dicembre. Dopo cinque mesi di attesa vediamo nel dettaglio questo
extra Set Dx Soul of Chogokin…..La confezione (35x32 cm) giunge con una doppia
scatola, la prima è di cartone ed essenzialmente funge da involucro protettivo
a quella che è la vera e propria confezione del modello. L’artwork riprende chiaramente
quello proposto per il Mazinger Z con i colori rosso neri a fare da sfondo alla
figura dello Z e del Jet Scrander nella parte frontale, sul retro come di
consueto le foto nel dettaglio di tutto il contenuto. All’interno due blister
in plastica trasparente, nel primo troviamo le ali con le apposite coperture,
il Jet Pilder, le parti per formare gli Iron Cutter ed altre due lame separate
da applicare sugli avambracci in modalità open. Nel secondo contenitore sono
alloggiati il corpo centrale dello Scrander, le parti per comporre la rampa di
lancio ed un display stand aggiuntivo (27x17x4 cm) con asta di sostegno per
esporre il Mazinger Z unito al Jet Scrander. Come previsto tutto lo Scrander è
costruito in plastica e verificando attentamente ogni parte non ho riscontrato
nessuna imperfezione, la verniciatura è di ottima qualità, il rosso delle ali e
quello più chiaro del corpo centrale sembrano quasi metallizzati, stesso
trattamento per la cintura grigia che avvolge l’addome dello Z in fase di
aggancio….. le restanti parti sono verniciate egregiamente ed hanno una
tonalità di giallo intenso che ben s’intona con tutto il resto del modello. Il
Jet Scrander ha un’apertura alare di ben 38 cm, le ali possono essere
posizionate verso l’alto o verso il basso semplicemente scambiandone la
posizione, gli agganci sono ad atrito ed assicurano un’ottima tenuta. Si può
compiere un altro movimento, le parti gialle hanno uno snodo che permette alle
ali di arretrare e quindi di essere posizionate diagonalmente rispetto alle
spalle del Mazinger Z donando al modello un aspetto ancor più accattivante! Sul
corpo centrale invece la piccola antenna guida può rientrare all’interno,
sollevando la coda viene rivelato un vano dove viene fatta ruotare all’indietro
scomparendo perfettamente. Anche per il Jet Scrander sono state realizzate
alcune parti apribili che permettono di osservare i meccanismi, rimuovendo i
pannelli posti sulle ali vengono messi in evidenza i dettagli interni dove sono
minuziosamente riprodotte le piccole lame a croce che vengono lanciate dalle
apposite fessure. Purtroppo le parti interne visionabili finiscono qui ed è
veramente un peccato che Bandai non sia riuscita a riprodurre anche altre
sezioni apribili sul corpo dello Scrander. L’aggancio al Mazinger Z avviene
molto semplicemente, un perno posto all’interno s’incastra sulla schiena del
modello, successivamente si chiudono le due parti laterali che vanno a formare
la cintura addominale. Veniamo ora al Jet Pilder che nella serie sostituisce
l’Hover Pilder. Molto simile nella forma porta con se due essenziali modifiche
strutturali, le ali a ventola sono sostituite da due propulsori che si aprono e
ruotano mentre nella parte superiore troviamo due ali che in fase di aggancio
con il Mazinger Z rientrano nel corpo del Pilder. La lunghezza è di tre 3 cm,
il dettaglio è ben curato e comprende anche l’interno della cabina di
pilotaggio con una piccola miniatura di Koji. Ho constatato con piacere che
l’aggancio allo Z è molto più stabile rispetto a quello dell’Hover Pilder, una
volta posizionato all’interno risulta davvero ben saldo anche facendo compiere i
movimenti rotatori della testa. Come scritto all’inizio nel set troviamo le
parti esterne per formare gli Iron Cutter, basterà semplicemente staccare le
coperture sugli avambracci e sostituirle con quelle corredate di lame ed il
gioco è fatto. Se invece vogliamo esporre il Mazinger Z in versione naked,
Bandai ha inerito anche due singole lame da poter agganciare all’apposita
sezione priva di copertura. Prima di concludere la recensione voglio spendere
due parole per i due stand inclusi nel set, il primo è composto da quattro
parti che vanno a formare la rampa di lancio per il Jet Scrander, il binario
centrale è dotato di una sezione mobile che può scorrere avanti/indietro ed ha
anche il compito di sorreggere lo Scrander stesso. Nella parte frontale bassa
troviamo anche una piccola piattaforma per poter esporre il Jet Pilder. Il
secondo stand è una vera è propria basetta espositiva con targa in metallo
lucido riportante il nome del modello, nella parte centrale bisogna inserire un
apposito sostegno che andrà ad agganciarsi nell’apposita sede prevista sul Jet
Scrander…..fin qui tutto bene, ma una volta effettuata la semplice operazione
ci si accorge immediatamente che qualche cosa non va. Il Mazinger Z rimane sospeso,
solo chiudendo le gambe si riesce a far appoggiare un minimo le piante dei
piedi sulla basetta, ma basterà una leggera divaricazione per vederlo fluttuare
senza appoggio. Io sinceramente non saprei dire se questa sia una scelta voluta
o un errore di progettazione sull’altezza dell’asta, forse era meglio
progettarla con la possibilità di essere regolata in altezza dando la
possibilità al modello di essere comunque sorretto ed esposto anche in
posizioni più dinamiche. Un altro Mazinger Z Bandai va in archivio lasciandomi
impressioni generali davvero molto positive, l’aggiunta di questo Jet Scrander
Set risulta davvero imprescindibile per un modello di tale importanza e
fattura, certamente la mossa puramente commerciale attuata dalla casa nipponica
non è stata molto gradita a noi collezionisti, anche perché già di suo il
modello non è venduto proprio a cifre economiche. Rimane però innegabile che
questi accessori erano una grave mancanza nella dotazione di serie del Mazinger
Z Dx e questo Set aggiuntivo colma alla grande quella pecca che in fase di
recensione ho evidenziato come difetto principale della produzione Bandai.
L’estetica finale dello Z unito a questi accessori è davvero devastante
ponendolo ancor di più come numero uno delle riproduzioni dedicate al mitico
personaggio del Maestro Go Nagai…..ora rimane solo una cosa da fare…..prendete
il telecomando…..inserite le nuove sequenze ed ascoltate…..Scrander
Cross…..Iron Cutter…..Stay Tuned ^__^