Anche chi bazzica da poco nel folle (concedetemelo^^) e
meraviglioso mondo dei chogokin & co., ormai ha fatto l'orecchio ad un
marchio che nel giro di pochissimi anni si è fatto notare per l'alta qualità
delle sue realizzazioni; confrontandosi in campo aperto con ditte di
pluridecennale esperienza come la cara mamma Bandai, Sentinel ha fatto
letteralmente centro con due realizzazioni sopraffine: il Getter Black e il
Getter 1, entrambi dall’Ova The Last Day! Questi due mecha rappresentano
infatti l'entrata di Sentinel nell'olimpo dei gokin, portando un vento di
rinnovamento nel design dei mecha, frutto di menti giovani e creative
essenziali per mantenere attivo il mercato!
Né grande né piccola, la confezione misura 28,5x22,5x8 cm,
elegantissima in nero satinato con foto a colori sul retro presenta una
gradevolissima vetrina con apertura a libro, così da mostrare in anteprima le
“grazie” del prodotto! Molto elegante anche il blister nero di plastica dove trova
alloggio il modello e la discreta schiera di accessori: tre paia di mani
intercambiabili, due tomahawk in plastica semirigida, le due mitragliatrici, il
mantello in tessuto con fili metallici all'interno per renderlo svolazzante, un
viso alternativo con occhi più piccoli dall'effetto cazzuto, lo splendido stand
con braccio sospensore con in più dei ganci in plastica per collegare le Tomahawk
sulla schiena. C’è poi un foglietto illustrativo in bianco e nero che illustra
le varie gimmik del modello e che guida l’utente al corretto movimento.
Esplosivo!!! La dinamicità dell'impatto visivo è elevatissima
già appena sollevato il cellophane protettivo, la cura dei dettagli e delle
finiture è a dir poco strepitosa e l'aspetto lo avvicina più ad un unicum
modellistico che a un prodotto in serie (difatti non a caso la collaborazione è
con T-Rex, piccola casa di garage-kit in resina), brava Sentinel! Plauso che si
smorza lievemente appena estratto il pupo dal blister, causa la sensazione di
leggerezza che sulle prime il Getter trasmette... riposto sulla bilancia segna
un modico 216 grammi mantellato, non proprio un record….. In effetti il metallo
c' è eccome, distribuito tra stinchi, cosce, bacino, tronco, non che snodi di
piedi, caviglie, ginocchia, anche e gomiti; motivo di tale leggerezza lo si può
quindi attribuire ad una possibile economia sugli spessori delle pressofusioni.
Il design è davvero particolare, riprendendo in pieno la “panzosità”che il
Getter 1 ha nell’OVA The Last Day , cosa che in effetti può non piacere a tutti
in quanto quasi caricaturale; finora solo Kayodo ne aveva proposto uno cosi
“tondo” nella linea Revoltech, mentre il gx-51 di Bandai rimane tutto sommato
abbastanza normotipo.
Ed ora passiamo alla parte più divertente, la chiameremo
spupazzolosità ^__^ Qui i più accaniti amanti delle pose action troveranno pane
per i propri denti! Sono numerosissimi i punti di snodo, doppi su ginocchia,
spalle, testa-collo e gomiti (questi dotati di uno snodo telescopico che
ricorda alla lontana quello di Aoshima, migliorato però anni luce); snodo al
bacino, non molto ampio ma comunque sufficiente, anche telescopiche che gli
permettono quasi la spaccata, piedi con avampiede mobile e snodo estraibile anche
sui polsi! Degna di nota la cintura in vita in gomma nera a totale protezione
dello snodo addominale, e i pannelli a scorrimento dietro le ginocchia per
permettere la flessione dell'arto! Veramente le pose ottenibili sono a livello
delle action-figure più sgamate, epiche e dinamiche! Note dolenti (eh si,
purtroppo ci sono) la delicatezza dello snodo dei gomiti, che se non maneggiato
con un po' di garbo rischia di danneggiarsi; i tappini dell'aggancio allo stand
sul retro e del Getter Beam sulla pancia non sono molto intuitivi e si rischia
di graffiare la vernice circostante nel tentativo di rimuoverli; lo snodo del
collo visto di profilo è un pugno nell'occhio; tutte le “punte” nei gomiti e
nella testa sono in plastica rigida, dettaglio molto adulto, ma si rischia di
pungersi o di spezzarle accidentalmente nella foga di posarlo più e più
volte...; lo sculpt generale come già detto, può infine essere decisivo per
alcuni per scartare un modello che invece si è rivelato formidabile.
Tirando infine le somme ci troviamo al cospetto di un
prodotto davvero di alto livello, come Sentinel ci ha abituati fin dalla sua
prima apparizione sul mercato, dalla verniciatura impeccabile sotto ogni punto
di vista, metalloso, curato come pochi e ad un prezzo tutto sommato onesto (si
trova ancora sulle 100 euro bazzicando sui vari siti di interesse esteri e non)
ma che sta salendo per ovvi motivi! Abbiamo poi la quasi certezza che non ci
saranno ristampe in futuro da parte di Sentinel, quindi…..l'unico motivo per
non averlo in collezione è perchè collezionate francobolli o gattini di
ceramica…..per tutti gli altri esiste solo una parola…..“CUUUUMPRAAAAAAA!!!
Articolo a cura di Mr “Satan” Perbellini – Foto realizzate da
Paolo Fasciani.