Esordisce
su queste pagine la nuova serie Bandai dedicata all’immenso universo di Gundam,
Metalbuild. Questa nuova linea è la
naturale evoluzione della Fix Metal Composite dove son stati prodotti per altro
davvero ottimi modelli, ma Bandai ha deciso di compiere un’ulteriore passo in
avanti e consolidare a livello pratico il termine Metal…..in questa serie il
frame interno dei Mobil Suit è quasi totalmente in metallo, oserei dire che il
90% dello “scheletro” interno è in pura zama, mentre per molti prodotti Fix
Metal Compiste non è stato decisamente così! Il protagonista di questo
aggiornamento gundamico è il secondo modello uscito, si tratta del Freedom
Gundam appartenente alla serie Gundam Seed. Subito i dati riguardanti le
dimensioni della confezione e del suo contenuto…..
Scatola
: lunghezza 38 cm – larghezza 26,5 cm –
altezza 9 cm
Freedom
Gundam : altezza 18 cm – peso con le ali 350 grammi
Apertura
massima delle ali : 33 cm
Display
Stand : altezza massima da terra 26 cm
Come
dicevo all’inizio dell’articolo, il frame interno è quasi totalmente in metallo
ed il peso si fa sentire molto, soprattutto a livello di stabilita a terra…..stabilità
che però viene leggermente compromessa con l’aggancio delle ali, di fatto il
modulo posteriore sbilancia inevitabilmente il Freedom e quindi bisogna trovare
una posizione stabile giocando sull’equilibrio dei pesi. Il nostro modello è
dotato di ottima mobilità, sono presenti snodi che permettono di replicare pose
davvero molto appariscenti…..le braccia ruotano e si piegano quasi a 180 gradi,
ma la cosa interessante è che sono svincolate dalle spalle. Le coperture
difatti godono di una propria mobilità, questo accorgimento risulta essere
davvero molto utile in fase di posizionamento, sollevando la spalla si può
tranquillamente posizionare il braccio senza il pericolo di graffiare la
vernice, una volta trovata la posa ideale si abbassa la copertura e la si
adatta al senso rotatorio del braccio! Il busto può ruotare ed essere inclinato
avanti ed indietro, c’è anche un minimo movimento in laterale, ma è davvero
poca l’escursione che la parte può ottenere. Le gambe possono compiere davvero ogni
genere di movimento in qualsiasi direzione grazie agli snodi presenti al bacino
ed alle ginocchia, un po’ meno “libere” le caviglie che sono piuttosto bloccate
e non supportano completamente tutti i movimenti delle gambe, molte volte la pianta
del piede risulterà sollevata da terra andando a compromettere la stabilità del
Freedom Gundam…..qui però c’è un piccolo accorgimento che mi è stato fatto
notare dall’amico Marco (Guitar Hero78) di Japanrobot…..l’articolazione della
caviglia si può sganciare dalla copertura bianca esterna, in questo modo l’inclinazione
aumenta notevolmente procurando un appoggio molto più stabile per le pose a
terra…..grazie ancora Marco! Diamo ora uno sguardo alla basetta espositiva, con
17 cm di lunghezza, 15 di larghezza ed un braccio snodato allungabile, questo
stand diventa parte “operativa” nella produzione di questo Metalbuild, nella
confezione sono presenti due perni di bloccaggio differenti, uno permette di
sorreggere il Freedom agganciandolo alle ali, il secondo permette invece il
supporto del modello direttamente dal fondoschiena. Il braccio della basetta è
dotato di tre snodi indipendenti, il primo consente di scegliere l’inclinazione,
il secondo permette di variare l’altezza ed il terzo determina la rotazione…..tutte
le parti citate sono dotate di barra dentata con apposito bloccaggio. Il modulo
ali merita sicuramente un grande applauso, al suo interno trovano alloggiamento
due grandi cannoni, una parte delle ali si sgancia e permette la rotazione ed
il posizionamento dell’arma…..oltre a questo però le ali possono essere ruotate
ed aperte in più posizioni, nella loro massima escursione offrono un impatto
estetico davvero devastante! Anche l’arsenale armi in dotazione al Freedom Gundam
non è niente male, oltre ai cannoni sopracitati, il nostro Mobil Suit è dotato
di altre due bocche da fuoco agganciate al corpo…. le due parti appese ai
fianchi si trasformano in due enormi fucili con tanto d’impugnatura! A
completare la dotazione di serie troviamo anche due spade, uno scudo, un fucile
e ben cinque coppie di mani. Questo secondo modello della nuova linea
Metalbuild è davvero un ottimo prodotto e per quanto mi riguarda è senza dubbio
uno dei migliori usciti in questo 2012 un po’ povero dal punto di vista delle
novità, è però doveroso segnalare che molte persone hanno riscontrato difetti
vari su diverse copie del Freedom Gundam…..difetti vari sulla verniciatura,
brutti segni sulle plastiche ed addirittura qualche caso di mascherina facciale
mal posizionata…..doverosa tiratina d’orecchie alla Bandai perché ultimamente
il loro controllo qualità sembra davvero peggiorato, questi modelli non costano
proprio due soldi, trovare difetti grossolani non è assolutamente un piacere!
Non mancherà sicuramente la recensione anche del primo Metalbuild prodotto, lo
00 Gundam Seven Sword insieme al suo
modulo aggiuntivo…..stay tuned!