Negli ultimi cinque anni la serie Soul of Chogokin è diventata
di fatto, salvo qualche eccezione, riservata solo a mecha componibili e
trasformabili. Dal 2010 con la nascita della linea Super Robot Chogokin, Bandai
sposta al suo interno le produzioni più semplici sottraendo inevitabilmente
“linfa vitale” alla serie Gx. L’anno appena trascorso ci ha regalato otto
uscite per la serie chogokin principale, escludendo quattro recolor e
l’ennesima Yamato, sono solamente tre i veri nuovi protagonisti in versione Gx.
Archiviati Tryder G7 ed Arcadia, l’ultimo mese del 2014 Bandai lo chiude
realmente con il botto realizzando l’immenso Gx68…..GAOGAIGAR! Sin dalla sua
prima presentazione è stato subito molto chiaro come questo progetto avesse
molta importanza per la casa nipponica. Le informazioni rivelate tramite le
note riviste del settore, hanno messo in mostra uno sviluppo preciso e
meticoloso di ogni singolo componente, centellinando scrupolosamente nel corso
dei mesi tutti i particolari sul nuovo Gx.
Yūsha Ō Gaogaigar è una serie Tv anime del famoso studio
Sunrise lanciata il 1 Febbraio del 1997 e composta da 49 episodi. Il mecha
designer è Kunio Okawara, famoso per aver collaborato alle realizzazioni di
svariati personaggi a noi molto cari come ad esempio Daitarn 3 e Mobile Suit
Gundam. Protagonisti delle avventure sono i componenti dell’organizzazione GGG
che hanno il compito di difendere la terra dagli attacchi degli Zonder. Le armi
a loro disposizione per fronteggiare la minaccia aliena sono tre, il leone
meccanico senziente Galeon, il bambino alieno Mamoru ed il cyborg Guy. La
fusione (FUSION) fra Galeon e Guy da origine al robot Gaigar che unendosi alle
GaoMachines (FINAL FUSION) diventa il Super Robot Gaogaigar! Ad ogni avversario
sconfitto Gaogaigar strappa il cuore che viene purificato da Mamoru liberando
così il prigioniero umano di turno.
Bella e funzionale, possiamo tranquillamente definire così la
confezione del nuovo Gx68 che giunge a noi con dimensioni tutto sommato
contenute…..ne abbiamo viste di ben più grandi in questa serie! In 40x35x12 cm
è racchiuso tutto il “gattai” set. Graficamente parlando la scatola si presenta
di grande impatto scenografico, troneggia in posa plastica il nostro Gaogaigar
contornato dalle GaoMachines, dal leone Gaigar e sullo sfondo dalla sagoma
della G Stone. In basso la scritta The King of Braves Gaogaigar mentre ai lati
ci sono bellissimi caratteri giapponesi in rilievo di color oro. Sul lato
posteriore descrizione fotografica dei vari componenti con alcune immagini che
ricreano alcuni passaggi della trasformazione con bellissimi effetti
scenografici. Aprendo ci troviamo difronte un box in polistirolo, un piccolo
blister in plastica trasparente ed il classico libretto illustrativo con 19
pagine a colori. Nel contenitore principale ci sono tutti i componenti ben
protetti da sacchettini, veline e protezioni in plastica. Oltre alle
GaoMachines ed al Galeon troviamo anche una parte del Dividing Driver, uno
stand tripiede, il doppio pugno usato per la posa finale Hell and Heaven e i
due avambracci. Nel piccolo blister invece trovano sistemazione i restanti
accessori…..un’espressione diversa e tre paia di mani per il Gaigar, due per il
Gaogaigar, la punta del Dividing Driver, quattro supporti di varie forme in plastica
e per finire una piccola asticella bianca che, in caso di bisogno, ci aiuterà
nell’eseguire alcune manovre della trasformazione. Ultima nota sulla confezione
riguarda un particolare del box in polistirolo…..nella parte posteriore è
inciso il nome del modello! A memoria io non ricordo un Gx con questo
particolare, ma è molto chiaro che una cosa del genere mette ancor di più in
risalto con quanta cura sia stato realizzato questo prodotto.
Il primo contatto con i vari mezzi fa notare immediatamente
due cose; l’estrema fedeltà con le relative controparti televisive e la
notevole qualità realizzativa. Subito i dati relativi ai vari componenti
elencando peso e dimensioni:
Galeon/Gaigar:
17/23 cm – 385 gr
Drill Gao: 18 cm – 420 gr
Linear
Gao: 26 cm – 150 gr
Stealth Gao:
32 cm – 190 gr
Galeon/Gaigar…..è il fulcro di tutto il modello dove le
GaoMachines vanno ad unirsi per formare Gaogaigar. La figura è costruita quasi
totalmente in plastica precolorata, le uniche parti in metallo risiedono
praticamente all’interno della struttura. La testa dei femori e tutte le
articolazioni; spalle – gomiti – polsi – bacino – ginocchia – caviglie. Anche i
perni che sostengono la testa e le mani di Gaigar sono in metallo, questo
esclude qualsiasi rischio di rottura durante le operazioni di sostituzione.
Ogni movimento delle gimmik è a scatto, unica eccezione è per quelle del polso
e della caviglia che sono a frizione. La posabilità della versione Galeon è
molto valida, grazie alla rotazione/inclinazione degli arti, si possono
replicare le classiche pose da felino che assume nella serie televisiva. E’
possibile anche ruotare ed alzare la testa grazie allo svincolo dalla sede,
operazione questa che servirà in fase di trasformazione. FUSION…..gridando
questa parola il cyborg Guy si fonde con
Galeon e trasforma il leone nel mechanoid Gaigar. La trasformazione da eseguire
è davvero semplice ed intuitiva, il mio consiglio però è sempre quello di dare
uno sguardo al libretto illustrativo per controllare il corretto posizionamento
di alcune parti. Il gonnellino nero si alza e permette alla coda di essere
nascosta perfettamente al suo interno. Le coperture laterali ruotano andando a
nascondersi sotto la parte centrale, mentre i reattori vengono fatti roteare in
avanti per assumere il corretto posizionamento. Il bello è che tutta questa
sezione del modello può essere mossa sia per singole parti che interamente! Successivamente
si piegano le gambe e si estraggono le parti basse nascoste all’interno del
polpaccio. Le zampe anteriori si ribaltano rivelando le mani articolate, si
sgancia, si alza e si ruota il muso di Galeon e successivamente si procede alla
rotazione in senso antiorario del busto. Ultimo passaggio è riservato alla
fuoriuscita della testa che è nascosta all’interno del corpo. Aprendo uno dei
vani laterali si può procedere al corretto posizionamento. Gaigar è davvero
super posabile, ci si può divertire nel riprodurre tutte le classiche posizioni
dell’anime, compresa quella che assume per la FINAL FUSION. Gaigar può essere
abbinato anche ai moduli Stealth Gao e Drill Gao. Tramite aggancio alla parte
terminale delle spalle ed all’impiego di un apposito sostegno che si fissa alla
schiena, si ottiene l’unione allo Stealth Gao. Bandai ha reso possibile
l’esposizione in posa volante grazie al supporto dello stand tripiede, basterà
sostituire la parte terminale con l’apposito aggancio in dotazione. Il modulo
Drill Gao viene invece usato come arma aggiuntiva e dopo la separazione delle
due parti viene agganciato alla braccia tramite appositi blocchi concepiti all’interno
di quelli che in realtà sono i piedi di Gaogaigar. Qui vengono davvero messe a
dura prova le articolazioni delle braccia perché il peso da sostenere è notevole.
Dopo ripetute prove e sollecitazioni posso affermare che il responso è davvero
molto soddisfacente.
Drill Gao.....è il modulo cingolato che forma le gambe di
Gaogaigar. La sua struttura, cava all’interno, è costituita principalmente da
plastica ad eccezione dei piedi e dalle loro articolazioni che sono in metallo.
E’ dotato di cingoli realmente funzionanti, qui Bandai non ha usato la gomma,
ma bensì ha optato per delle maglie in plastica. Questo accorgimento
sicuramente è volto a preservare nel tempo l’integrità delle parti in questione
dato che il materiale plastico non si deteriora come quello in gomma. Davvero
degne di nota poi le cabine di pilotaggio, dove all’interno sono stati
riprodotti addirittura i posti di comando. Ovviamente anche le due trivelle
frontali sono mobili e possono essere ruotate a piacimento, insomma, tutto
anime perfect.
Linear Gao…..il treno proiettile! Riprodotto sullo stile del
mitico Shinkansen giapponese, questa GaoMachines forma le spalle e la parte
superiore delle braccia del Gaogaigar. La livrea è la classica bianco/azzurra
mentre la carrozzeria esterna è completamente in plastica. Notevolissimi i
dettagli scolpiti, si possono tranquillamente distinguere porte, finestrini,
pannelli vari e soprattutto, i particolari interni delle cabine di guida.
Chapeau Bandai, veramente un lavoro notevole, soprattutto per un particolare
che poteva essere anche concepito con vetri oscurati e vuoto all’interno.
Questa cura così maniacale è una costante che accompagna tutto il Gx68! Anche
la parte sottostante del nostro trenino può vantare carrelli funzionanti mentre
ad unire le due locomotive ci pensa un gancio in plastica che ne consente una
minima curvatura. L’interno del Linear Gao ospita le articolazioni per i
movimenti delle spalle e la parte superiore delle braccia, tutto rigorosamente
in metallo.
Stealth Gao…..è la terza GaoMachines , quella che completa la
trasformazione del nostro Super Robot fornendogli avambracci/mani, criniera e
testa. Anche per questo modulo lavoro certosino con notevoli dettagli ben in
vista su tutta la struttura. Ci sono due parti orientabili sulle ali, le
griglie posteriori apribili (attacco Hell and Heaven) ed il simbolo GGG in
rilievo accompagnato dalla scritta Gaogaigar. Come per gli altri due mezzi è
stata realizzata la cabina di pilotaggio, guardando attraverso il vetro del cupolino si notano distintamente i particolari
interni con sedili e plancia comandi. Tutta la struttura dello Stealth Gao è in
plastica con verniciatura perfetta in ogni punto, le uniche parti in metallo
sono i due braccetti a cui sono fissate le criniere. Oltre al supporto volante
per il Gaigar, lo Stealth Gao può trasportare anche il Linear Gao tramite
aggancio alla parte sottostante. Quattro piccoli supporti si aprono e si
agganciano molto semplicemente al corpo del treno. Il ventre di questo modulo
si apre completamente, al suo interno la testa finale di Gaogaigar che, una
volta estratta, permette la chiusura del vano creando lo spazio di aggancio per
le braccia di Gaigar. Lo stand in dotazione può essere usato, tramite apposito
supporto, per l’esposizione in volo dello Stealth Gao.
GAOGAIGAR…..Eccoci al magic moment, la combinazione fra
Gaigar e le GaoMachines comincia in un turbinio di effetti di luce ed un
vortice che avvolge tutta la sequenza…..be, questo è quello che accade nella
serie tv…..momentaneamente non dispongo di tale tecnologia effettistica, ma
almeno Final Fusion lo posso pronunciare…..e allora facciamolo…..FINAL FUUUSION!
Gaigar ruota la parte bassa portando sul davanti il gonnellino nero che aperto
avvolge ora anche l’esterno dei femori. Si abbassano le gambe tramite uno
sblocco a scatto e si allineano per l’inserimento all’interno del Drill Gao. In
questo passaggio è molto importante allineare perfettamente le gambe come
descritto nel libretto illustrativo, se fatto nel modo corretto, le parti
squadrate delle articolazioni alle ginocchia si bloccheranno nelle loro sedi
tramite appositi fermi interni. Dopo aver posizionato correttamente le gambe si
fanno ruotare dietro alla schiena le braccia di Gaigar che liberano la sede per
lo scorrimento del Linear Gao. Attenzione qui a due cose…..la prima è quella di
alzare la testa di Gaigar, la seconda è il lato corretto da inserire perché
altrimenti ci si ritrova con gli snodi della braccia girati al contrario!
L’inserimento del Linear Gao è fedelissimo con il piccolo movimento finale
avanti/indietro che fa allargare i fianchi di Gaigar, rendendoli esteticamente
più proporzionati all’aspetto finale…..meraviglioso! Fatto questo si abbassa la
testa che fisserà stabilmente il Linear Gao all’interno del corpo. Ora è il
momento di posizionare lo Stealth Gao con già il vano centrale pronto e la
testa estratta. Prima di procedere anche qui un piccolo accorgimento, bisogna
ruotare leggermente gli avambracci di Gaigar in modo che rimangano obliqui.
Fatto questo si può procedere al fissaggio dello Stealth Gao che viene assicurato
alla struttura tramite il semplice inserimento delle articolazioni spalla del
Gaigar. In realtà Bandai ha concepito un ulteriore sostegno che va prima
fissato sulla schiena del mecha. Posso tranquillamente consigliarvi di non
utilizzare questo optional perché non c’è assolutamente pericolo che le ali si
stacchino. Adesso tutto è in posizione per i passaggi finali…..si estraggono le
articolazioni delle spalle e si fanno salire verso l’alto mentre le due
criniere vengono posizionate sui lati della testa di Galeon. Gli sportelli si
aprono e permettono la fuoriuscita delle braccia, gli avambracci scorrono verso
l’alto e, proprio come nella scena tv, rivelano i pugni con la medesima
rotazione! A questo punto i supporti che li tenevano fissati allo Stealth Gao
non servono più, apriamo i due sportelli corrispondenti e ribaltiamo i supporti
al loro interno. L’atto finale è l’inserimento del “casco” sopra la testa di
Gaigar…..un braccio articolato guida il procedimento andando a posizionare
prima il retro e poi il frontale ottenendo la forma definitiva Gaogaigar. Tocco
di classe immenso è la reale uscita della G Stone dalla fronte al momento del
bloccaggio finale, esattamente come nella serie tv…..GAO…GAI…GAAAAR!
26 cm di altezza per 1194 grammi di peso…..ecco cosa ci si
trova davanti dopo aver completato la trasformazione, un bestione enorme. Il
Gaogaigar non ha una miriade di accessori a sua disposizione, nella serie
animata combatte essenzialmente con le mani. Broken Magnum, Protect Shade ed
Hell and Heaven sono praticamente una costante dei combattimenti del nostro
Super Robot. L’unica vera arma, almeno fino ad un certo punto della serie, è il
Dividing Driver, una specie di grosso cacciavite che provoca una voragine spazio/temporale
dove far cadere ed affrontare il nemico di turno. Nella confezione, troviamo
anche tre paia di mani con un impiego ben distinto fra loro. Possiamo definirne
due come scenografiche ed una operativa, spiego subito il perché. Il primo set,
più piccolo, serve esclusivamente per replicare la fuoriuscita a rotazione durante
la fase di trasformazione. La dimensione ridotta permette di stare
perfettamente all’interno degli avambracci, ma una volta in vista non risultano
ovviamente in scala con il resto del modello. Ecco allora entrare in azione la
coppia operativa, chiaramente in perfetta armonia estetica con il Gaogaigar.
Per la prima volta in assoluto Bandai introduce in un modello della serie Soul
of Chogokin le mani articolate, novità questa a cui è stata addirittura
dedicata un’intera pagina della rivista Dengeki Hobby, con tanto di paragone
fra una mano umana e quella del GX68! Chi bazzica nel mondo dei model kit, in
special modo della serie Perfect Grade, sa benissimo di che cosa stiamo
parlando. Ogni singola falange è mobile consentendo all’estremità di assumere qualsiasi
posizione si voglia, compresa quella prensile. Oltre a questo è stata inserita
anche l’articolazione del polso e addirittura una parte del palmo mobile che
serve a far mantenere in posizione le dita! L’ultimo set a disposizione è
riservato a replicare la mossa finale dell’attacco Hell and Heaven, un unico
pezzo modellato come due mani unite. Diamo uno sguardo ora al Dividing Driver
che, come ho scritto all’inizio, troviamo separato in due parti. Una volta assemblato
raggiunge la notevole misura di 29 cm di lunghezza, è completamente in plastica
con pistoni realmente funzionanti. Questo particolare riproduce il contraccolpo
che l’arma da al contatto con il suolo…..come vedete nessun particolare è stato
tralasciato da Bandai. La mobilità del modello si attesta su buoni livelli, le
gimmik a scatto consentono di posare il Gaogaigar in svariate posizioni
dinamiche, non siamo a livello della versione SRC, ma per un Gx di queste
dimensioni non ci si può di certo lamentare. Ottima davvero la funzionalità delle
articolazioni alle spalle che permettono una rotazione a 360 gradi. Anche
l’escursione in avanti è molto ampia consentendo senza problemi la mossa
dell’attacco finale, particolare questo reso possibile grazie a due parti della
criniera mobili che, aprendosi, liberano lo spazio necessario al
posizionamento. Il braccio può ruotare interamente sul proprio asse mentre il
gomito piegarsi ad un massimo di 90 gradi. Le gambe sono gli arti che godono di
più ampia manovrabilità, gli snodi presenti ne permettono ampissime escursioni
laterali e frontali, mentre a livello delle ginocchia pagano un po’ dazio per
le voluminose dimensioni. Fantastiche le caviglie che oltre ad inclinarsi
notevolmente, insieme all’articolazione del piede, contribuiscono senza
problemi nel sorreggere tutto il peso che il modello scarica a terra. La testa
può ruotare anche se mantenuta agganciata alla guida che la vincola allo
Stealth Gao, troviamo infatti un apposita sede dove un perno a scorrimento ne
permette i movimenti laterali. Questo “vincolo” però può essere rimosso tranquillamente
rendendo libere le rotazioni della testa che risulterà totalmente indipendente.
Purtroppo i movimenti consentiti finiscono qui dato che l’escursione verso
l’alto risulta davvero ridotta ai minimi termini a causa della protuberanza
arancione (testa di Gaigar) sottostante. Come detto precedentemente la
posabilità quindi risulta essere davvero buona considerate le notevoli
dimensioni e peso, grazie alla realizzazione del servizio fotografico, ho
potuto testare per giorni il modello arrivando ad un responso finale davvero
molto positivo.
Fedeltà, qualità e precisone…..queste tre parole descrivono
benissimo quello che offre il nuovo Gx68 Bandai. Un modello sensazionale in
ogni suo particolare, una realizzazione tecnica magnifica con accorgimenti
davvero notevoli, fanno diventare il Gaogaigar una delle migliori produzioni di
sempre nella serie Soul of Chogokin. Il modello non presta mai il fianco a
cedimenti strutturali restituendo sempre una bellissima sensazione di solidità
e compattezza, caratteristiche queste fondamentali per una realizzazione di
questo genere…..standing ovation!.....to be continued…..