Dopo Z, Great Mazinger e Getter Robot, non poteva certo
mancare lui nella serie Dynamic Classics. Bandai realizza finalmente una nuova
versione del tanto amato Grendizer (Goldrake)! Sono passati veramente moltissimi
anni dall’uscita del GX04 e tantissimi appassionati ne hanno sempre invocato un
restyling più al passo con le nuove produzioni della casa giapponese. Approfittando
quindi della nuova serie dedicata ai grandi classici, Bandai partorisce il nuovo
GX76 Grendizer DC.
Subito un netto cambiamento di rotta rispetto al passato, il
modello viene commercializzato privo dello Spazer e double Spazer. La
confezione, di modeste dimensioni, contiene il solo robot, le classiche armi e
la basetta espositiva. Come per i precedenti DC sono presenti un foglio
istruzioni in bianco e nero ed un altro, veramente scarno, a colori. Menzione
doverosa agli art work della scatola che riprendono i disegni originali del
cartone animato. Il primo contatto con il nuovo Grendizer è emozionante, per
chi ha amato alla follia il cartone animato, questa è la realizzazione strappa
lacrime. Esteticamente molto fedele, tanto metallo e un altezza più che
soddisfacente di ben 19 centimetri. Alabarda spaziale, tre diverse coppie di
magli perforanti, due avambracci opzionali e tre paia di mani alternative.
Questa la dotazione accessori del nostro Grendizer DC. Ovviamente nella basetta
sono inseriti anche i restanti pezzi, le due parti cave per il bacino, i due
pezzi per simulare il lancio dei magli ed il fermo a pinza per l’asta di
sostegno.
Tecnicamente non c’è molto da dire, anche questo GX76 è
concepito in modo identico ai predecessori. Ottima posabilità per la testa, le
braccia ed il busto che ha un doppio snodo. Uno per il pettorale ed uno per la rotazione
ed inclinazione a livello addominale. La parte bassa è sempre molto limitata
nei movimenti, ritroviamo ovviamente la brutta soluzione della mutanda con le
parti da cambiare. Nel caso del Grendizer i pezzi sono due data la
conformazione del bacino con il fregio centrale. Curioso il cambiamento di
materiale per questa sezione del modello, qui realizzati in plastica per
entrambe le versioni. Nota molto positiva invece per il piegamento degli
avambracci, dove è stata applicata la medesima soluzione usata nella versione
SRC. Tutte le articolazioni presenti sono a frizione, purtroppo triste marchio
di fabbrica della serie DC.
La colorazione è molto bella, ben distribuita e priva di
qualsiasi imperfezione. Finalmente le corna hanno la doppia tonalità di giallo,
oltre che avere la corretta forma. Le
quattro vituperate banane del GX04 sono ormai un lontanissimo ricordo. Molto
apprezzata la scelta di dotare il Grendizer delle tre modalità del maglio
perforante. Troviamo la versione completamente aperta, la tradizionale con le punte
rivolte in avanti e la terza completamente chiuse. Per montare queste tre
varianti bisogna usare i due avambracci sostitutivi e poi fissare il tutto al
braccio del modello. Anche la mitica Alabarda è stata scolpita in modo corretto
e dotata anche delle due punte terminali da utilizzare quando vengono brandite
le due aste separate.
Posso affermare senza problemi che il GX76 è realmente il
miglior Grendizer (Goldrake) disponibile oggi sul mercato. Fedeltà ed un ottima
qualità realizzativa sono le armi vincenti della nuova realizzazione Dynamic
Classics di Bandai. Permangono purtroppo alcune scelte discutibili a livello
tecnico, ma in generale il prodotto offre quello che tutti gli appassionati
nostalgici cercavano da tempo. La casa nipponica ha comunque realizzato anche
gli altri moduli decidendo la loro distribuzione in altre due uscite separate,
una addirittura TWS (Tamashii Web Shop). Potremo dunque ricomporre tutto il set
completo con una nuova ed aggiornata estetica, ma ad un prezzo decisamente
superiore a quello del buon vecchio GX04S.