E’ servito quasi tutto il 2018 a Bandai per completare la
dotazione accessori del nuovo Grendizer (Goldrake) DC. Nel mese di ottobre la
casa giapponese rilascia il GX76X2 Drill Spazer & Marine Spazer, ovvero,
Trivella e Delfino Spaziale. Contrariamente a ciò che è avvenuto per il set
precedente, Bandai decide l’uscita sul mercato del GX76X2 come Tamashii Web
Shop, facendo inevitabilmente lievitare il prezzo dopo il lancio.
“Fortunatamente” il nuovo set è stato ufficialmente importato in Europa,
evitando quindi il massacro, almeno inizialmente, a cui solitamente siamo
abituati per questo genere di prodotti.
Essendo TWS la confezione è dotata di brown box protettivo,
mentre all’interno di esso troviamo la classica grafica che ha contraddistinto
tutte le uscite Dynamic Classics precedenti. Le due navicelle sono alloggiate
in altrettanti blister in plastica trasparente. Il più grande ospita la
Trivella con i suoi accessori e le parti per allestire il display stand finale.
Il secondo contenitore ovviamente custodisce il Delfino Spaziale e la grande
lama da montare sopra la cabina di pilotaggio. Immancabile il foglio
illustrativo per il montaggio e quello a colori con i concept originali e i
progetti Bandai.
I primo contatto con i due mezzi è esteticamente esaltante.
La nuova edizione è pressoché perfetta e ci catapulta immediatamente con la
memoria alla serie Tv che tutti abbiamo amato. Le due navicelle hanno una
lunghezza di 19 (Trivella) e 12 cm (Delfino) e sono realizzate completamente in
plastica. Non ho riscontrato particolari imperfezioni, solamente un piccolo
segno nella parte interna in uno degli alloggiamenti frontali del Drill Spazer.
Il vero cambiamento è stato apportato per la sequenza di
aggancio al Grendizer (Goldrake) della Trivella Spaziale che risulta abbastanza
macchinosa rispetto all’edizione GX04X. Preparato il robot privo dei magli,
bisogna allargare le due estremità frontali della navetta. Una volta tolte le
due piccole punte, vengono rivelati due fori che devono assolutamente
combaciare con i perni delle braccia sul Grendizer (Goldrake). Fatte queste due
operazioni si procede al vero e proprio agganciamento. Dopo aver inserito il
perno a slitta sulla schiena del robot, si spinge verso il basso facendo
fuoriuscire i due perni citati poco fa. Successivamente si ribalta indietro la
testa e si chiudono i due alloggiamenti dove, come ultimo passaggio, vanno
agganciate le due lunghissime trivelle. Letta così può sembrare tutto molto
semplice, ma nella realtà non è per nulla una passeggiata. La fase più critica
è il far combaciare i perni delle braccia con i due fori. Dopo diversi tentativi
ho rimosso i perni dal Grendizer (Goldrake), ho posizionato le braccia ed
agganciato le trivelle, appurando che le due grandi punte rimangono comunque
ben salde nei loro alloggiamenti!
Una volta “indossato” il Drill Spazer, il risultato estetico
è davvero molto appagante. Tutto risulta ben realizzato e perfettamente
omogeneo! Sfruttando la placca di supporto che si trova nel GX76X, possiamo
agganciare il Grendizer (Goldrake) allo stand in posizione di volo. Oltre a
questo la navetta può inclinare e parzialmente ripiegare le sezioni cingolate,
questo consente alla Trivella di essere appoggiata a terra. In dotazione ci
sono un secondo paio di missili, la cui forma simula la rotazione. Piccola nota
sui cingoli, in questa edizione sono fissi, Bandai ha preferito eliminare il
vero rotolamento tramite gommatura.
Passiamo ora al Delfino Spaziale, in realtà non c’è molto da
dire. Anche per questo secondo mezzo non ho rilevato inestetismi di nessun
genere. E’ perfettamente verniciato ed assemblato. Unica stonatura è l’aggancio
della lama ciclonica, al minimo tocco si sgancia dalla sede, particolare molto
fastidioso durante gli scatti per il servizio fotografico. L’agganciamento al
Grendizer (Goldrake) è semplicissimo, basta estrarre il perno e fissarlo
all’apposita sede sul retro del robot. Le ali rientrano per diventare un
tutt’uno con la struttura principale. Anche per questa configurazione il
risultato finale è perfetto, il Marine Spazer abbraccia in modo impeccabile il
corpo del Grendizer (Goldrake). Come per la Trivella possiamo esporre il tutto
in posa volante, sfruttando l’asta centrale sullo stand dello Spazer Set.
Come citato all’inizio della recensione, troviamo all’interno
della confezione due supporti per l’esposizione singola delle due navicelle.
Questi nuove parti vanno ad agganciarsi alle basette in dotazione nelle due
uscite precedenti. In questo modo possiamo optare per l’esposizione singola o per
quella generale andando a formare un enorme stand espositivo con tutta la
dotazione al completo. Come ultima nota segnalo la gradita possibilità di
agganciare i due mezzi anche agli Stand ACT, i fori di fissaggio sono
perfettamente compatibili con tutte le tipologie di supporti espositivi
prodotti da Bandai.
In definitiva il set GX76X2 rappresenta la classica ciliegina
sulla torta del Grendizer (Goldrake) Dynamic Classics. La perfetta
realizzazione estetica è l’apice della produzione, sottolineando ancora una
volta, come la serie DC abbia come suo obbiettivo principale l’estrema fedeltà
con le rispettive controparti animate. Di contro l’esborso generale per
completare il tutto è notevolmente aumentato e, l’uscita come TWS, non ha
sicuramente giovato alle tasche di noi collezionisti.