martedì 12 febbraio 2019

GX76X2 DRILL SPAZER & MARINE SPAZER SET DC SOUL OF CHOGOKIN



E’ servito quasi tutto il 2018 a Bandai per completare la dotazione accessori del nuovo Grendizer (Goldrake) DC. Nel mese di ottobre la casa giapponese rilascia il GX76X2 Drill Spazer & Marine Spazer, ovvero, Trivella e Delfino Spaziale. Contrariamente a ciò che è avvenuto per il set precedente, Bandai decide l’uscita sul mercato del GX76X2 come Tamashii Web Shop, facendo inevitabilmente lievitare il prezzo dopo il lancio. “Fortunatamente” il nuovo set è stato ufficialmente importato in Europa, evitando quindi il massacro, almeno inizialmente, a cui solitamente siamo abituati per questo genere di prodotti.

Essendo TWS la confezione è dotata di brown box protettivo, mentre all’interno di esso troviamo la classica grafica che ha contraddistinto tutte le uscite Dynamic Classics precedenti. Le due navicelle sono alloggiate in altrettanti blister in plastica trasparente. Il più grande ospita la Trivella con i suoi accessori e le parti per allestire il display stand finale. Il secondo contenitore ovviamente custodisce il Delfino Spaziale e la grande lama da montare sopra la cabina di pilotaggio. Immancabile il foglio illustrativo per il montaggio e quello a colori con i concept originali e i progetti Bandai.

I primo contatto con i due mezzi è esteticamente esaltante. La nuova edizione è pressoché perfetta e ci catapulta immediatamente con la memoria alla serie Tv che tutti abbiamo amato. Le due navicelle hanno una lunghezza di 19 (Trivella) e 12 cm (Delfino) e sono realizzate completamente in plastica. Non ho riscontrato particolari imperfezioni, solamente un piccolo segno nella parte interna in uno degli alloggiamenti frontali del Drill Spazer.

Il vero cambiamento è stato apportato per la sequenza di aggancio al Grendizer (Goldrake) della Trivella Spaziale che risulta abbastanza macchinosa rispetto all’edizione GX04X. Preparato il robot privo dei magli, bisogna allargare le due estremità frontali della navetta. Una volta tolte le due piccole punte, vengono rivelati due fori che devono assolutamente combaciare con i perni delle braccia sul Grendizer (Goldrake). Fatte queste due operazioni si procede al vero e proprio agganciamento. Dopo aver inserito il perno a slitta sulla schiena del robot, si spinge verso il basso facendo fuoriuscire i due perni citati poco fa. Successivamente si ribalta indietro la testa e si chiudono i due alloggiamenti dove, come ultimo passaggio, vanno agganciate le due lunghissime trivelle. Letta così può sembrare tutto molto semplice, ma nella realtà non è per nulla una passeggiata. La fase più critica è il far combaciare i perni delle braccia con i due fori. Dopo diversi tentativi ho rimosso i perni dal Grendizer (Goldrake), ho posizionato le braccia ed agganciato le trivelle, appurando che le due grandi punte rimangono comunque ben salde nei loro alloggiamenti!

Una volta “indossato” il Drill Spazer, il risultato estetico è davvero molto appagante. Tutto risulta ben realizzato e perfettamente omogeneo! Sfruttando la placca di supporto che si trova nel GX76X, possiamo agganciare il Grendizer (Goldrake) allo stand in posizione di volo. Oltre a questo la navetta può inclinare e parzialmente ripiegare le sezioni cingolate, questo consente alla Trivella di essere appoggiata a terra. In dotazione ci sono un secondo paio di missili, la cui forma simula la rotazione. Piccola nota sui cingoli, in questa edizione sono fissi, Bandai ha preferito eliminare il vero rotolamento tramite gommatura.

Passiamo ora al Delfino Spaziale, in realtà non c’è molto da dire. Anche per questo secondo mezzo non ho rilevato inestetismi di nessun genere. E’ perfettamente verniciato ed assemblato. Unica stonatura è l’aggancio della lama ciclonica, al minimo tocco si sgancia dalla sede, particolare molto fastidioso durante gli scatti per il servizio fotografico. L’agganciamento al Grendizer (Goldrake) è semplicissimo, basta estrarre il perno e fissarlo all’apposita sede sul retro del robot. Le ali rientrano per diventare un tutt’uno con la struttura principale. Anche per questa configurazione il risultato finale è perfetto, il Marine Spazer abbraccia in modo impeccabile il corpo del Grendizer (Goldrake). Come per la Trivella possiamo esporre il tutto in posa volante, sfruttando l’asta centrale sullo stand dello Spazer Set.

Come citato all’inizio della recensione, troviamo all’interno della confezione due supporti per l’esposizione singola delle due navicelle. Questi nuove parti vanno ad agganciarsi alle basette in dotazione nelle due uscite precedenti. In questo modo possiamo optare per l’esposizione singola o per quella generale andando a formare un enorme stand espositivo con tutta la dotazione al completo. Come ultima nota segnalo la gradita possibilità di agganciare i due mezzi anche agli Stand ACT, i fori di fissaggio sono perfettamente compatibili con tutte le tipologie di supporti espositivi prodotti da Bandai.

In definitiva il set GX76X2 rappresenta la classica ciliegina sulla torta del Grendizer (Goldrake) Dynamic Classics. La perfetta realizzazione estetica è l’apice della produzione, sottolineando ancora una volta, come la serie DC abbia come suo obbiettivo principale l’estrema fedeltà con le rispettive controparti animate. Di contro l’esborso generale per completare il tutto è notevolmente aumentato e, l’uscita come TWS, non ha sicuramente giovato alle tasche di noi collezionisti.