martedì 25 marzo 2014

GETTER 1 & FINAL BATTLE PARTS SET EX GOKIN

Come annunciato al recente Wonder Festival, ecco le versioni definitive dei Final Battle Parts Set dedicati al Getter 1 Ex Gokin. Fewture ha deciso anche di ristampare il Getter 1 e dotarlo ovviamente del set Battle Damaged, un altra occasione quindi per chi è ancora alla ricerca del primo Getter. Dalle foto pubblicate sul sito ufficiale Art Storm, sembra che la colorazione sia una sorta di mix fra la Original e la più recente Reapint Version con tonalità del rosso più accese. Il nome indicato è Getter 1 Final Battle Version.


Fewture ovviamente ha pensato a tutti i suoi clienti e quindi dedicherà un set Final Battle per ogni versione prodotta del Getter 1, avremo quindi il set Original Color, il set Repaint Version ed il set Black Version. Ogni set sarà composto da dieci parti e sarà differenziato dalla diversa colorazione del missile al suo intenro olte che dalla tonalità delle parti danneggiate del corpo di ogno Getter. Attenzione perchè sul sito Art Strom è stato inserito un nuovo logo appositamente dedicato alla realizzazione di questi set, Ex Gokin Plus +. Chissà, magari Fewture vuole creare una linea di accessori esclusiva per i propri modelli, vedremo se in futuro verranno realizzati altri set aggiuntivi per modelli già prodotti.


Il risultato estetico è come sempre eccezionale, le parti danneggiate del corpo sembrano essere davvero ben realizzate reastituendo benissimo la sensazione di distruzione. Fewture ha ufficialmente aperto i preordini sul proprio sito ed indicato ovviamente prezzi e date di uscita. Per le tre versioni del Final Battle Parts Set è stato indicato il mese di Agosto, mentre per il Getter 1 il mese di Ottobre. Il prezzo di ogni singolo set è di 7800 Yen, mentre per il modello completo 32800 a cui ovviamente aggiungere le spese di spedizione. Per vedere la galleria fotografica completa potete visitare il sito Art Storm presente anche qui a destra nella sezione Link, buona visione.




GETTER DRAGON EX GOKIN - DOUBLE G TOMAHAWK SET


La “fame” di un collezionista è un istinto che difficilmente si placa, il desiderio di possedere nuovi oggetti per ampliare o abbellire la propria collezione è sempre vivo e pronto ad esplodere quando solleticato da nuove realizzazioni. Chi come me colleziona i prodotti di casa Fewture saprà benissimo che l’annuncio di un nuovo modello o accessorio della linea Ex Gokin fa inevitabilmente salire l’hype a mille. Ovviamente alla Fewture sono ben consci di ciò che provocano in noi appassionati i loro prodotti, vengono studiate ed attuate strategie di vendita a doc per invogliare ancora di più l’acquisto verso un determinato modello. Come accaduto nelle triadi Getter prodotte negli anni passati, Getter Robot First Version, Repaint e Black,  anche nella nuova Getter Robot G è stata inserita un’ arma extra dedicata al componente numero uno del gruppo che furbescamente viene sempre inserita nella confezione del terzo ed ultimo Getter in uscita. Come anticipato nella recensione dedicata al Poseidon  andiamo quindi ad occuparci del set aggiuntivo chiamato Double G Tomahawk che va ad ampliare la dotazione accessori del Getter Dragon. 


La confezione in cartoncino nero lucido (23x17x4 cm) propone molto semplicemente un immagine centrale del Tomahawk ed una più piccola raffigurante le due versioni ottenibili. Il resto dell’art work è occupato dal nome dell’arma, la serie a cui è riferita e ai loghi Fewture ed Ex Gokin. All’interno invece un blister in plastica trasparente con le armi, le parti intercambiabili ed un nuovo paio di mani dedicato…..ovviamente ad accompagnare il tutto c’è anche il foglio illustrativo che mostra i semplici passaggi per l’assemblaggio ed il posizionamento sul modello. Le due Tomahawk sono concepite per avere una doppia configurazione, possono essere esposte sia come arma da taglio, quindi una versione alternativa alle normali asce, o diventare due bocche da fuoco. Entrano quindi in gioco le due coppie di puntali in dotazione….. la prima coppia rappresenta la canna di un’arma da fuoco con ben sei fori sputa proiettili, mentre la seconda invece è un terminale a punta dalla leggera forma conica. L’aggancio al corpo del Tomahawk avviene tramite fissaggio ad un perno sagomato che implica una corretta e ben definita posizione. Una volta scelto il puntale otteniamo una versione specifica dell’arma  che comporta una differenza non solamente estetica dovuta al piegamento o meno dell’impugnatura. La versione “Cutting” apparirà quindi come una classica scure mantenendo la propria linearità estetica, la lunghezza in tale modalità raggiunge i 16 cm. La versione “Gun” a differenza della precedente si completa con il piegamento a 90 grandi dell’impugnatura facendo assumere al Tomahawk l’aspetto di un arma da fuoco, la lunghezza si accorcia sensibilmente diventando 12 cm. Come scritto all’inizio, nella confezione troviamo anche un nuova coppia di mani appositamente realizzata per l’impugnatura delle Double G Tomahawk, le nuove estremità sono dotate di un’articolazione che permette l’apertura e la chiusura delle quattro dita mentre il pollice è appositamente curvato e rivolto verso l’interno del palmo. Una volta impugnata l’arma la presa risulta essere abbastanza stabile concedendo solo qualche piccolo movimento dovuto all’articolazione della mano che risulta essere non molto rigida. 


Esteticamente le nuove Double G Tomahawk sono realizzate superbamente, il design è spigoloso con diversi inserti di varie forme messi a rilievo su tutto il corpo dell’arma sposandosi  perfettamente con entrambe le configurazioni delle Tomahawk. Sono state scolpite anche piccole pannellature e feritoie per rendere ancor meno piatta l’estetica dell’accessorio, basta solamente osservare la stilizzazione dell’impugnatura con la leva per rendersi conto di come Fewture abbia voluto curare e non rendere banale un oggetto all’apparenza molto semplice. Molto bella e azzeccata la scelta della diversa dimensione fra le due lame con ben 7 cm di lunghezza per quella con inserto seghettato e 4 per quella più piccola.


Il materiale usato per la realizzazione è la plastica , ottima la qualità generale che non presenta il minimo segno o imperfezione. Di primo livello anche la verniciatura e soprattutto l’abbinamento cromatico con l’inserimento di grigio metallico e oro che ben contrastano la base in grigio antracite.


Possiamo concludere affermando che questo set aggiuntivo Double G Tomahawk è la firma posta dall’autore sulla sua grande opera, la degna conclusione di un lavoro svolto in modo impeccabile. Pur nella sua semplicità, Fewture ha saputo realizzare ottimamente anche questi nuovi accessori integrandoli perfettamente allo stile gotico della serie Ex Gokin. Certamente la scelta di allegare il set all’interno della confezione del Getter Poseidon suona un po’ come un piccolo “ricatto” nei confronti dell’appassionato, ma ovviamente queste sono mosse commerciali che noi utenti finali non possiamo certamente contrastare. Vista la qualità della realizzazione mi chiedo perché non vengano concepiti set aggiuntivi anche per gli altri componenti del trio, ma probabilmente la risposta risiede nel fatto che l’impatto estetico più grande è sempre dato dal primo membro del gruppo, il Getter 1.



lunedì 24 marzo 2014

GX66 TRIDER G7 - I MATERIALI


Come di consueto Bandai presenta i nuovi modelli in uscita mostrandoli non solo nel loro aspetto definitivo, ma anche in fase di prototipo mettendo in risalto i vari materiali usati e la loro dislocazione. Non fa eccezione il prossimo Gx66 Trider G7 che in queste nuove immagini viene mostrato grezzo insieme ai passaggi della trasformazione in astronave. La percentuale di metallo usata è alta, si distinguono perfettamente piedi, stinchi e busto, mentre testa, ali, braccia e altri piccoli particolari sono in plastica. Osservando le scansioni della rivista si può notare come Bandai abbia anche previsto l’uscita dei carrelli di supporto direttamente dal corpo del Trider rispettando quindi uno dei loro obbiettivi primari, la trasformazione all-in-one. I tre passaggi mostrati mettono in evidenza la semplicità della trasformazione in astronave e chiarisce una delle curiosità che un po’ tutti avevamo riguardo alla rotazione del petto. Si nota chiaramente come il fregio dell’aquila rimanga in posizione frontale mentre le parti laterali, ruotando, vadano a coprire il tutto in modo assolutamente perfetto. Bandai sta anche pubblicizzando molto il nuovo stand opzionale STAGE ACT concepito appositamente per i modelli della serie Soul of Chogokin, possiamo infatti osservare come nella parte bassa dell’articolo vengano mostrati il Daltanious ed il Daitarn 3 esposti sulla nuova basetta unitamente ai loro accessori.