sabato 26 maggio 2012

GX61 SAIKYO ROBO DAIOJA - SECONDA PARTE

Seconda parte dell'aggiornamento dedicato al GX61.....è il momento di unire i tre Mecha ed ottenere il Daioja! Ace Radder ritrae braccia, gambe e piedi proprio come nella serie tv compiendo poi la scomposizione del corpo portando tutta la parte delle gambe dietro alla schiena, le spalline che circondano la testa si aprono e si dispongono nella loro posizione naturale, mentre dalla schiena sale il fregio che si aggancia alla testa di Ace Radder grazie ad un piccolo braccio in plastica ripiegabile. Aoider si ribalta completamente, la testa e le braccia spariscono all'interno del corpo, mentre le gambe ruotano completamente posizionandosi lungo i fianchi, tutto questo viene fatto in totale sicurezza e facilità di esecuzione. Per finire si spingono verso l'alto i piedi di Aoider per far uscire le mani nascoste all'interno. Cobalter si separa letteralmente in due parti, la testa ruota all'interno del busto come le due metà del simbolo pettorale, le parti blu sui fianchi si abbassano mentre le braccia piegandosi rientrano all'interno della spalla. L'ultima operazione è quella di piegare le punte dei pidi dopo aver rimosso le coperture in plastica.....ora abbiamo le tre parti del corpo pronte per essere unite! L'aggancio dei tre moduli avviente molto semplicemente, nessuna parte rischia di graffiare quella sottostante ed il fissaggio risulta perfetto grazie ai blocchi interni. Come ultima oprazione rimane l'aggancio delle ali che sono ottenute grazie all'unione dei tre moduli presenti sui tre Mecha, a noi la scelta di mantenere o meno le gambe di Ace Radder dietro alla schiena, con un semplice movimento si possono sganciare ed ottenere un'estetica più fedele.  Ecco finalmente composto il nostro Daioja, ma non abbiamo ancora finito.....la trasformazione è totalmente all in one, non si deve rimuovere nessuna parte per ottenerla, chiaramente però il risultato estetico non è perfetto, Bandai ha inserito delle parti aggiuntive per rendere perfetto il Daioja, spalline più grandi, coperture per braccia, gambe e retro del piede. Una volta assemblato il GX61 pesa 920 grammi e mette in mostra una possibilità di movimento davvero incredibile. Tutti gli snodi sono a scatto e nelle caviglie ci sono i medesimi snodi usati sul Daitarn 3, quindi anche per questa parte abbiamo un movimento davvero soddisfacente. La rotazione delle gambe non esiste, però può essere ottenuta sganciando ed estraendo un po' le gambe dalla loro sede, questa operzione va bene durante un servizio fotografico, ma sinceramente posizionare in vetrina il modello in questo modo può essere un tantino pericoloso dato che le due parti non sono più agganciate. Di tutto rispetto anche l'arsenale armi, abbiamo una grande spada, uno scudo, due pugnali e un'arco, nella confezione ci sono anche trei paia di mani che accompagnano quelle snodate già presenti sul modello, pugno chiuso, forato ed aperte. Tutti le armi ed accessori possono essere esposti nell'apposito display stand che oltre ad espletare la sua classica funzione può essere aperto ed usato come sfondo del Daioja, nel retro infatti compare il grande simbolo che si trova anche sul petto del Mecha. Ancora una volta Bandai è riuscita a stupirmi, personalmente avevo un po' snobbato questo Gx61 al suo annuncio, con il passare dei mesi mi son però reso conto che il modello diventava sempre più bello ed interessante portandomi come ovvio a cedere per il suo acquisto! Cosa dire ancora, la trasformazione è davvero incredibile ed il risultato finale è davvero stupendo.....al momento non è stato ancora annunciato nessun GX62, spero davvero che Bandai prosegua la serie regalandoci un nuovo capolavoro.....come sempre vi lascio al mio report fotografico, buona visione.



mercoledì 23 maggio 2012

GX61 SAIKYO ROBO DAIOJA - PRIMA PARTE

Eccoci finalmete, l'attesa è finita e finalmente il nuovo Gx61 Soul of Chogokin Daioja è nelle mie mani ^__^ Cominciamo subito con la confezione che per dimensioni ricorda vagamente quella del Gx59 Daltanious.....44x30x16 cm, queste le misure della scatola, all'interno un contenitore di polistirolo che custodisce i tre Mecha protetti dai classici sacchetti di plastica, unitamente troviamo anche le loro armi anch'esse avvolte negli appositi sacchettini. Il secondo contenitore è un grande blister in plastica dove sono alloggiate le armi del Daioja, gli accessori per migliorarne l'estetica finale e l'immenso Display Stand, chiude il tutto il libretto illustrativo con delle bellissime immagini e ovviamente le istruzioni per l'assemblaggio delle varie parti e la trasformazione. Veniamo ora ai nostri protagonisti, subito dimensioni e pesi.....

ACE RADDER - altezza 20 cm - peso 209 grammi

AOIDER - altezza 20 cm - peso 280 grammi

COBALTER - altezza 20,5 cm - peso 379 grammi

Ace Radder è quasi totalmente in plastica, fatta eccezione per snodi e parte sottostante del petto, senza dubbio è il Mecha più posabile dei tre e diventa la parte superiore del Daioja, testa - spalle - petto. Alcune delle plastiche che lo compongono sono verniciate, mentre altre sono già colorate in pasta, purtroppo osservando bene da vicino il modello ci si accorge della fastidiosa presenza di segni di stacco dai telai plastici, quelli più visibili sono dietro ai piedi e sulle spalline che circondano la testa.....nessun set di mani presente ed un'unica arma in dotazione, la spada.

Con Aoider si comincia a sentire la presenza vera del metallo, tutto il corpo e le spalle sono in zama, il resto ovviamente in plastica, diventa la parte centrale del Daioja, braccia - busto- bacino. Anche quì segnalo la presenza di segni sulle palstiche come per Ace Radder. La verniciatura è molto valida e non presenta imperfezioni di alcun genere, la posabilità non è eccelsa, ma comunque si possono ottenere discrete pose dinamiche grazie agli snodi presenti, sulle gambe nelle spalle sono a scatto e garantiscono una validissima tenuta. Per Aoider due armi in dotazione, una lancia ed una pistola con tanto di fondina da posizionare sul fianco del modello, nessun set di mani aggiuntivo.

Cobalter è il più massiccio come dimensione e peso, petto e parte bassa delle gambe sono in metallo, si trasforma incredibilmente nelle gambe del Daioja. Verniciatura senza difetti sulle parti metalliche ed in plastica, mentre come per gli altri due modelli sono presenti piccoli segni di stacco sulle palstiche. La mobilità è un pochino sacrificata, ma anche su Cobalter il risultato ottenuto non è poi così male, il vero limite di questo Mecha è l'avanzamento delle gambe avanti/dietro, sfruttando però la rotazione dei femori e dei piedi si possono riprodurre discrete pose. Le armi in dotazione sono due, una mazza chiodata ed uno scudo protettivo, anche per Cobalter nessun set di mani.

Per il momento è tutto, il resto della descrizione lo potrete leggere nella seconda parte dove andremo a descrivere il fulcro della produzione Bandai, la trasformazione dei tre modelli nel grande Daioja, vi lascio come sempre alla galleria fotografica che è raggiungibile dal link sottostante o cliccando sulla foto nella colonna a destra, a presto con la seconda parte ^__^