sabato 9 dicembre 2017

DESTINY GUNDAM METAL BUILD HEINE CUSTOM TAMASHII NATION 2015



Tamashii Nation, l’evento annuale dove Bandai presenta le novità per il nuovo anno, è anche occasione per proporre alcuni modelli in versione esclusiva. La casa di Asakusa è maestra nel realizzare nuove varianti cromatiche che fanno vacillare la fragile resistenza del collezionista. Nell’edizione 2015 Bandai propone una nuova versione del Destiny Gundam Metal Build, uscito nel 2013, chiamata Heine Custom. Questa nuova edizione si differenzia dalla regolare per la nuova colorazione, qui arancione e rossa. La realizzazione è direttamente estrapolata dal videogame Gundam Extreme Vs-Force. 

La confezione è in dimensione identica alla tiratura seriale, cambia l’art work frontale e tutta la colorazione di sfondo. Viene raffigurata la sagoma del Destiny completamente nera con in risalto solamente alcune parti del volto ed il fregio sulla spalla sinistra. Tutto il resto del packaging è di colore arancione acceso con la scritta Tamashii Nation 2015 sul retro. Anche all’interno identica dotazione con il mobile suit corredato da display stand e accessori. Il box comprende un contenitore in polistirolo ed un blister in plastica trasparente.

Come detto il modello è identico al suo omonimo regolare, la nuova veste cromatica gioca molto con il contrasto fra i colori arancione e rosso. Le zone interessate sono tutte nella parte alta con busto, spalle, avambracci e back pack ad accogliere il cambiamento di colorazione. Vista la sovrapposizione di due tinte molto accese, Bandai ha spezzato sapientemente la colorazione inserendo altri colori. Con questa soluzione si distingue immediatamente la diversità cromatica delle zone che, se così non fosse stato, sarebbe risultata quasi identica. Sul busto gli inserti grigio chiaro dividono nettamente il pettorale arancio dalla zona addominale rossa, a sua volta divisa in due tonalità leggermente diverse. Sono stati anche inseriti un paio di dettagli in giallo oro. Sul back pack dalle grandi ali abbiamo invece una continua sovrapposizione dei due colori principali, spezzati dal giallo e dal grigio antracite della parte superiore. La finitura generale è come sempre ottima e priva d’imperfezioni di qualsiasi genere.

La dotazione accessori comprende gli armamenti classici, le varie coppie di mani, gli effetti per le spade e la basetta espositiva. Lo stand della versione Heine Custom è completamente nero e con il medesimo fregio a forma di rosa che troviamo sulla spalla sinistra del Destiny.

Tecnicamente nessuna novità, personalmente ho riscontrato un aumento della rigidità e quindi di tenuta, dello snodo che gestisce il piegamento del busto. Durante le varie sessioni fotografiche ho stressato la parte interessata volutamente, usufruendo anche dell’option set Wing of Light che va ad aumentare notevolmente il peso delle ali.

Il modello è stato messo in vendita direttamente al Tamashii Nation 2015, successivamente, a partire dal mese di aprile 2016, Bandai ha realizzato ben tre ristampe acquistabili solamente sul Tamashii Web Shop.

Ad ognuno il proprio Destiny…..sia in versione normale che in questa Heine Custom, ci si trova per le mani sempre un gran pezzo. I puristi probabilmente preferiranno sempre la colorazione classica attinente alla serie, ma vi assicuro che in questa versione il Gundam Destiny acquista un qualcosa di più…..forse addirittura me lo fa preferire! 



venerdì 8 dicembre 2017

GUNDAM F91 MSV OPTION SET

Dopo la bellissima recensione del nostro Marco, torniamo a parlare del Gundam F91 Metal Build e lo facciamo grazie al nuovo MSV Option Set rilasciato da Bandai sul proprio Tamashii web shop. Il set contiene nuovi armamenti che vanno ad ampliare ulteriormente l’arsenale a disposizione del Mobile Suit F91. All’interno della piccola confezione, contenuti in un semplice blister in plastica, troviamo t...redici pezzi totali.

4 Cannoni – 2 machine gun – 1 back pack – 2 supporti apribili – 2 agganci in PVC – 2 nuove spalline

Il set permette al Gundam F91 di assumere due nuove configurazioni, la Powered Weapon Type e la Twin V.S.B.R. Type.

Le armi sono ovviamente tutte in plastica, ma sono davvero dettagliatissime e con parti apribili e scorrevoli. Le machine gun si allungano ed hanno l’impugnatura ad estrazione. Vengono agganciate al back pack originale tramite i due supporti apribili in dotazione. Possono essere sganciate ed impugnate anche singolarmente dal Gundam. Questa è la Powered Weapon Type.

I Quattro cannoni possono essere posizionati dietro alla schiena utilizzando il nuovo back pack. Possono essere ruotati a piacimento in qualsiasi posizione grazie ai braccetti in metallo snodati a cui sono fissati. Questa è la Twin V.S.B.R. Type.

Molto belle anche le nuove spalline, sono apribili e mostrano i particolari interni, peraltro ottimamente realizzati. Il montaggio è davvero molto semplice, basta sganciare le braccia, sfilare le originali ed inserire queste nuove.

Come sempre questi set sono dedicati ai collezionisti più incalliti e spendaccioni come il sottoscritto. Il prezzo a cui viene venduto fa un’inevitabile selezione di acquirenti.

                              GALLERIA FOTO GUNDAM F91 MSV OPTION SET




domenica 3 dicembre 2017

GX48 BIG O EXTENSION SET



…..Proseguiamo la nostra analisi dedicata al Gx48 Big O che, come citato nella prima recensione, si occuperà dell’Extension Set rilasciato da Bandai tre mesi dopo l’uscita del modello regolare. Senza perderci in discorsi sul perché e per come la casa giapponese abbia optato per questa scelta, anche se facilmente intuibile, vediamo nel dettaglio tutto ciò che questo corposo extra ci offre.

Come ogni prodotto Tamashii Web Shop, la confezione è protetta dal classico brown box con diciture in caratteri nipponici. All’interno la vera e propria scatola con dimensioni di 33 per 24,5 centimetri di larghezza e con uno spessore di soli 5. Gli art work riprendono ovviamente l’immagine del Big O in varie posizioni, il tutto in tonalità bianco e nero. La trama principale delle immagini è la medesima della confezione dedicata al Gx, sia sul frontale che sul posteriore. All’interno un blister in plastica con diversi sacchettini sigillati, accolgono tutto il contenuto. Come detto nella prima parte, Bandai ha inserito in questo set tutti gli accessori che mancano alla dotazione del modello regolare. Il contenuto quindi si presenta ricco e decisamente di ottima fattura.

Due teste extra, due nuove braccia (O-Thunder Arm), due paia di mani, quattro catene, dodici ancore (Moby Dick Anchor Parts), le effect parts, un display stand, una piccola piattaforma e la mitica macchina di Roger Smith, la Griffon. Tutto questo è accompagnato da un apposito libretto illustrativo che, oltre alle canoniche istruzioni di assemblaggio, offre due sezioni con bellissime immagini a colori prese direttamente dall’anime e con addirittura alcuni bozzetti realizzati per la progettazione di alcune parti presenti. C’è anche un disegno che raffigura l’abitacolo interno dell’automobile.

Le due teste presenti hanno caratteristiche estetiche differenti. La prima con il volto del Big O ad un primo sguardo può sembrare identica a quella già presente sul modello, ma non è così. Osservandole una accanto all’altra, balzano immediatamente all’occhio le differenze. La nuova, oltre ad essere un poco più grande e con l’elmetto stilizzato diversamente, ha il taglio delle labbra e degli occhi cambiati. Anche le due protuberanze laterali, quelle che sembrano grosse viti, sono più allungate, mentre il tratto del volto sembra essere leggermente più spigoloso. In realtà la testa extra del set è quella originale dell'anime, mentre quella che si trova sul Big O è stata modificata per consentire l'apertura del cockpit. La seconda testa invece (Archetype Head) raffigura il volto del mecha senza maschera facciale e coperture varie, mostrando una sorta di scheletro facciale. Da sottolineare l’ottimo lavoro sul dettaglio delle piccole parti, tutte perfettamente visibili. Le due teste si possono alternare semplicemente staccando dal perno quella presente sul modello, un sonoro click sarà segnale di avvenuto e corretto fissaggio.

Vero fulcro di questo Extension Set sono indubbiamente le nuove braccia. Identiche in dimensione alle originali, si differenziano per la possibilità di essere aperte per simulare la sequenza degli spari. Quattro pannelli si aprono mettendo in mostra le parti interne con i cannoni frontali. Le quattro bocche da fuoco possono avanzare grazie alla pressione del pistone posteriore. Una volta fatta questa operazione si fissano le effect parts tramite appositi supporti in plastica agganciati a loro volta all’estremità delle braccia, proprio davanti ai cannoni. Le due coppie di mani vengono utilizzate in modi differenti. Le normali sulle braccia chiuse, mentre le seconde più piccole, vanno utilizzate per consentire il montaggio di tutte le effect parts. Piccolo neo delle O-Thunder Arm è senza dubbio il sistema di aggancio delle mani. A differenza delle braccia normali, il perno di aggancio è mobile e, una volta incastrato nelle sede della mano, va inserito e ruotato nell’incavo sulle braccia. Questo sistema risulta davvero scomodo e fastidioso perché ad ogni movimento il perno si sgancia dalle braccia costringendoci ogni volta a reinserirlo nella sede.

Oltre alle armi da fuoco il Big O possiede anche quelle da lancio, nella dotazione infatti sono state inserite le Moby Dick Anchor Parts che, tramite aggancio alle catene, il possente mecha lancia contro i nemici. Ne abbiamo di tre tipi diversi e possono essere cambiate molto semplicemente tramite aggancio al perno della catena. Oltre al supporto delle Anchor Parts, le quattro catene in dotazione possono essere utilizzate per ancorare il Big O al display stand. Vengono fissate al modello sui lati del gonnellino e successivamente agli angoli della basetta. Questa modalità, oltre ad essere molto accattivante esteticamente, simula il posizionamento del colpo Final Stage, dove appunto il Big O si ancora a terra per sopportare il potente rinculo del cannone pettorale.

Bandai non ha trascurato nulla ed ha inserito anche la macchina Griffon. Come abbiamo visto nella recensione del Gx48, il modello è dotato di vani apribili sulla parte frontale dei piedi. Questi alloggiamenti servono ad accogliere proprio la macchina di Roger Smith, a noi la scelta su quale piede utilizzare anche se nel libretto viene espressamente indicato il vano di sinistra. La piccola vettura è lunga quattro centimetri e, pur essendo di così piccole dimensioni, risulta essere ben curata e con un discreto livello di dettaglio. Ci sono particolari in vista addirittura al di sotto del veicolo. Può essere esposta sullo stand tramite l’apposita piattaforma in dotazione.

L’Extension Set ci “regala” anche un basetta espositiva per mettere in bella mostra tutto il contenuto della confezione. Il nuovo display va ad unirsi a quello del Big O tramite una placca di fissaggio che viene agganciata nella parte sottostante dei due stand. Oltre a questo Bandai ha corredato il tutto con appositi supporti atti a sostenere le  Anchor e le effect parts. Ma non finisce qui, al display del modello possono essere agganciati quattro prolungamenti che servono per il fissaggio delle catene. Il colpo d’occhio che regala l’esposizione completa con il Big O ancorato dalle catene è un qualcosa di veramente eccezionale, un mix fra bellezza estetica e utilità.

Eccoci giunti alla fine del viaggio, questa volta più lungo del solito. Inutile negare che l’operazione commerciale attuata da Bandai all’epoca, provocò davvero molto malcontento fra i collezionisti italiani. Dal 2009 ad oggi però le cose non sono cambiate e questa politica di vendita extra, tramite Tamashii Web Shop, è tutt’oggi pratica comune. Nel caso specifico del Big O, io ho personalmente deciso che valeva la pena fare uno sforzo economico in più vista la bellezza e l’importanza della dotazione Extension Set.

Un ringraziamento particolare all'amico Cristian Giorgi per le traduzioni.