GAO…FIGH…GAR….mancava solo lui all’appello ed ovviamente
Bandai ha prontamente provveduto. Per la serie Super Robot Chogokin, ecco
arrivare il terzo mecha protagonista della serie Gaogaigar, più precisamente
Gaogaigar Final. In realtà, andando in ordine di apparizione, il Gaofighgar è
il secondo dei robot comandato dal cyborg Guy. A differenza del modello
precedente, caratterizzato dalla presenza del leone Galeon, Guy si pone al
comando del modulo Phantom Gao che a sua volta si trasforma nel Gaofar. La
successiva unione con i mezzi Linear Gao 2, Drill Gao 2 e Stealth Gao 3,
formano il Gaofighgar…..Final Fusion!
La confezione è come sempre di dimensioni contenute, anche se
ben più grande paragonata a quella del primo Gaogaigar. All’interno dei 23 x 19
cm e 10 di spessore, troviamo il modellino con i pochi accessori sistemati negli
ormai classici blister in plastica trasparente. Come sempre di grande impatto
l’art work frontale della confezione che raffigura il Gaofighgar in posa
plastica insieme ad un suo primo piano, sullo sfondo invece la scritta The King
of Brave. La dotazione accessori comprende:
cinque set di mani di cui uno dedicato alla friendly pose con il Genesic
Gaogaigar, il Protect Wall, gli effetti per il Broken Phantom, due trivelle
aggiuntive, le parti trasparenti per le ali, un fregio sostitutivo per la testa
e i due supporti da usare con gli stand Act Bandai. Chiude come sempre il
foglio illustrativo in bianco e nero. Manca all’appello il Dividing
Driver…..vedremo più avanti il perché…..
Il Gaofighgar è alto 15 cm per un peso di 355 grammi, ben 165
in più rispetto al Gaogaigar. L’aumento del peso è chiaramente dovuto alla
quantità superiore di metallo usata nella costruzione del modellino, difatti
tutte le gambe, ad esclusione del rivestimento esterno dei femori, è in metallo
pesante. Del medesimo materiale sono anche gli snodi al bacino ed i piedi. Qui
però bisogna fare una precisazione, il piede non è completamente costruito in
zama, ma solamente la punta e la parte esterna del tacco. La parte centrale e
l’interno tacco sono invece realizzati in plastica. Salendo verso l’alto, tutte
le parti rimanenti del corpo sono in materiale
plastico, ad eccezione degli snodi interni delle spalle che sono
realizzati in ferro. La verniciatura la trovo davvero eccezionale con colori
brillanti che donano un effetto metallico molto bello a tutto il modello.
Bisogna avvicinarsi molto per notare la diversità dei materiali, soprattutto
delle spalle e del busto, l’azzurro ed il grigio usati per la colorazione sono
assolutamente spettacolari. Come sempre i personaggi della serie Super Robot
Chogokin godono di grande posabilità ed ovviamente anche il Gaofighgar può
realizzare pose dinamiche molto belle. Tutto ciò che di buono è stato fatto sul
primo Gaogaigar, in termini di mobilità, lo ritroviamo qui addirittura
migliorato. L’estensione delle braccia ed il movimento di apertura delle gambe,
sono i punti in cui si nota un aumento di stabilità. Le articolazioni in
metallo garantiscono un atrito superiore rispetto a quelle in plastica,
garantendo una maggior tenuta nelle pose più estreme. Migliorata sensibilmente
l’escursione avanzata delle spalle che nella loro massima estensione consentono
senza problemi di realizzare la posa Hell&Haven. Nel Gaofighgar i pettorali
sono ampi e fissi, di conseguenza la riproduzione della classica posa a pugni
uniti necessitava di una maggior mobilità delle braccia. Tutto il resto si
attesta su ottimi livelli con avambracci, gambe e piedi in grado di realizzare
piegamenti estremi. L’unica parte leggermente penalizzata è la testa, il codino
posteriore di fatto preclude l’escursione verso l’alto, impedendo in qualsiasi
angolazione la si metta, questo movimento. Ultima nota riguarda la mobilità del
busto, per poter assicurare il piegamento in avanti, Bandai ha reso mobile la
protuberanza addominale. Un semplice snodo permette alla punta di muoversi
assecondando i movimenti del busto in fase di torsione e rotazione.
Doverosa anche una piccola discrezione sullo Stealth Gao 3
che in questa edizione vede aumentare notevolmente le proprie dimensioni.
L’ingombro è di ben 21 x 9 cm che aumenta fino a 26 in fase di apertura. La
particolarità di questa nuova versione è data appunto dall’apertura delle due ali
laterali che ruotando, salgono fino alla parte superiore. Nella serie
televisiva cambiano colore passando dal nero al verde acceso, Bandai ha
inserito le parti sostitutive per replicare tale effetto, basta semplicemente
sganciare ed infilare le due ali verde trasparente.
Come accessori abbiamo il classico scudo energetico, qui
chiamato Protect Wall, e gli anelli per replicare il Broken Phantom, versione
potenziata del precedente Broken Magnum. Questi due cerchi in plastica giallo
trasparente sormontano semplicemente l’avambraccio, replicando l’anello di
energia che nella serie tv circonda il braccio del Gaofighgar. Chi conosce la
serie sa benissimo come viene generato l’effetto del Broken Phantom, dal petto
del Gaofighgar compare una luce che genera l’anello energetico. Bandai, per
replicare questo particolare, ha reso possibile la rimozione di una piccola
piastrina al centro del petto che, una volta tolta, lascia in vista la cavità
in color giallo acceso. Come scritto all’inizio, manca nella confezione il
Dividing Driver, una delle armi principali di questa serie. Bandai ha deciso di
inserire l’accessorio mancante in una nuova edizione che comprenderà il
RepliGaogaigar (replica di produzione terrestre del Gaogaigar), lo Stealth Gao
unitamente a due nuove effect parts. Il tutto verrà venduto come esclusiva
Tamashii Web Shop per la fine del mese di Novembre. Inutile dire che potrete
leggere su queste pagine l’apposita recensione al momento dell’uscita.
La serie Super Robot Chogokin sembra aver cambiato
decisamente rotta abbandonando il principio delle dimensioni contenute. Le
ultime realizzazioni hanno visto un deciso aumento delle altezze ed anche della
qualità, imponendo al mercato delle Action Figure robotiche un nuovo standard
di produzione. Il Gaofighgar risulta essere un ottimo prodotto, ben curato nei
particolari e quindi perfettamente in linea con le ultime uscite della serie.
L’aumento poi delle parti in metallo ed una revisione dei punti “deboli” della
prima versione, sono un segno molto importante da parte della casa nipponica
che dimostra di voler proseguire ed affinare sempre più la serie Super Robot
Chogokin.