giovedì 2 giugno 2011

L'ANTAGONISTA.....GX58 SPACE BATTLE SHIP ANDROMEDA

Dopo aver inserito come GX57 la Yamato, Bandai non perde l'occasione per fare l'accoppaita vincente, ed ecco arrivare la sua antagonista, la Space Battle Ship Andromeda come GX58. Tecnicamente parlando ovviamente riprende tutto dalla precedente uscita, telecomando, basetta, luci e suoni, mentre le dimensioni ovviamente risultano molto più generose rispetto alla Yamato. Il paragone questa volta va fatto con il modello prodotto dalla Marmit, l'Andromeda Daigokin. Accostando le due navi ci si accorge subito della differenza di sculpt, molto più azzeccato quello Bandai più ricco di dettagli, ma anche le dimensioni dei due modelli risultano essere molto differenti. Pur mantenendo identiche misure, 44 cm di lunghezza, l'Andromeda Daigokin risulta essere più stretta nel design, mentre la GX58 è molto più allargata, soprattutto nella parte anteriore. Ovviamente la realizzazione Marmit non gode di nessun effetto visivo ed acustico e come loro tradizione abbonda in metallo, cosa che ovviamente non è prevista sull'Andromeda Bandai. Vi lascio al mio report fotografico, buona visione.



domenica 29 maggio 2011

UN GRANDE RITORNO.....GX57 SPACE BATTLE SHIP YAMATO

Per celebrare l'uscita del film giapponese dedicato alla mitica corazzata spaziale, Bandai decide di produrre una nuava versione della Space Battle Ship Yamato, da noi conosciuta come Astronave Argo. Contrariamente a quello che si pensava fosse una riapertura della linea Soul of Popynica, Bandai stupisce tutti inserendo il modello nella più celebre Soul of Chogokin come GX57. A prima vista la nuova Yamato può sembrare identica alla precedente BPX, ma confrontando e osservando da vicino ci si accorge subito delle notevoli differenze che ci sono fra le due navi. Lo sculpt ora è molto più aggressivo soprattutto per la prua e la bocca di fuoco, ora molto più grande e allargata, i cannoni sono più lunghi, le torrette laterali sono ora 17 per lato, anche la torre centrale di comando è stata profondamente diversificata rispetto alla precednte. La colorazione è ora grigio chiaro con sfumature in corrispondeza delle pannellature sullo scafo della nave, niente più tasti sulla fiancata della Yamato, ora per attivare effetti e suoni c'è un bel telecomando inserito nella basetta espositiva, la pressione di ogni tasto corrisponde ad un'effetto diverso, mentre la combinazione fra il tasto centrale e quelli laterali fa cominciare la riproduzione delle musciche ascoltate nella serie. Metallo? Poco come nella versione BPX, nella GX57 troviamo in più metà della chiglia rossa in metallo, il resto è tutto in plastica ad eccezione delle torrette dei cannoni. Ancora due novità da segnalare, due nuovi caccia e un display stand finalmente all'altezza della situazione, molto più grande e ampio del precedente, ora i caccia hanno una propria sede ben definita e l'astronave può essere esposta anche in fase di decollo cambiando i due sostegni che la sorreggono. Nella confezione troviamo anche un missile che può essere inserito nella bocca di fuoco della Yamato, questo per simulare la scena dove l'astronave viene colpita! Credo di aver detto tutto, vi lascio come sempre al mio report fotografico, buona visione.