domenica 19 dicembre 2021

GUNDAM 00 QUAN[T] METAL BUILD

Tratto dal film "A wakening of the Trailblazer" il Gundam 00 Quan[T] è la nuova evoluzione del mobile suit Exia. Dotato di un nuovo sistema GN Drive potenziato, il Quan[T] può sprigionare una maggior quantità di energia particellare rispetto al GN Drive convenzionale. Inoltre, questo mobile suit possiede la capacità di emanare grandissima potenza anche nella modalità Quantum Brust, privandosi quasi completamente dell'armatura esterna. La serie Metal Build accoglie anche questa nuova produzione e, come sempre, lo fa in maniera spettacolare riproducendo alla perfezione ogni minimo particolare, come da tradizione. 

La confezione si presenta nella solita modalità con box in polistirolo e blister in plastica per alcuni accessori. Il modello è realizzato come tutti i suoi predecessori, frame in metallo ed armatura esterna in plastica verniciata. Come sempre, ad accompagnare il tutto, il classico libretto istruzioni a colori. 

Il modello è alto 20 cm e rispetta in tutto l'ottimo standard qualitativo a cui la serie Metal Build ci ha abituati. Grande cura per i dettagli, soprattutto per le scritte, alcune davvero minuscole, sparse su molte parti del corpo. Le articolazioni sono sempre a frizione, purtroppo sembra che Bandai non voglia prendere in considerazione l'impiego di snodi a scatto. La verniciatura è impeccabile con una stesura del colore davvero di ottima qualità! Non sono pervenute imperfezioni nemmeno sugli accessori. I movimenti del modello sono estremamente fluidi e garantiscono una grande posabilità al nostro Quan[T]. Anche la tenuta, dopo le svariate sollecitazioni dovute al servizio fotografico, è rimasta praticamente la medesima, rimane però sempre un punto interrogativo nel corso del tempo. Una novità introdotta per questo Metal Build è un piccolo sistema d'illuminazione posto al centro del petto. Necessita di due batterie a bottone non presenti nella confezione. 

Anche per gli accessori possiamo confermare una grande cura realizzativa, tutto quello che si trova all'interno della confezione, rispecchia fedelmente quello che si può guardare nel film dedicato. La grande particolarità di questo Mobile Suit Quan[T] è la modalità Quantum Brust, ovvero la quasi totale rimozione dell'armatura esterna, lasciando in mostra il frame interno per simulare l'attacco più potente a disposizione. La rimozione delle parti è piuttosto semplice e viene realizzata seguendo un preciso ordine. In aiuto c'è un piccolo accessorio ad uncino che ci aiuta nel rimuovere le varie parti, soprattutto quelle più piccole. Non mancano varie coppie di mani, alcune dedicate all'impugnatura delle armi. 

La basetta espositiva è la classica con braccio estensibile regolabile. Anche la base ha degli appositi accessori, questi dedicati alla realizzazione della modalità Quantum Brust. 

Come sempre Bandai fa centro realizzando un'ottimo modello dimostrando ancora una volta come la serie Metal Build stia diventando sempre più il fiore all'occhiello della casa nipponica. Di contro però abbiamo un continuo aumento dei costi finali che rendono questi modelli non reperibili a tutti i collezionisti.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA 00 QUAN[T] METAL BUILD 

 


 

 

domenica 11 aprile 2021

GOSHOGUN (GOTRINITON) POSE + METAL SERIES

Nel 2018 fa la comparsa una nuova casa di produzione, la Pose Plus. La nuovissima azienda con sede ad Hong Kong, mostra una prima line up piuttosto interessante dove spiccano diversi prototipi. I prodotti mostrati sono tutti di altezza ragguardevole, con dimensioni che vanno dai 24 ai 28 cm. Il lancio del primo modello, il Gold Ligthan, viene seguito con grande curiosità, soprattutto per vedere la qualità realizzativa del prodotto. Le prime impressioni che emergono sono positive e, dopo aver superato l'esordio, il modello successivo fa aumentare ancor di più la curiosità, anche perchè si tratta di un mecha componibile e non semplicissimo da realizzare. Il Baxinger stupisce tutti per qualità, soluzioni tecniche e, soprattutto, per la grande posabilità! La nuova Pose Plus prosegue quindi il suo lavoro con l'annuncio della sua nuova produzione, il Goshogun, da noi conosciuto come Gotriniton. Trattandosi del mio primo modello Pose Plus recensito su queste pagine, era doverosa un'introduzione sull'esordio della nuova casa di produzione cinese che, per bocca del suo più alto rappresentante, ha l'obbiettivo di produrre, almeno inizialmente, i mecha più popolari ad Hong Kong.

La confezione del prodotto si presenta ben curata, è realizzata con un cartone di ottimo spessore che la rende molto solida. All'interno troviamo un blister con gli accessori, mentre il contenitore in polistirolo sottostante, ospita il modello circondato dai componenti del Try Three. Il tutto risulta essere ben imballato nei propri spazzi e protetto da sacchetti di plastica e piccoli blister. La copertina in stile vintage posta sotto al polistirolo è un bellissimo omaggio al vecchio set deluxe uscito ormai moltissimi anni fa. 

Il Goshogun è imponente con i suoi 28 cm di altezza, questo ha reso possibile un'ottima realizzazione del piccolo Try Three, mecha di supporto composto da tre navicelle, King Arrow, Jack Knight e Queen Rose. La sua unione si realizza semplicemente senza dover staccare nessuna parte dalle navicelle. Il Try Three, una volta assemblato, misura 8,5 cm di altezza ed è dotato di un paio di braccia più grandi per rendere la sua estetica più proporzionata. Non ha armi, ma solamente una coppia di mani aperte da sostituire a quelle con pugni chiusi. Stupisce la grandissima posabilità nonostante le sue piccole dimensioni, possiamo ruotare addirittura il busto! Tutto il Try Three può realizzare pose spettacolari grazie all'impiego di pannelli mobili che agevolano i movimenti di gambe e caviglie. E' realizzato con parti in plastica ed alcune in metallo. Verniciatura di buona qualità, ho però riscontrato una piccola imperfezione sulla parte frontale della gamba destra. 

Il Goshogun è realizzato in modo impeccabile con una verniciatura di ottima qualità e costruito con parti diecast e plastica. Le articolazioni sono a scatto, diverse in metallo, e ad attrito. Possiamo dire che Pose ha ben distribuito i diversi tipi di articolazione sul copro del modello, utilizzando quelle a scatto nei punti più importanti dove la tenuta è fondamentale. Il risultato è davvero eccezionale per un mecha di ben 28 cm. Il Goshogun Pose Plus offre un grandissimo divertimento nel realizzare pose dinamiche spettacolari. Di notevole spessore la soluzione adottata per il movimento dei piedi che agiscono all'interno della struttura delle gambe. L'articolazione creata è qualcosa di fantastico perchè consente al piede una notevole inclinazione, fondamentale per supportare la grandissima mobilità delle gambe. Da notare anche l'inserimento di parti in gomma sotto la pianta dei piedi, questo per aumentare la stabilità del modello sulle varie superfici. Particolare attenzione è stata posta anche per la movimentazione delle braccia, le grandi spalle hanno una gimmick a molla che permette lo spostamento all'indietro per consentire al braccio di muoversi senza il rischio di urtare la struttura del busto. Devo però segnalare che, durate queste fasi di movimento, gli scudi e le spalle si staccano troppo facilmente, rendendo i vari posizionamenti delle braccia un po' frustranti in alcune occasioni. Anche il cambio mani presenta una simile problematica dovuta al distacco delle parti rosse degli avambracci quando si va a forzare per inserire la mano scelta. Questa parte del modello è costituita da tre blocchi separati, questo per permettere allo scudo laterale di muoversi liberamente. Ovviamente non posso sapere se questo sia un problema della mia copia o un difetto generale della produzione.

Gli accessori presenti nella confezione sono diversi, si va dalle classiche armi viste nella serie tv alle varie mani sostitutive.

Go Flasher - Go Saber - Go Stick - Space Bazooka.

Il Go Flasher è chiaramente l'arma con il più grande impatto estetico, è composta da quattro parti in plastica gialla trasparente da applicare al cupolino dietro la schiena del modello. E' dotato di illuminazione interna in modo da poter simulare il bagliore all'interno delle varie parti. Il risultato è buono con l'illuminazione che si nota bene, soprattutto nella parte bassa. Le altre armi sono realizzate in modo perfetto replicando perfettamente l'estetica della serie animata. Go Saber e Go Stick sono completamente cromate, per la grande ascia abbiamo due manici di diversa lunghezza fra cui scegliere. Lo Space Bazooka è realizzato degnamente con diversi particolari a rilevo sulla superfice, un po' difficoltoso l'inserimento dell'impugnatura che non permette di essere spinta fino in fondo al pugno. 

Pose e Awaken Studio mostrano al mondo del collezionismo robotico il loro potenziale, una miscela perfetta composta da ingegneria e qualità estetica. Il risultato è, molto probabilmente, il miglior Ghoshogun giunto sul mercato fino ad oggi. Al netto di qualche sbavatura, dovuta probabilmente alla poca esperienza, possiamo tranquillamente inserire il Goshogun nelle realizzazioni di prima qualità. Dopo questo terzo modello è sicura una cosa, Pose Plus non può più passare inosservata all'occhio del collezionista, per mio conto potrebbe diventare il nuovo punto di riferimento del mercato riservato a questi prodotti. La sfida con Bandai è Sentinel è definitivamente lanciata!

 

GALLERIA FOTO GOSHOGUN POSE METAL SERIES 

 


 

lunedì 25 gennaio 2021

MECHANDER ROBO CARBOTIX BLITZWAY 5PRO STUDIO

Mechander Robo non è mai stato molto considerato dai vari produttori di action figure o chogokin. Solamente due aziende, Evolution Toys e CMS Corporation, hanno realizzato una sua riproduzione. Oggi, dopo diversi anni, Blitzway riporta alla luce il Mechander per la serie Carbotix  e lo fa egregiamente! La strada scelta è quella di un modello non trasformabile, ma con particolare cura ed attenzione alla mobilità ed all'impiego degli accessori. 

La confezione si presenta ben curata con la parte frontale apribile. In questo modo è possibile dare una prima occhiata al prodotto ed ammirare alcune bellissime foto del modello. All'interno due contenitori in plastica nera con copertura trasparente. Nel primo è alloggiato il Mechander con la spada, mentre nel secondo troviamo il resto degli accessori che risultano essere ben realizzati. Abbiamo gli scudi da applicare alle braccia, due coppie di mani, gli effetti per il Rocket Gun, quelli dei missili Jaws, il sostegno per un display stand (non fornito) ed il piccolo caccia Mecha Max. 

La realizzazione Blitzway ha l'intera struttura in plastica con articolazioni in metallo. Il peso si attesta intorno ai 300 grammi per un'altezza di 24 cm. Il Mechander appare subito come un prodotto ottimamente curato e ben studiato. Assolutamente perfetta la verniciatura con un mix di colori lucidi ed opachi che si amalgamano perfettamente uno sull'altro. Come detto il Mechander Carbotix è dotato di grandissima mobilità, il fulcro del lavoro Blitzway è rappresentato proprio  dalle soluzioni impiegate per consentire al modello di replicare pose molto dinamiche. Grande lavoro soprattutto sul busto che può compiere torsioni notevolissime in ogni direzione. Qualche appunto va mosso per il vuoto che viene a crearsi sul retro quando si svincola completamente tutta l'articolazione centrale, ma per il resto nulla da eccepire. Ci si può davvero divertire molto cercando di riprodurre le pose iconiche del Mechander viste nella serie. 

Dal punto di vista estetico il design del mecha è stato reinterpretato in chiave più moderna. Molte parti del corpo sono state arricchite con particolari e parti a rilievo per creare un'estetica più accattivante e slanciata. Guardando il disegno originale, ci si accorge immediatamente del cambiamento apportato da Blitzway. Il Mechander è più snello nella parte centrale, dove sono stati sensibilmente ristretti i fianchi e rivisti i tratti del busto. Anche il bacino ha subito un deciso restyling con sezionamenti atti ad ampliare i movimenti delle gambe. Ovviamente anche gli arti hanno subito un ritocco del loro design originale, con pannellature e zone bicolore. Sfruttata egregiamente anche l'estetica non semplice dei piedi con articolazioni in grado di piegare incredibilmente molto tutte le parti interessate!

Ultimo sguardo riservato agli accessori, non molti, ma di grande impatto scenico. I due scudi recitano indubbiamente la parte dei protagonisti con la loro generosa dimensione e la bellissima apertura che, di fatto, li trasforma in due grandi lame rotanti. Possono essere agganciati sia all'esterno che all'interno delle braccia, ma non solo, possono anche unirsi fra loro per ottenere una grande ed unica lama. Molto bello il sistema di rotazione dell'avambraccio per inserire gli effetti Rocket Gun, ciascuno dotati di quattro missili. I missili Jaws invece riproducono l'estetica di uno squalo con minuziosi particolari ben visibili nonostante le minute dimensioni. Vanno inseriti sulla parte frontale del piede, dove il pannello apribile rivela la sede di aggancio. La spada chiude la dotazione accessori, è realizzata in un blocco unico ed ha una coppia di mani ad essa dedicata. Da segnalare una leggera sporcatura di colore rosso quando si procede all'inserimento nel foro della mano. Curiosa la scelta di dotare il modello di un piccolo sostegno da porre esattamente in mezzo alle gambe. Questo accessorio è di fatto un supporto per display stand che, come scritto all'inizio, non è presente nella confezione. Segnalo che il sostegno si aggancia perfettamente agli stand Action Base di Bandai.

Il Mechander Carbotix si è rivelato una grande sorpresa, un prodotto di ottima qualità, curato nei minimi particolari e con una grandissima posabilità. Ho apprezzato molto lo svecchiamento estetico del mecha che, a mio modesto parere, rende il Mechander Robo più bello rispetto alle sue vecchie realizzazioni. Per chi è alla ricerca di questo mecha da inserire nella propria collezione, troverà nel prodotto Blitzway una validissima rappresentazione.

 

GALLERIA FOTO MECHANDER ROBO CARBOTIX 

 


 

    

domenica 17 gennaio 2021

BLITZWING DLX BY THREEZERO

Seconda uscita per la serie DLX di Threezero, sempre estrapolata dal film Bumblebee. Dopo il protagonista della pellicola, ecco arrivare un Decepticon, Blitzwing. La sua sagoma riporta alla mente il famoso Starscream per via della trasformazione da aereo in robot. Nel film diretto da Travis Knight, è protagonista dello scontro con Bumblebee sulla terra e, dopo aver rimosso il dispositivo vocale del famoso Autobot, viene distrutto da un Bumblebee allo stremo delle forze, impedendo momentaneamente ai Decepticon di scoprire il suo rifugio. 

Il box del prodotto ricalca lo stile della prima uscita con la parte frontale apribile in modo da mostrare immediatamente il modello. All'interno due grandi blister in plastica, uno riservato a Blitzwing, mani e armi, mentre il secondo al display stand, al backpack e alle grandi ali. Il manuale istruzioni mostra tutte le parti mobili del modello e la corretta procedura per una sicura manipolazione.

Il primo sguardo a Blitzwing fa capire immediatamente una cosa, il livello della produzione Threezero si è alzata ulteriormente, non solo per l'altezza del modello, ma anche per qualità realizzativa! I 28 cm del possente Decepticon sono terreno fertile per l'ampia riproduzione di dettagli meccanici, prese d'aria e minuziosi particolari che contraddistinguono la natura del personaggio. 51 punti di articolazione distribuiti lungo tutto il corpo, sono realmente un grande risultato, soprattutto se teniamo in considerazione l'estetica di alcune zone di Blitzwing. Parti come le spalle ad esempio, sorprendono per l'ampio raggio di movimento e per la soluzione dello sportello apribile che consente di far salire le braccia. Per il busto è stata trovata una soluzione particolare. Per muoverlo bisogna sollevare le due parti accanto alla cabina di pilotaggio e far salire il blocco sotto di essa. In questo modo si potrà ruotare ed inclinare tutta la parte alta del modello. Le gambe possono muoversi a piacimento in qualsiasi direzione, sia lateralmente che avanti/indietro e con il supporto dell'ottima articolazione delle caviglie. Per dare più inclinazione al piede, Threezero ha inserito uno snodo ad estrazione che, una volta liberato, permette il piegamento in tutte le direzioni. Il backpack potrebbe sembrare molto ingombrante, ma in realtà non pregiudica nessun tipo di movimento al modello. Le ali ruotano e si piegano all'interno, concedendo lo spazio necessario alle braccia in base alla posa scelta. 

Sul fronte puramente estetico abbiamo davanti un'altra realizzazione fantastica, una verniciatura  impeccabile con sfumature, bruciature e sporcature varie, tutte sapientemente distribuite lungo il corpo di Blitzwing. Il colpo d'occhio è veramente fantastico perchè dona al modello quell'effetto vissuto che personalmente amo tantissimo, quì mai esagerato e realizzato nei punti giusti. 

Gli accessori a corredo sono quelli visti nella scena del film. Il braccio destro sostituibile con il cannone Null-ray Blaster e, sulla mano sinistra, l'Electron Spike Blade col quale rimuove il processore vocale di Bumblebee. Completano il tutto tre paia di mani intercambiabili ed il classico display stand. Come per il precedente modello, è possibile far illuminare gli occhi mediante l'inserimento di due batterie AG13 all'interno della testa. L'interruttore di accensione è sapientemente occultato sulla fronte. 

Altro pezzo da novanta sfornato da Threezero e quotazioni fortemente in salita per la serie DLX che, con questi personaggi del mondo di Transformers, ha saputo catturare l'attenzione di numerosi collezionisti.....anche di quelli come me che non hanno mai amato particolarmente questa saga. La concezione del prodotto è identica a Bumblebee, snodi ad attrito, corpo in plastica con qualche parte diecast nelle articolazioni. Molto apprezzato il perno in metallo ai polsi, facilita enormemente il cambio delle mani ed offre al contempo una grande robustezza. Blitzwing si è dimostrato un grande prodotto, solido e dalla grande posabilità, nonostante la sua estetica un po' ingombrante. La serie DLX di Threezero proseguirà su queste pagine con il nuovo Decepticon in arrivo che pareggerà i conti con le riproduzioni Autobot e, sicuramente, lo scontro avrà un "sound" molto interessante.....

 

GALLERIA FOTO BLITZWING DLX