martedì 5 novembre 2019

GRENDIZER & SPAZER SET RIOBOT BY SENTINEL



Sentinel si è sempre contraddistinta per innovazione, cura maniacale e, soprattutto, grande fantasia. La reinterpretazione stilistica di alcuni mecha molto famosi dell’animazione giapponese, ha fatto crescere sempre di più l’interesse verso i prodotti della piccola casa nipponica. Dopo Mazinkaiser e Shin Getter, la serie Riobot abbraccia un altro personaggio storico del maestro Go Nagai, il Grendizer (Goldrake)! Sebbene il tratto generale del robot sia rimasto essenzialmente invariato, Sentinel ha optato per modifiche estetiche sul mecha, ma soprattutto sullo Spazer, vera concentrazione di novità! Precisiamo che il modello è stato rilasciato in due versioni differenti, una con il solo Grendizer ed una con all’interno lo Spazer. In questa recensione analizzeremo ovviamente il set completo.

La confezione è stilisticamente identica a quelle del Mazinkaiser e dello Shin Getter. Colori rosso e nero con frontale a vetrina e retro con immagini del contenuto. All’interno due grandi blister in plastica sovrapposti custodiscono il modello con i suoi accessori ed il Disco. Come da tradizione ritroviamo la basetta espositiva nel classico sacchettino trasparente insieme al libretto delle istruzioni.

Il nostro Grendizer (Goldrake) è alto 18 cm e viene presentato con il medesimo design estetico del Mazinkaiser. Sul corpo quindi ritroviamo pannellature e tutta una serie di particolari volti ad abbellire ed esaltare il modello. Le corna, la piastra pettorale ed i magli sono realizzati in plastica trasparente e mostrano internamente diversi particolari minuziosamente realizzati. Oltre a questo, la parte centrale del petto si può illuminare andando a simulare il raggio anti gravità. L’interruttore è posizionato sulla schiena, sapientemente nascosto da un pannellino removibile. Le batterie sono già presenti nell’alloggiamento. Le gimmick sono tutte ad attrito e consentono, come da tradizione, una grandissima mobilità al modello. Possiamo replicare tutta una serie di pose dinamiche senza nessun cedimento delle articolazioni che, è meglio precisarlo, sono realizzate in plastica. La verniciatura è sempre di alto livello qualitativo, perfettamente distribuita sul corpo del modello senza la minima imprecisione. I colori e le trasparenze si amalgamano sapientemente in un tutt’uno cromatico splendidamente realizzato. Gli accessori a corredo del Grendizer (Goldrake) sono i classici che tutti conosciamo. Magli perforanti, alabarda spaziale e boomerang elettronici. Da notare come le sedi dei magli e dei boomerang, siano rifinite internamente e non lisce, segno inequivocabile di grandissima cura per ogni particolare del pezzo. Completano la dotazione accessori tre coppie di mani, fra cui una riservata al posizionamento sullo Spazer.

Passiamo ora ad analizzare il nuovo Spazer concepito da Sentinel. L’estetica è chiaramente in linea con il Grendizer (Goldrake), anzi, qui è ancor più carica di pannellature, parti in rilievo e particolari ben distribuiti su tutta la struttura. Sentinel gioca sapientemente anche con la colorazione,  miscelando in modo perfetto tre tonalità di rosso, il bianco ed il grigio antracite. Il disco raggiunge i 20 cm di lunghezza per 30 di apertura alare. Le ali sono leggermente sottodimensionate, ma ci si fa rapidamente l’occhio. Di contro la parte posteriore, dalla cabina di pilotaggio fino ai reattori, risulta essere decisamente più grande rispetto allo disegno originale. Gli unici accessori dello Spazer sono due grandi missili che si applicano sotto alle lame poste sulle ali. Oltre a questo utilizzo è possibile inserirli sulle braccia del modello per farli diventare due grandi trivelle, un qualcosa che ricorda un pochino l’armamento di Jeeg Robot. Manca all’appello una delle armi più iconiche del Disco, le lame rotanti. Stranamente non sono state realizzate e quelle chiuse presenti sulle ali, sono fisse. Ma eccoci alla grande novità! In questa nuova interpretazione il Grendizer (Goldrake) entra nello Spazer in un modo totalmente diverso. Tutta la struttura si apre per permettere al robot di essere fissato al suo interno. Per compiere questa operazione è necessario “vestire” le gambe ed i piedi del modello con parti aggiuntive più grandi. Una volta indossate e, successivamente, ruotate le gambe come indicato nelle istruzioni, si procede al fissaggio del Grendizer (Goldrake) allo Spazer. Un perno in metallo assicura la struttura alla schiena del mecha. Dopodichè si applica il pannello base e si procede con la chiusura delle parti laterali. Ogni sezione ha la propria sede che, una volta posizionata, viene bloccata in modo sicuro e preciso. A questo punto non resta che alzare la testa e fissare le mani dotate di perno all’apposita sede realizzata sulla struttura interna. Il particolare delle mani dedicate risulta essere determinante per ottenere il perfetto posizionamento delle braccia che, in altre produzioni, risulta essere uno dei momenti più irritanti della procedura! Eccolo qua, il nostro Grendizer (Goldrake) nella sua classica versione Ufo Robot pronto ad essere esposto in tutta la sua bellezza. Il pannello base è forato centralmente e può essere quindi agganciato al braccio dello stand espositivo che, grazie alle sezioni snodate, permette anche esposizioni inclinate. Le sorprese però non finiscono qui. La vera rivoluzione estetica di Sentinel si rivela in tutta la sua potenza. Lo Spazer diventa una sorta di armatura potenziata del Grendizer (Goldrake)! Le parti laterali si aprono in tre sezioni diverse diventando delle enormi braccia aggiuntive  del modello. Le grandi mani nascoste all’interno della struttura sono addirittura snodate e possono essere mosse in modo indipendente. Il pannello base del Disco può essere anche utilizzato in due modalità differenti. Separando e sovrapponendo le due parti, diventa un gigantesco pugno, mentre riposizionato in modo normale, può essere utilizzato come scudo protettivo. Con queste trovate geniali Sentinel ha concepito un nuovo utilizzo dello Spazer, trasformandolo da accessorio di trasporto a parte attiva della struttura del Grendizer (Goldrake).

Bisogna però far notare che non tutto è perfetto, la modalità Spazer Upgrade, chiamiamola così, mette a dura prova le articolazioni del modello. Le gimmick interne del Disco sono quasi tutte in metallo, questo fa si che il peso da sopportare aumenti notevolmente. La parte del modello che più viene messa in crisi è il busto. Lo Spazer agganciato obbliga ad un attento bilanciamento delle parti che, se posizionate in modo oculato, non creano nessun tipo di problema.

Ancora una volta Sentinel dimostra di non aver paura nel proporre qualcosa di nuovo, qualcosa che vada al di fuori dei classici schemi. L’aver in parte stravolto uno dei personaggi più famosi del Maestro Go Nagai, è sicuramente una grande scommessa  da parte della casa giapponese. E’ innegabile che il risultato estetico della trasformazione dello Spazer non sia bellissimo da vedere. Va riconosciuto però ai progettisti di casa Sentinel grandissima fantasia e coraggio nell’elaborare e proporre una soluzione del genere. Probabilmente i puristi del personaggio non gradiranno e, da questo punto di vista, probabilmente si spiega la commercializzazione delle due versioni. Ad ognuno il proprio Grendizer insomma, liscio o con un pizzico di brio in più.