domenica 29 ottobre 2017

ASTRO GANGA CARBOTIX 5PRO STUDIO



Breve storia di Astro Ganga, cartone animato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1980. Racconta la storia di una extraterrestre che fugge dalla distruzione del suo pianeta a causa di un malefico impero alieno chiamato Blaster, a bordo della sua astronave, precipita sulla terra, dove viene salvata da uno scienziato. I due si innamorano, danno alla luce un bambino: Kantaro (che in Italia viene conosciuto come Charlie). Trascorsi alcuni anni, i pericolosi Blaster tentano di conquistare e distruggere la Terra. Al primo scontro perdono la vita i genitori di Kantaro. Il nonno paterno, seguendo delle indicazioni date precedentemente dalla mamma di Kantaro, getta una barra di metallo vivo (portata dalla mamma durante la fuga) in un vulcano attivo dando così origine a Ganga. Robot di 40 metri, dall`aspetto decisamente umanoide. Robot è un termine riduttivo, in quanto lui è un essere senziente, parlante, ragionante e passibile di provar dolore. La sua mimica facciale, grazie alla bocca e agli occhi, è molto spiccata. Prova sentimenti di paura, ira, coraggio: senza l'apporto di Kantaro, tuttavia, perde rapidamente la volontà e non riesce più ad aver il perfetto controllo dei combattimenti. Sebbene possa volare, non ha particolari abilità speciali e deve far affidamento solo su sé stesso e la sua forza per vincere le battaglie. Va spiegato che Charlie non guida Ganga, ma grazie a un medaglione entrerà in simbiosi con lui dandone forza e coraggio.


All`apertura della confezione si percepisce subito che si tratta di un modello da collezione, con box in cartoncino molto curato, con in bella vista il medaglione. All’interno tanto polistirolo a protezione di ogni singola parte, la verniciatura è di ottima fattura e i colori sono molto piacevoli e fedeli alla controparte animata. Il modello è siglato con il nome CARBOTIX CX001, prodotto dalla 5PRO STUDIO, alto circa 23 cm è realizzato in PVC, ABS, Die cast e in Carbotix un materiale simile alla fibra di carbonio ma più leggera e resistente dell’alluminio. La zama è concentrata nei piedi e nelle caviglie. Questi ultimi sono fusi in un blocco pieno che lascia spazio solo per le articolazioni della caviglia. Le parti sono unite a incastro senza bisogno di viti. La particolarità di questo modello è appunto l`assenza di fori o viti e le articolazioni sono ben nascoste, dando un aspetto molto piacevole al modello.


Le articolazioni principali negli arti sono a scatto: questo per garantire la tenuta della posa e molta stabilità, mentre nel collo è presente una particolare articolazione che consente alla testa di estendersi all’indietro per poter ricreare la posa in volo. All’interno della confezione sono presenti tre paia di mani, tre volti intercambiabili a calamita e la miniatura di Kantaro, da posizionare sulla spalla di Ganga.


Le mie personali considerazioni sono molto positive sull`aspetto e la qualità dei materiali, ma meno sulla posabilità: in pratica le articolazioni nascoste sono molto interessanti, ma ostacolano limitando i piegamenti delle stesse. Fortunatamente parliamo del Ganga che è un gigante non molto aggraziato, anzi tendenzialmente goffo e le sue movenze non richiedono particolari flessibilità. Per questo il mio voto personale è 9/10.


E` stato commercializzato dal Dicembre 2016 ad un prezzo di 17.000 yen.

Articolo e foto di Andrea Vicariotto.