martedì 27 febbraio 2024

STAR GAOGAIGAR FINAL BATTLE DX SET POSE + METAL SERIES - SECONDA PARTE

NOME DEL MODELLO : STAR GAOGAIGAR FINAL BATTLE DX SET

PRODUTTORE : POSE PLUS

ANNO DI RILASCIO : 2023

PREZZO DI LISTINO IN YEN : 76.780

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ESTETICA : 10

COLORAZIONE/VERNICIATURA : 10

ACCESSORI : 10

ARTICOLAZIONI/POSABILITA' : 9,5

CONFEZIONE : 9 - DIMENSIONI : 52 x 52 x14 cm

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  PRO

stealth gao 2 molto curato

finalmente un display stand

support unit utilissima con molte configurazioni

led e chiave di attivazione

CONTRO

mancano le parti del gaogaigar per completare lo stealth gao 2

un po' macchinoso il montaggio della support unit alle gambe

prezzo molto alto

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Eccoci alla seconda parte della recensione dedicata al set Star Gaogaigar DX. Proseguiamo la nostra descrizione analizzando lo Stealth Gao 2, modulo progettato per il volo nello spazio. Rispetto a quello classico, questo è decisamente più ingombrante e pesante. La grande apertura alare arriva a ben 41 cm, mentre i due reattori laterali contribuiscono a far aumentare notevolmente il peso di questa Gao Machine. Stiamo parlando di circa 400 grammi che vanno ad agganciarsi alla schiena del nostro Gaogaigar targato Pose Plus. Non dimentichiamo anche la lunghezza della parte centrale, da punta a punta abbiamo una misura di ben 25 cm. L’estetica è chiaramente in continuità con quella dello Stealth Gao 1, dettagli, colori e finitura generale sono quasi completamente identici. Si differenzia a livello cromatico il simbolo della GGG che in questa versione diventa verde. Nella confezione lo Stealth Gao 2 è diviso in ben 7 parti. Troviamo il corpo centrale, la punta posteriore, il copri-vano di aggancio, i due reattori con i rispettivi anelli color oro. L’aggancio delle varie parti è davvero molto semplice, l’unica vera attenzione è da riporre nel fissaggio dei due anelli ai rispettivi reattori. Vanno agganciati alla sezione apposita e poi ruotata la ghiera interna in senso orario per il bloccaggio, il tutto è ben specificato nel libretto istruzioni. La colorazione di tutte le parti è impeccabile, ogni punto, ogni micro particolare ha una cura eccezionale. I colori sono chiaramente quelli classici visti nella versione 1. Corpo principale nero con inserti rossi e verdi, mentre la parte alta dei reattori è in color oro. Mancano però all’appello tre parti fondamentali per completare lo Stealth Gao 2, le criniere, gli avambracci ed il casco che, CLAMOROSAMETE, non sono stati inseriti nella confezione! Bisogna staccarli dallo Stealth Gao 1 e fissarli sulla nuova Gao Machine. Questo particolare mi ha fatto davvero arrabbiare e la considero una grave mancanza da parte di Pose. Stiamo parlando di 5 parti molto semplici che non avrebbero sicuramente inciso molto sul costo di produzione!

La rivisitazione del Gaogaigar e, nello specifico anche dei suoi accessori, non è solamente estetica, ma anche funzionale. Lo Stealth Gao 2 è dotato di ben 3 modalità diverse, questo grazie alla nuova concezione dell’apertura realizzata sui reattori. Per mostrare gli Ultech Engine all’interno, Pose Plus ha elaborato un sistema di apertura per far rientrare all’interno della struttura le due punte nere principali. Una volta effettuata l’operazione e richiuso i pannelli, si possono ammirare le parti trasparenti con all’interno i generatori Ultech. Oltre a questo possiamo anche decidere di lasciare i pannelli in apertura fissando nelle apposite sezioni le punte nere, in questo modo avremo un’esposizione ancor più scenica e accattivante. Pose ha dato un nome identificativo alle tre varianti espositive dello Stealth Gao 2. Con rettori chiusi – Stand-By Mode. Con reattori completamente aperti – Energized Mode ed infine con i pannelli in semi apertura unitamente alla coda – Blast-Of Mode. Lo Stealth Gao 2, come nella prima versione, può essere agganciato anche al Linear Gao ed anche al Gaigar. Gli agganci vengono ottenuti grazie agli appositi accessori che si trovano nella confezione del Gaogaigar.

La sessione di aggancio al Gaogaigar avviene nello stesso identico modo della versione 1. Si rimuove il pannello del vano aggancio per estrarre il casco posto precedentemente all’interno. Successivamente si fanno ruotare le criniere e si procede al fissaggio sul modello. Accertato che tutto sia correttamente agganciato, si procede all’agganciamento del casco sulla testa del Gaigar…..Star Gao Gai Gaaar…..! E’ possibile riprodurre le armi ottenute con l’utilizzo dei due anelli removibili. Tramite il perno di connessione si vanno a posizionare sui rispettivi avambracci, sul sinistro il Protect Wall, mentre sul destro il Broken Phantom.   

Nella confezione Pose ha inserito, direi finalmente, una basetta espositiva! Nulla di eccezionale, ma per questa casa di produzione è una vera novità! E’ divisa in due sezioni da unire tramite appositi supporti. Uno di questi serve al fissaggio della base per l’asta di sostegno, in questa versione più lunga di un paio di centimetri rispetto a quella presente nella dotazione del Gaogaigar. Possiamo quindi esporre il nostro Star Gaogaigar su questo nuovo display stand e far scaricare il peso dello Stealth Gao 2 quasi totalmente al supporto in metallo. Inclinando le ali all’indietro e ruotando la parte bassa della Gao Machine, si fissa l’apposito sostegno all’asta dello stand, andando così ad assicurare il modello nella sua classica posa. Sulla basetta è anche possibile fissare l’apposito fermo  per far appoggiare l’asta del Goldion Hammer. Le funzioni della nuova basetta però non si esauriscono qui, vedremo più avanti la sua evoluzione estetica.

E’ arrivato il momento della Support Unit che, come dice il nome stesso, è una nuova unità di supporto creata appositamente per questo set. Inizialmente ho pensato che questo accessorio fosse frutto di pura fantasia dei progettisti Pose Plus, ma in realtà hanno preso spunto da un’arma che compare nel videogioco per Playstation 1 Gaogaigar Blockaded Numbers. L’arma in questione è chiamata Grand Pressure e viene usata per schiacciare letteralmente il malcapitato nemico al suo interno. Presa la traccia estetica Pose ha concepito la Support Unit che, grazie alle sue braccia estensibili, può essere impiegata in modi differenti ampliando in modo esponenziale il divertimento nella sua esposizione.

La nostra unità si aggancia allo Stealth Gao, al Drill Gao, al Gaogaigar e, anche se in minima parte, al Goldymarg. Entriamo nel dettaglio del suo utilizzo perché le variazioni d’impiego sono differenti. Diciamo che, potenzialmente, si possono creare configurazioni molto interessanti, uscendo anche dagli schemi proposti dalla casa di produzione. La Support Unit è composta da una parte centrale con snodo mobile, più altre due laterali. Unendosi vanno a formare la vera e propria unità. E’ dotata di braccia mobili con articolazioni a scatto autobloccanti che vengono mosse grazie alla pressione dello snodo stesso, possono addirittura ruotare sul proprio asse sempre con movimento a scatto! L’aggancio allo Stealth Gao avviene tramite l’impiego di un apposito accessorio. Il fissaggio è molto semplice ed altrettanto sicuro, questo grazie ai perni che vanno ad inserirsi all’interno della struttura della Support Unit. Sempre mantenendo la modalità unita, la nostra unità si può agganciare alle braccia del Gaogaigar, diventando una nuova arma. Sfruttando le braccia articolate assume le sembianze di una grossa tenaglia. Lo snodo di connessione è poi dotato di movimento per alzare, abbassare ed inclinare. Separando la sezione centrale dalle due laterali, la Support Unit si può agganciare al Drill Gao e, utilizzando le braccia articolate con due appositi sostegni, sorreggere il Dividing Driver ed il Gatling Driver. Agganciate le parti alle gambe del Gaogaigar, la Support Unit diventa un vero e proprio supporto di appoggio per il modello. Utilizzano le estensioni delle braccia articolate si può lavorare per trovare la giusta posizione in base alla posa scelta per il Gaogaigar. Nella confezione sono presenti anche degli appositi fermi che vanno a bloccare le estensioni per non farle rientrare accidentalmente. In più Pose ha addirittura concepito dei piccoli copri-fori da posizionare sulle sedi vuote della Support Unit, questo per creare un’estetica priva di imperfezioni. La grande capacità di sostegno della nuova unità mostra tutto il suo potenziale con il Goldion Hammer e la Marg Hand inserite sul modello. Sempre grazie all’utilizzo delle braccia articolate ed agli appositi sistemi di connessione forniti, è possibile esibire il Gaogaigar con il martello in pose dinamiche molto belle. Il Peso dell’accessorio viene scaricato sulle braccia articolate che vengono fissate in uno dei punti previsti della Support Unit connessa alle gambe del modello. L’ultimo utilizzo disponibile della Support Unit è riservato al Goldymarg. In realtà sul mecha si possono utilizzare le due braccia articolate che vanno a posizionarsi sopra al martello. Si possono scegliere 4 posizioni differenti grazie agli appositi fori creati. Giocando con i vari posizionamenti è possibile esporre anche in questa configurazione il Dividing Driver ed il Gatling Driver facendo assumere al Goldymarg un aspetto ancor più aggressivo. Voglio ricordare comunque una cosa molto importante. E’ fondamentale consultare il libretto istruzioni per le varie operazioni di fissaggio, soprattutto quelle alle gambe del modello (Drill Gao) perché le due sezioni della Support Unit non sono speculari, ma hanno un loro senso di posizionamento accompagnate dagli appositi fermi di connessione che, a loro volta, hanno lunghezze diverse.

Pose Plus ha voluto rendere veramente speciale il suo set Star Gaogaigar DX realizzando un apposito kit per l’illuminazione. Trasform into Light – Led & Tool Set. Il kit led comprende i circuiti alimentati a batteria per dare luce alle due estremità del Goldion Hammer e per gli Ultech Engine dello Stealth Gao 2. Per quanto concerne il Goldion Hammer, sono presenti anche le due apposite sedi da porre all’interno del martello. Bisogna quindi inserire i due circuiti nelle apposite sedi e poi fissarle all’interno delle  due sezioni del Goldion Hammer. Per quanto riguarda gli Ultech Engine, l’operazione è ancor più semplice, basterà inserire i due appositi circuiti nell’apposita fessura e rimontarli alla loro sede. Tutte queste operazioni vanno scrupolosamente eseguite seguendo passo passo le indicazioni del libretto istruzioni, ponendo particolare attenzione alle direzioni di rotazione e senso d’inserimento. Il tutto è comunque ben chiaro nei passaggi illustrati del manuale. Le batterie a bottone per alimentare le varie parti non sono comprese, sono di tipo diverso e sono ben specificati i codici per procedere al loro acquisto. Ma come si attivano gli effetti luminosi??? Sui circuiti sono presenti i micro tasti di attivazione che, ovviamente, vanno attivati prima di poter inserire le parti nelle sedi interne. Qui entra in scena la replica della chiave di attivazione  che si vede nelle sequenze della serie animata! Avvicinando la testa della chiave alle parti con i circuiti, si accendono i led al loro interno. Replicando l’operazione una seconda volta, la luce a led diventa intermittente. Ripetendo per la terza volta si spengono tutte le luci. Pose Plus, oltre alla chiave, ha realizzato anche l’esatta replica della Gold Card, la scheda  che viene strisciata da Mikoto per l’attivazione della sequenza Goldion Hammer. Ma non finisce qui perché Pose ha concepito anche l’apposita sede per inserire e ruotare la chiave, proprio come avviene nella scena della serie tv. Questa parte si aggancia al display stand per poter essere esposta insieme al modello. Anche la Gold Card ha un proprio supporto espositivo che può essere applicato in diversi punti della base espositiva. Insomma, Pose non ha voluto tralasciare nessun particolare e ha reso davvero completa la dotazione accessori del suo Final Battle DX Set.

Un lavoro davvero sontuoso, ben studiato e ottimamente realizzato. Pose Plus ha davvero confezionato un set di tutto rispetto per gli amanti della serie Gaogaigar. La cura realizzativa mi ha davvero impressionato perché dimostra quanta passione hanno messo i progettisti della casa di produzione. L’aggiunta poi della chiave di attivazione con l’apposito supporto e la Gold Card, sono l’ennesima dimostrazione di quanto questa azienda tenga alla realizzazione dei suoi prodotti. L’unica vera critica che posso muovere a questo DX Set è una soltanto. La mancanza delle criniere, avambracci e casco nella dotazione accessori è per me davvero incomprensibile, visto anche il prezzo a cui questo set viene proposto sul mercato. Credo che per la “modica” cifra di 76,780 yen (al cambio odierno 470 euro circa più spedizione e tasse) Pose Plus potesse fare un piccolo sforzo in più per inserire queste parti mancanti. A parte questo, volete mettere poter replicare noi stessi la sequenza di attivazione con la chiave e la scheda?!

Come sempre un grande ringraziamento a tutto lo staff di Gokin.it per lo spazio concessomi. Un ringraziamento speciale anche all’amico Valerio per l’informazione sulla natura della Grand Pressure.

  GALLERIA FOTOGRAFICA STAR GAOGAIGAR DX SET - SECONDA PARTE


 



domenica 4 febbraio 2024

STAR GAOGAIGAR FINAL BATTLE DX SET POSE + METAL SERIES - PRIMA PARTE

NOME DEL MODELLO : STAR GAOGAIGAR FINAL BATTLE DX SET

PRODUTTORE : POSE PLUS

ANNO DI RILASCIO : 2023

PREZZO DI LISTINO IN YEN : 76.780

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ESTETICA : 10

COLORAZIONE/VERNICIATURA : 10

ACCESSORI : 10

ARTICOLAZIONI/POSABILITA' : 9,5

CONFEZIONE : 9 - DIMENSIONI : 52 x 52 x14 cm

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PRO

estetica ben studiata

posabilità del Goldymarg fantastica

doppia estetica del Goldion Hammer

mani intercambiabili

CONTRO

presenza di articolazioni ad attrito

trasformazione delle braccia macchinosa

asta del Goldion Hammer un po' corta

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......Ritorniamo ad occuparci del Gaogaigar Metal Series perché Pose Plus ha finalmente rilasciato, dopo un paio di rinvii, il set Star Gaogaigar! Anticipiamo subito una cosa, questa recensione verrà spezzata in due articoli separati, data la mole di cose contenute nel set, abbiamo deciso di focalizzarci sulle parti fondamentali dell’espansione. Il Goldymarg con le sue trasformazioni e le varie combinazioni offerte dallo Stealth Gao 2.

La nostra analisi è stata realizzata usando la versione completa, il DX Final Battle Set. La confezione è davvero di grandi dimensioni con tanto di proprio brown box protettivo. All’interno si rivela una sorta di valigia con tanto di maniglia per il trasporto. Gli art work esterni hanno grafiche semplici con diciture rivolte ovviamente al contenuto. Dentro due scatole, la prima contiene praticamente tutto il set Star Gaogaigar (Goldymarg + Stealth Gao 2) mentre la seconda più piccola è dedicata ai Led ed alla “camaleontica” Support Unit, vera e propria sorpresa concepita da Pose Plus!

Il Goldymarg è alto 20 cm per 500 grammi di peso. E’ costruito con parti in plastica e in metallo, queste  ultime interessano le articolazioni interne. E’ dotato di 3 paia di mani in diverse posizioni, bellissima quella con i pollici alzati! Come da tradizione il modello Pose è un concentrato di tecnica e posabilità. Considerando quello che può fare il Goldymarg, il risultato ottenuto è un qualcosa di veramente straordinario. Abbiamo torsione e rotazione del busto, totale libertà di movimento delle gambe e, soprattutto, l’articolazione delle caviglie! I movimenti delle gambe e del busto sono gestiti da articolazioni a scatto, mentre per le caviglie, le braccia e la testa, abbiamo la soluzione ad attrito, cosa che, soprattutto per le spalle, non ho gradito molto. I vari test comunque hanno rivelato un’ottima affidabilità e robustezza non prestando mai il fianco a cedimenti di alcun genere. La verniciatura è di ottima qualità con colori ben amalgamati cromaticamente fra di loro e privi di sbavature.

Pose ha concepito il suo Goldymarg in modo diverso rispetto a design originale che, ovviamente, doveva essere in linea con quello rivisitato  del Gaogaigar. L’aspetto è più aggressivo ed il corpo del mecha risulta essere più massiccio e, a mio modo di vedere, molto più in linea con la controparte della serie animata. Pose ha ritoccato qua e là alcuni particolari senza però stravolgere tanto l’estetica generale del personaggio.

Il Goldymarg ha tre configurazioni diverse, la versione mecha, la Goldy Tank (carro da combattimento) e quella finale Goldion Hammer, diventando l’arma per il colpo finale del Gaogaigar. Il System Change concepito da Pose richiede diversi passaggi e attenzione, soprattutto nella movimentazione delle braccia. Questa fase è stata resa più complicata del previsto con diversi passaggi che devono rispettare precisi posizionamenti per essere completati. A mio modo di vedere un’articolazione telescopica avrebbe risolto più agevolmente la fase di rientro delle braccia e, allo stesso tempo, ridotto il rischio di possibili rotture, dato che tutte le parti interessate sono in plastica. Anche per le gambe è stata realizzata una nuova soluzione, questa però molto più pratica e semplice rispetto alla precedente delle braccia. Aprendo i pannelli sul retro delle gambe si libera lo spazio per far rientrare i femori che si bloccano nella propria sede grazie ad un perno di fine corsa. Questa sezione è sapientemente nascosta grazie ai due uncini posti sulle tibie del mecha. Per ottenere la configurazione Goldy Tank si procede con l’unione delle gambe ed il fissaggio del martello che, grazie alla sua asta, diventa il cannone del carro armato. Per finire si posizionano le ruote, quelle grandi poste sugli avambracci tramite estrazione a scatto della seconda metà, mentre quelle sulle gambe ruotano grazie ad un sistema a molla che ne permette anche diversi posizionamenti.

Partendo dalle fasi di rotazione braccia e rientro femori, si procede alla trasformazione in Marg Hand ed in Goldion Hammer. Si separano le due unità abbassando le due griglie rosse poste ai lati del petto. Qui si rivela la grande mano che impugna il martello nella sua forma finale. Nella versione originale il volto del Goldymarg rimane in vista unitamente alla sede di aggancio. Pose Plus ha però elaborato una soluzione alternativa per nascondere queste parti e rendere esteticamente più accattivante il Goldion Hammer. Smontando le due estremità del martello, si ha accesso alla parte interna che contiene un pannello apribile. Facendo leva sulle parti di connessione grigie, si fa rientrare tutta la parte con la testa del mecha, successivamente si richiude il tutto con il pannello sostitutivo. Ecco ottenuta la nuova estetica del Goldion Hammer che risulta essere più “pulita” e meno ingombrante rispetto a quella originale. A noi dunque la scelta su come esporre questa sezione del martello. Come ultima fase si va ad allungare e fissare l’asta di sostegno che viene bloccata dopo la rotazione delle due parti separate in precedenza.

Il procedimento per ottenere la Marg Hand necessita di un solo passaggio, la rotazione delle gambe con il fissaggio finale dietro alla schiena del mecha. L’operazione è molto semplice e veloce consentendoci di ottenere la Marg Hand in pochi secondi.

L’innesto al braccio del Gaogaigar di per sé non crea grossi problemi, ma chiaramente mette in crisi la stabilità del modello e alla tenuta dell’articolazione della spalla, qui messa a dura prova dal peso del nuovo accessorio. Chiaramente il successivo aggancio del Goldion Hammer ristabilisce il giusto equilibrio delle parti e consente, anche se non in modo del tutto ottimale, l’esposizione finale con il martello. Dettaglio molto apprezzato è la sede di aggancio del Goldion Hammer nel palmo della mano. Questa parte può essere ruotata per consentire il fissaggio in due posizioni differenti. Le dita articolate della mano permettono di ottimizzare la presa del martello abbracciandone completamente l’asta.

Non mancano gli accessori per realizzare la mossa finale con l’estrazione del nucleo Zonder dal malcapitato nemico di turno. Abbiamo il chiodo con le punta intercambiabile per potervi agganciare il nucleo Zonder dotato addirittura di illuminazione data dalla vernice fluorescente di cui è dotato. Questa è ottenibile sfruttando il fascio luminoso di una torcia black light, non presente nella confezione. L’effetto finale con il Goldion Hammer è davvero ben riuscito e può essere ulteriormente ampliato con l’impiego del set Led Light che analizzeremo nella seconda parte. Quello che emerge da questo primo approccio con il Dx Set Star Gaogaigar è la volontà da parte di Pose di rendere davvero speciali ed unici questi accessori del Gaogaigar, questo grazie a nuove soluzioni e a diverse chicche che vedremo nella seconda parte della nostra recensione.
 
 

 

 

 

 
 

domenica 5 novembre 2023

THE KING OF BRAVE GAOGAIGAR POSE + METAL SERIES

 

NOME DEL MODELLO : GAOGAIGAR METAL SERIES

PRODUTTORE : POSE PLUS

ANNO DI RILASCIO : 2021

PREZZO DI LISTINO IN YEN : 63.800

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ESTETICA : 10

COLORAZIONE/VERNICIATURA : 10

ACCESSORI : 8,5

ARTICOLAZIONI/POSABILITA' : 9,5

CONFEZIONE : 9 - DIMENSIONI : 50 x 36 x 13 cm

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PRO

estetica eccezionale

posabilità al top

articolazioni a scatto ed in metallo

presenza del pugnale e del protect shade

CONTRO

trasformazione non fedele

parti attacca/stacca per le configurazioni di gaigar

serviva uno stand sontuoso per esaltare il modello

costa il doppio di quello bandai

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Pose Plus in collaborazione con Awaken Studio, reinterpreta il famoso mecha Gaogaigar e lo fa in modo sontuoso, realizzando quello che, a mio modesto parere, ad oggi è il miglior modello della Metal Series! La confezione è già sinonimo di cura e dettagli, non solo esteticamente per gli artwork riprodotti, ma anche per l’interno. Aprendo troviamo un bellissimo cartoncino dipinto con i colori della sequenza Final Fusion che può essere tranquillamente usato come sfondo per dare un tocco di originalità alla nostra esposizione. Sotto possiamo ammirare tutto il contenuto dove spicca immediatamente la disposizione dei moduli, chiaro riferimento alla sequenza di aggancio vista nella serie animata. Il Gaigar è disposto con le braccia aperte con gli altri componenti intorno, mentre lateralmente abbiamo un doppio blister con gli accessori ed il Linear Gao.

Appena estratto tutto dal box in polistirolo, ci si accorge immediatamente della grande cura realizzativa posta in questo modello. Il Gaigar, il Linear Gao, il Drill Gao e lo Stealth Gao, pur mantenendo il riferimento estetico degli originali, sono stati arricchiti con nuovi particolari, forme e dettagli che li rendono visivamente molto più aggressivi. Entriamo più nel dettaglio analizzando uno ad uno le particolarità dei componenti della produzione di Pose Plus.

Gaigar è il robot pilotato dal protagonista Guy, la sua forma iniziale è quella leonina denominata Galeon. Unendosi a Guy (Fusion) si avvia il processo di trasformazione in Gaigar, mecha a cui si vanno ad unire gli altri moduli (Gao Machine) per dare origine al Gaogaigar (Final Fusion). In questa nuova interpretazione possiamo subito notare come le sezioni delle spalle, del busto e delle gambe siano cambiate rispetto al concept originale. La zona spalle/torace è più “piena” grazie a nuovi elementi appositamente concepiti, mentre nella parte bassa delle gambe, le articolazioni principali a vista, hanno ora un design completamente nuovo grazie all’inserimento di particolari con colorazioni differenti. Il risultato finale ci restituisce un Gaigar (Galeon) con un’estetica più massiccia e aggressiva, ma mai esagerata e sproporzionata. Tecnicamente il modello è dotato di numerose articolazioni molte delle quali a scatto e, cosa fondamentale, inserite nei punti focali del mecha. I movimenti del busto (inclinazione e rotazione) e tutti quelli delle gambe, perfino la rotazione sull’asse, sono gestiti dai famosi cricchetti di Pose Plus, ed è sempre un piacere sentire quel sonoro tac quando si mettono in azione. Quelli della testa, delle braccia e delle caviglie sono ad attrito con un ottimo grado di rigidità. La posabilità è davvero straordinaria con la possibilità di riprodurre non solo le pose iconiche della serie, ma anche tante altre davvero molto dinamiche. A corredo troviamo un volto alternativo, tre paia di mani sostitutive ed addirittura il Coltello chiamato Will Knife. La trasformazione in Galeon è molto semplice ed intuitiva, come sempre però il mio consiglio è quello di guardare sempre il manuale istruzioni a corredo. Una volta realizzato Galeon, possiamo notare come il leone appaia ora molto più massiccio e aggressivo per le modifiche estetiche descritte prima. Molto bella soprattutto la sezione frontale della testa con la colorazione in doppia tonalità oro!

Lo Stealth Gao mantiene la sua classica forma aerea, ma con modifiche estetiche e funzionali sfruttabili nella configurazione Gaogaigar. Molto belli i particolari inseriti sulla struttura, ci sono anche piccoli flap dotati di movimento proprio. Sono davvero molte le differenze estetiche concepite dai progettisti e sono sparse sapientemente su tutta la Gao Machine. Dalle cabine di pilotaggio alla zona posteriore, possiamo ammirare tutta una serie di finezze e piccoli dettagli, addirittura con cambi cromatici e parti trasparenti che rinnovano tutto il design dello Stealth Gao. Nella parte sottostante troviamo ovviamente le due criniere e gli avambracci. Qui personalmente non mi è piaciuto il sistema di aggancio concepito. Pose ha inserito due semplici perni a scorrimento in plastica che, una volta sganciati gli avambracci, si piegano rimanendo però in bella vista. Le ali possono essere allargate e piegate all’indietro con due posizioni a scatto ed essere ulteriormente estese in due sezioni diverse mettendo in luce bellissimi particolari interni. La parte bassa del corpo centrale può addirittura inclinarsi posteriormente andando a creare, unitamente alle altre soluzioni citate, un notevole grado di movimento al busto del modello una volta agganciate. Anche l’estetica delle criniere è stata rivista, sono state ridisegnate con una forma più tondeggiante andando a smorzare le spigolosità delle originali. Il sistema di aggancio è il classico mediante il supporto di braccetti pieghevoli. Lo Stealth Gao può diventare un supporto volante per il Gaigar, grazie all’inserimento di un accessorio dedicato, la Gao Machine si fissa dietro alla schiena del robot e consentirne così la fase di volo.

Passiamo ora al Linear Gao, riproduzione del famoso treno proiettile giapponese. Nella nuova interpretazione di Pose ha una sagoma meno slanciata e più tozza rispetto all’originale. Il corpo del treno è comunque scolpito da molte pannellature a rilievo, le cabine di pilotaggio a vista, mentre le classiche sezioni dei finestrini sono state totalmente ridisegnate. Questa nuova sagomatura nasconde in realtà una delle gimmick di cui è dotato il nuovo Linear Gao. In sostanza, a parte la rivisitazione estetica, le vere novità si mostrano nella fase di trasformazione. Grazie all’impiego di un apposito accessorio, può essere agganciato allo Stealth Gao per essere trasportato in volo.

Il Drill Gao è probabilmente la Gao Machine che ha subito il cambiamento più marcato. La sua forma qui è totalmente diversa da quella classica, il design è più spigoloso, ricco di dettagli e dannatamente aggressivo. A tratti ricorda la controparte del Genesic Gaogaigar. In questo Drill Gao non abbiamo più due grandi cingoli, ma ben quattro più piccoli per ogni componente. Queste parti però sono fisse e non possono rotolare realmente, la loro funzione è quindi puramente estetica. Il Drill Gao, separandosi in due unità distinte, può anche essere agganciato alle braccia del Gaigar e diventare un nuovo strumento offensivo. L’operazione è possibile grazie all’impiego di accessori appositi che vanno a garantire la connessione al braccio del Gaigar. Per realizzare questa configurazione è necessario sganciare i piedi, c’è un apposito tasto lateralmente, ed agganciare le parti alle nuove connessioni applicate al mecha di Gui.

E’ tempo di procedere all’unione delle nostre Gao Machine al Gaigar e quindi…….FINAL FUSION!!!!!!!!!!! La trasformazione in Gaogaigar è stata modificata in due sezioni della sequenza di aggancio. Dopo aver ruotato il bacino del Gaigar, si procede all’unione con il Drill Gao. Il cambiamento è stato apportato al modo di aggancio che non avviene più tramite inserimento dall’alto. Le gambe del Gaigar vengono inserite posteriormente, due pannelli apribili rivelano le sezioni di entrata e, dopo aver rispettato la corretta manovra, si richiudono fissando saldamente le parti fra di loro. Faccio anche notare un particolare molto interessante. L’interno delle sezioni di aggancio del Drill Gao sono realizzate con un materiale plastico morbido, questo per non rovinare la verniciatura delle gambe di Gaigar che, lo ricordo, sono in metallo.

La seconda fase della trasformazione vede l’inserimento del Linear Gao all’interno del busto di Gaigar. Eccoci al secondo cambiamento, anzi, direi più stravolgimento! Le braccia ruotano come da copione dietro alla schiena rivelando la sezione di aggancio. Questa parte viene poi aperta per sollevare il pannello con la testa di Gaigar per consentire l’inserimento della Gao Machine. Ed ecco che il Linear Gao rivela la sua novità più grande! Il treno proiettile di Pose Plus si apre grazie ai pannelli posti sul tetto ed a quelli laterali dei finestrini. Una volta posizionati e fissati si procede all’aggancio definitivo ed al conseguente blocco delle parti del Gaigar. Per terminare la sequenza andiamo ad abbassare le due punte poste sul muso delle locomotive, questo fa scattare la salita delle due cabine di guida per rendere così uniforme l’estetica delle spalle! L’ultima manovra da compiere è la fuoriuscita della parte superiore delle braccia del Gaogaigar. Aprendo i carrelli del Linear Gao si vanno a liberare i blocchi consentendo alle parti di fuoriuscire dalla sede interna.

Eccoci all’ultimo passaggio, l’aggancio dello Stealth Gao. Qui nessun cambiamento di rilievo, sostanzialmente l’agganciamento si realizza nel classico modo che conosciamo. Due particolari però da mettere in evidenza ci sono. Lo Stealth Gao per essere agganciato deve liberare l’apposita sezione d’innesto e far uscire il casco (testa Gaogaigar) nascosto al suo interno. Anche per questo particolare Pose ha scelto la strada più facile realizzando un semplice pannello removibile. Oltre a questa operazione bisogna allargare le ali ed abbassare le due criniere per procedere finalmente al fissaggio definitivo. Bloccato lo Stealth Gao, agganciato gli avambracci e fissato il casco sulla testa del Gaigar, possiamo ammirare definitivamente il nuovo Gaogaigar Di Pose Plus!

Quello che si rivela davanti a noi è un modello massiccio con un peso di 1 kg e con un’altezza di 26 cm. La nuova estetica del Gaogaigar è a mio parere sensazionale e ben realizzata, la giusta rivisitazione al design classico della serie Tv. Il rinnovato disegno delle spalle e delle gambe sono il vero punto di forza del modello che lo rendono veramente più aggressivo e slanciato. Tutti i nuovi dettagli disseminati sulle varie Gao Machine vengono esaltati al massimo, come ad esempio i particolari oro e verde trasparente sul “gonnellino” nero del Gaigar. Il nuovo design delle braccia poi restituisce un senso di muscolarità e di potenza a tutto il mecha. Sul fronte della posabilità il modello non nasconde la sua natura action e mette in mostra tutta  una serie di pose dinamiche davvero esaltanti per un prodotto di questa natura. “Giocando” con i movimenti delle ali e del busto, il Gaogaigar può davvero replicare tutte quelle sequenze dinamiche che si vedono nella serie televisiva. La natura a cricchetto delle varie articolazioni garantisce poi una grande stabilità in ogni posizione. Non mancano i classici gommini sotto le piante dei piedi che, specialmente sui ripiani in vetro, contribuiscono in modo fondamentale alle tenuta del modello. La colorazione e la verniciatura sono al top, le scelte cromatiche e la loro realizzazione sono davvero impeccabili. Anche la qualità dei materiali non delude e restituisce un grande senso di affidabilità e robustezza, sia per quelle in metallo che per quelle in plastica.

Pose Plus non ha tralasciato nulla ed ha dotato il suo Gaogaigar di tutti gli accessori disponibili. Non manca davvero nulla nella confezione. Mani sostitutive più grandi con falangi articolate, accessori per riprodurre il Protect Shade, il Broken Magnum, il Dividing Driver e le mani congiunte per la posa finale Hell&Haven! E’ presente anche una riproduzione in plastica verde della chiave di attivazione sequenza Final Fusion e un’asta in metallo con piedistallo a forma di simbolo GGG, insomma, non manca decisamente nulla. Uno sguardo più approfondito meritano il Protect Shade ed il Dividing Driver. Per la realizzazione dello scudo protettivo è stata concepita una mano apposita in colorazione verde trasparente, chiaramente scolpita nella classica posa con il pollice piegato all’interno. Sulla corona esterna si fissa lo scudo, un disco di plastica trasparente, mediante l’ausilio di 4 perni del medesimo colore. Il Dividing Driver, ovviamente ridisegnato per l’occasione, offre una soluzione di aggancio diversa. Grazie all’impiego di un perno da collegare al posto della mano, il grande cacciavite si fissa e si blocca grazie anche ad un sistema a scorrimento posto nella parte posteriore unitamente ai 4 perni che si vanno ad inserire nelle apposite sedi sull’avambraccio.

Pose Plus confeziona un modello davvero spettacolare, una reinterpretazione del Gaogaigar davvero ben concepita e, soprattutto, ottimamente realizzata. La qualità dell’intera produzione raggiunge davvero un livello superiore rispetto alle realizzazioni precedenti della Metal Series. La colorazione impeccabile, i nuovi particolari concepiti e la grande posabilità, rendono il Gaogaigar di Pose Plus un modello davvero imperdibile per tutti i collezionisti appassionati della serie. Si fa sentire però la mancanza di una degna base espositiva, un qualcosa di davvero sontuoso in linea con la qualità della produzione……to be continued……