Gundam che passione! E' proprio il caso di dirlo, i mobile
suit hanno davvero una grande attrattiva, non solo in Giappone. Bandai non a
caso dedica molte linee di produzione alla realizzazione dei moltissimi
esemplari esistenti. Dai kit di montaggio a quelli già assemblati, c'è davvero
l'imbarazzo della scelta! Da qualche tempo la casa nipponica ha incrementato le
uscite della serie Robot Spirits (Robot Damashii) che, in qualche occasione,
vanta realizzazioni differenti denominate Metal Robot o/e Metal Robot Ka
Signature, abbreviazione del noto designer Katoki Hajime. Il modello oggetto
della nostra recensione è tratto dalla light novel di Masaya Takahashi Gundam
Sentinel, l’EX-S Gundam.
La confezione si presenta con dimensioni abbastanza
voluminose, più precisamente misura 40 per 30 centimetri ed entra di fatto
nella categoria ingombranti ^__^ Come sempre l’immagine frontale ci spara in
faccia il modello in tutta la sua bellezza con le varie scritte e denominazione
corretta del mobile suit. All’interno, con mia grande sorpresa, troviamo un
gigantesco blister in plastica trasparente con il Gundam, gli accessori e la
basetta espositiva. Non manca ovviamente il classico foglio delle istruzioni.
La prima sensazione che trasmette il modellino è subito molto
positiva, balzano immediatamente all’occhio i molti piccoli particolari
riprodotti e la bellissima verniciatura opaca. Davvero spettacolare poi la
doppia tonalità sulle parti azzurre delle spalle, del busto e dei Propellent
Tank posteriori, roba da veri professionisti. Non c’è la minima imperfezione.
Ci sono scritte sparse su tutte le parti del Gundam, alcune davvero
microscopiche, ma incredibilmente perfettamente leggibili!
Metal Build inside…..si, possiamo definirlo realmente così.
Il modello possiede le medesime caratteristiche dei “fratelli” maggiori,
proponendo un frame interno in metallo e coperture in plastica. Anche per i
movimenti del corpo troviamo la soluzione degli snodi ad atrito che,
sollecitati a dovere, mostrano grande affidabilità di tenuta. Il nostro S
Gundam risulta essere anche estremamente posabile grazie ad una serie di
articolazioni realizzate in modo molto intelligente. Le posizioni replicabili
sono davvero molte e mostrano tutta l’esperienza acquisita da Bandai nel corso
degli anni. Nel servizio fotografico ho cercato di mostrare la maggior parte
dei movimenti replicabili dal modellino. Anche dietro le spalle non mancano
tocchi di classe, i due grandi Thruster Unit sono posizionabili a nostro
piacimento. E’ possibile ruotare, inclinare ed allargare singolarmente le due
parti. Il back pack è anche corredato di un grande stabilizzatore centrale,
anch’esso orientabile, che ricorda molto i mobile suit della serie Z Gundam.
Oltre al pesante fardello posteriore, l’EX-S Gundam è corredato dai due grandi
Propellent Tank posti al di sotto delle grandi spalle. Queste due parti, oltre
ad essere posizionabili, possono anche essere rimosse dalla loro sede.
Armamenti ed accessori non mancano all’appello, nella
confezione troviamo cinque coppie di mani, due beam saber, le INCOM remote
control disk, quattro Reflector INCOM, sei Beam Cannon e la grande Beam
Smartgun. Oltre a questo la dotazione è completata da sei piccoli dischi in
plastica e dal grande display stand.
E’ doveroso spiegare brevemente la collocazione degli
armamenti appena citati. Le due Beam Saber trovano sede nella parte interna
delle ginocchia, ruotano e possono essere ovviamente staccate ed impugnate
tramite le apposite mani dedicate. Le ginocchia puntute dell’EX s Gundam
ospitano anche le Reflector INCOM, due cilindri rossi che si agganciano
nell’apposito alloggiamento interno. Per simulare il loro uso, abbiamo una
seconda coppia dotata di fil di ferro modulabile che, unito ai piccoli dischi
spora citati, riproducono la traiettoria di lancio. La testa ospita invece la
INCOM remote control disk, è il piccolo disco rosso collocato all’estremità
della testa del mobile suit. Anche per questo tipo di arma Bandai ha fornito la
seconda copia per simularne il lancio. Come per le Reflector abbiamo una guida
in fil di ferro piegabile. Non mancano le bocche da fuoco, quattro Beam Cannon
da posizionare sul back pack e due sui fianchi del Gundam, quest’ultime di
forma diversa e dotate di braccetto mobile per il posizionamento. Chiude la
dotazione armamenti la grande Beam Smartgun. Il grosso fucile, lungo ben 17 centimetri
ed allungabile fino a 19, è l’arma più potente in possesso dell’ EX-S Gundam.
E’ dotata di braccio snodato agganciabile direttamente al generatore centrale
del mobile suit. L’arma possiede parti mobili perfettamente nascoste all’interno
della struttura. Il braccio snodato offre, pur rimanendo agganciato, un ampio
raggio di movimento. Infine uno sguardo alla basetta espositiva che ricalca la
fattura della serie Metal Build. Ampia superfice di appoggio con 17 x 14
centimetri, ed un braccio snodato che permette i posizionamenti ad altezze ed
inclinazioni diverse.
Ancora una volta Bandai mi stupisce, in soli 17 centimetri è
riuscita a concentrare un livello di dettaglio e bellezza che ha davvero dell’incredibile.
Certamente il prezzo lo pone in una fascia di modelli d’alto rango che non
tutti gli appassionati sono disposti a spendere. Il modello comunque soddisfa
pienamente tutte le mie aspettative, con una posabilità ottima ed una cura
generale eccelsa, arriva ad essere una delle realizzazioni più belle della
serie Metal Robot Spirits.