domenica 4 ottobre 2015

UNICORN GUNDAM METAL COMPOSITE


Mobile Suit Gundam Unicorn (機動戦士ガンダム UC [ユニコーン], Kidō Senshi GandamuYunikōn?) è un romanzo illustrato a puntate (light novel) dello scrittore giapponese Harutoshi Fukui,con disegni di Yoshikazu Yasuhiko e Hajime Katoki. È ambientato nell'Universal Century della sagadi Gundam. La vicenda si svolge nell'anno 0096 U.C., tre anni dopo l’ultimo conflitto tra Neo Zeon e laFederazione Terrestre, narrato nel lungometraggio “Il Contrattacco di Char”. La storia ruota attorno alle imprese del protagonista Banagher Links a bordo del Gundam Unicorn e svela in un lungo flashback anche i retroscena della colonizzazione dello spazio all'inizio dell'Universal Century. Dopo questa breve introduzione, veniamo al sodo ,ovvero a cosa si aspetta un fan di Gundam al rilascio di una nuova serie, e cioè la valanga di trasposizioni in action figure dei mecha protagonisti!! E di protagonisti ne abbiamo a dir poco due,l'RX-0 Unicorn Gundam ,e la mai troppo celebrata Metal Composite linea di Bandai dedicata ai gokin di Gundam.

LA SCATOLA:

Molto elegante e patinata, più grande che piccola misurando infatti 38x28x10 cm, riporta in primo piano l'RX-0 nelle due configurazioni trattandosi di un trasformabile ,e i dati identificativi stampati in rosso metallizzato-specchiato, cool!^^Al retro, la classica griglia con le action pose ,lista accessori e poco altro. All'interno due blister, uno classico in polistirolo dove alloggia il Gundam e le dotazioni principali, mentre mani e basetta alloggiano nel solito e collaudato blisterino bivalve trasparente. Discreto il parco accessori, tre coppie di mani, tre diademi di cui uno aperto uno chiuso e uno trasformabile (e qui si accontenta tutti, cosa non da poco!) scudo anch'esso trasformabile, fucile, bazooka, due gatling, vari caricatori, quattro beam saber e due spade. Dulcis in fundo la basettina, con stampato nome e cognome del modello, astina di supporto e piccoli perni  per agganciare il Gundam.

IL MODELLO:

Salta subito all'occhio ,per la preziosa e curata verniciatura bianca lievemente perlata(che sarà poi ancora più splendente nella versione “prism coating”,recolor del primo unicorn), per le proporzioni armoniose rese ancor più accattivanti dalla tinta monocromatica, e dall'inusuale diadema ad unicorno nella modalità normal. Anche l'altezza appaga lo sguardo, con 21 cm in normal mode, e 23 in destroy davvero una bella presenza scenica! Il peso, hai-hai, invece si sente(che manca!)assestando un discreto  270 g che rapportati all'altezza lo fanno “sentire” leggero. Il metallo, come in tutti i metal composite, rimane relegato all'interno, bacino, snodo ginocchia, snodo Gomiti, snodo caviglie, bicipiti, l'ampia paratia posteriore delle gambe e la “ghetta” mobile sopra il piede. Moltissime le decals perfettamente posizionate e definite sia sul Gundam che su tutti gli accessori. Buona infine la mobilità di tutte le giunture, tutte snodate con giunti ad attrito stabili e robusti, limitata in alcuni punti solo dal fattore trasformazione ,che andremo a vedere subito.

Destroy mode on! Praticamente ogni pannello dell'armatura viene coinvolto in una caleidoscopica girandola di piccole gimmik volte a far affiorare lo psico-frame sottostante rosso. Inoltre aumentano anche le dimensioni, caviglie cosce anche e busto si allungano, le spalle si allargano rendendo veramente aggressivo l'impatto visivo. Solo un appunto sulle proporzioni delle gambe che danno un po' l'impressione che il Gundam cammini sui trampoli dato il vistoso allungamento e la limitata escursione delle ginocchia. Stupefacente la trasformazione della testa ,con i due volti che scorrono uno sotto l'altro in modo semplice e intuitivo ,per altro alcuni passaggi meritano invece più che la solita cura. Quindi davvero un prodotto notevole, in entrambe le configurazioni. Ogni accessorio e combinazione di tali viene sopportata egregiamente dalle giunture e si mantiene stabile in quasi ogni posa lo si voglia esporre. Cura del dettaglio e realizzazione tecnica ai massimi livelli quindi per un soggetto che di certo non può mancare in collezione! Smanettando in rete tuttavia i prezzi non sono proprio popolari nonostante la recente ristampa.

Articolo di Michael Perbellini
Foto di Paolo Fasciani