giovedì 12 febbraio 2015

GOLDRAKE SPAZER, RAIDEEN AND GETTER ROBOT G METAL BEAST EX GOKIN

Direttamente dal Wonder Festival, ecco arrivare le foto delle novità annunciate da Fewture per la linea Ex Gokin. La prima è quella forse più attesa da molti di noi, lo Spazer del Goldrake. Fewture mostra finalmente la versione definitiva del disco con all'interno il robot ed il TFO. Non è dato sapere come il Goldrake possa entrare nello Spazer, a giudicare dalle foto pare che tutta la parte superiore possa essere aperta per consentire un posizionamento adeguato. Le braccia rimangono all'interno e non nella classica posa che abbraccia la struttura esterna come nella serie tv.....staremo a vedere. 


Seconda novità robotica è la realizzazione del Raideen, ecco il prototipo del modello con accanto il disegno colorato. Questa volta il designer è Alan Moriguchi che non ha stravolto più di tanto il tratto originale del mecha. Personalmente mi piace molto questa reinterpretazione del Raideen e sarà bello vedere il modello definitivo nella classica posa con l'arco e freccia.

















 
Il terzo annuncio non è una vera e propria novità, ma un repaint del trio Getter Robot G uscito poco più di un anno fa. Un'uscita che non mi stupisce minimamente ed ampiamente pronosticata da tempo. La nuova versione è chiamata Metal Beast Changing Set, avrà i colori che si vedono nella serie The Last Day, nuove teste e nuove armi per il solo Getter Dragon. Sicuramente una ghiotta occasione per chi non ha preso la prima versione, all'interno di questi repaint Fewture inserirà anche le teste e le armi della prima uscita in modo da poter ottenere l'estetica dei tre Getter originali.


















martedì 10 febbraio 2015

GX68 GAOGAIGAR SOUL OF CHOGOKIN


Negli ultimi cinque anni la serie Soul of Chogokin è diventata di fatto, salvo qualche eccezione, riservata solo a mecha componibili e trasformabili. Dal 2010 con la nascita della linea Super Robot Chogokin, Bandai sposta al suo interno le produzioni più semplici sottraendo inevitabilmente “linfa vitale” alla serie Gx. L’anno appena trascorso ci ha regalato otto uscite per la serie chogokin principale, escludendo quattro recolor e l’ennesima Yamato, sono solamente tre i veri nuovi protagonisti in versione Gx. Archiviati Tryder G7 ed Arcadia, l’ultimo mese del 2014 Bandai lo chiude realmente con il botto realizzando l’immenso Gx68…..GAOGAIGAR! Sin dalla sua prima presentazione è stato subito molto chiaro come questo progetto avesse molta importanza per la casa nipponica. Le informazioni rivelate tramite le note riviste del settore, hanno messo in mostra uno sviluppo preciso e meticoloso di ogni singolo componente, centellinando scrupolosamente nel corso dei mesi tutti i particolari sul nuovo Gx.

Yūsha Ō Gaogaigar è una serie Tv anime del famoso studio Sunrise lanciata il 1 Febbraio del 1997 e composta da 49 episodi. Il mecha designer è Kunio Okawara, famoso per aver collaborato alle realizzazioni di svariati personaggi a noi molto cari come ad esempio Daitarn 3 e Mobile Suit Gundam. Protagonisti delle avventure sono i componenti dell’organizzazione GGG che hanno il compito di difendere la terra dagli attacchi degli Zonder. Le armi a loro disposizione per fronteggiare la minaccia aliena sono tre, il leone meccanico senziente Galeon, il bambino alieno Mamoru ed il cyborg Guy. La fusione (FUSION) fra Galeon e Guy da origine al robot Gaigar che unendosi alle GaoMachines (FINAL FUSION) diventa il Super Robot Gaogaigar! Ad ogni avversario sconfitto Gaogaigar strappa il cuore che viene purificato da Mamoru liberando così il prigioniero umano di turno. 

Bella e funzionale, possiamo tranquillamente definire così la confezione del nuovo Gx68 che giunge a noi con dimensioni tutto sommato contenute…..ne abbiamo viste di ben più grandi in questa serie! In 40x35x12 cm è racchiuso tutto il “gattai” set. Graficamente parlando la scatola si presenta di grande impatto scenografico, troneggia in posa plastica il nostro Gaogaigar contornato dalle GaoMachines, dal leone Gaigar e sullo sfondo dalla sagoma della G Stone. In basso la scritta The King of Braves Gaogaigar mentre ai lati ci sono bellissimi caratteri giapponesi in rilievo di color oro. Sul lato posteriore descrizione fotografica dei vari componenti con alcune immagini che ricreano alcuni passaggi della trasformazione con bellissimi effetti scenografici. Aprendo ci troviamo difronte un box in polistirolo, un piccolo blister in plastica trasparente ed il classico libretto illustrativo con 19 pagine a colori. Nel contenitore principale ci sono tutti i componenti ben protetti da sacchettini, veline e protezioni in plastica. Oltre alle GaoMachines ed al Galeon troviamo anche una parte del Dividing Driver, uno stand tripiede, il doppio pugno usato per la posa finale Hell and Heaven e i due avambracci. Nel piccolo blister invece trovano sistemazione i restanti accessori…..un’espressione diversa e tre paia di mani per il Gaigar, due per il Gaogaigar, la punta del Dividing Driver, quattro supporti di varie forme in plastica e per finire una piccola asticella bianca che, in caso di bisogno, ci aiuterà nell’eseguire alcune manovre della trasformazione. Ultima nota sulla confezione riguarda un particolare del box in polistirolo…..nella parte posteriore è inciso il nome del modello! A memoria io non ricordo un Gx con questo particolare, ma è molto chiaro che una cosa del genere mette ancor di più in risalto con quanta cura sia stato realizzato questo prodotto.

Il primo contatto con i vari mezzi fa notare immediatamente due cose; l’estrema fedeltà con le relative controparti televisive e la notevole qualità realizzativa. Subito i dati relativi ai vari componenti elencando peso e dimensioni:

Galeon/Gaigar:   17/23 cm – 385 gr

Drill Gao:  18 cm – 420 gr

Linear Gao:   26 cm – 150 gr

Stealth Gao: 32 cm – 190 gr

Galeon/Gaigar…..è il fulcro di tutto il modello dove le GaoMachines vanno ad unirsi per formare Gaogaigar. La figura è costruita quasi totalmente in plastica precolorata, le uniche parti in metallo risiedono praticamente all’interno della struttura. La testa dei femori e tutte le articolazioni; spalle – gomiti – polsi – bacino – ginocchia – caviglie. Anche i perni che sostengono la testa e le mani di Gaigar sono in metallo, questo esclude qualsiasi rischio di rottura durante le operazioni di sostituzione. Ogni movimento delle gimmik è a scatto, unica eccezione è per quelle del polso e della caviglia che sono a frizione. La posabilità della versione Galeon è molto valida, grazie alla rotazione/inclinazione degli arti, si possono replicare le classiche pose da felino che assume nella serie televisiva. E’ possibile anche ruotare ed alzare la testa grazie allo svincolo dalla sede, operazione questa che servirà in fase di trasformazione. FUSION…..gridando questa parola il cyborg Guy  si fonde con Galeon e trasforma il leone nel mechanoid Gaigar. La trasformazione da eseguire è davvero semplice ed intuitiva, il mio consiglio però è sempre quello di dare uno sguardo al libretto illustrativo per controllare il corretto posizionamento di alcune parti. Il gonnellino nero si alza e permette alla coda di essere nascosta perfettamente al suo interno. Le coperture laterali ruotano andando a nascondersi sotto la parte centrale, mentre i reattori vengono fatti roteare in avanti per assumere il corretto posizionamento. Il bello è che tutta questa sezione del modello può essere mossa sia per singole parti che interamente! Successivamente si piegano le gambe e si estraggono le parti basse nascoste all’interno del polpaccio. Le zampe anteriori si ribaltano rivelando le mani articolate, si sgancia, si alza e si ruota il muso di Galeon e successivamente si procede alla rotazione in senso antiorario del busto. Ultimo passaggio è riservato alla fuoriuscita della testa che è nascosta all’interno del corpo. Aprendo uno dei vani laterali si può procedere al corretto posizionamento. Gaigar è davvero super posabile, ci si può divertire nel riprodurre tutte le classiche posizioni dell’anime, compresa quella che assume per la FINAL FUSION. Gaigar può essere abbinato anche ai moduli Stealth Gao e Drill Gao. Tramite aggancio alla parte terminale delle spalle ed all’impiego di un apposito sostegno che si fissa alla schiena, si ottiene l’unione allo Stealth Gao. Bandai ha reso possibile l’esposizione in posa volante grazie al supporto dello stand tripiede, basterà sostituire la parte terminale con l’apposito aggancio in dotazione. Il modulo Drill Gao viene invece usato come arma aggiuntiva e dopo la separazione delle due parti viene agganciato alla braccia tramite appositi blocchi concepiti all’interno di quelli che in realtà sono i piedi di Gaogaigar. Qui vengono davvero messe a dura prova le articolazioni delle braccia perché il peso da sostenere è notevole. Dopo ripetute prove e sollecitazioni posso affermare che il responso è davvero molto soddisfacente.

Drill Gao.....è il modulo cingolato che forma le gambe di Gaogaigar. La sua struttura, cava all’interno, è costituita principalmente da plastica ad eccezione dei piedi e dalle loro articolazioni che sono in metallo. E’ dotato di cingoli realmente funzionanti, qui Bandai non ha usato la gomma, ma bensì ha optato per delle maglie in plastica. Questo accorgimento sicuramente è volto a preservare nel tempo l’integrità delle parti in questione dato che il materiale plastico non si deteriora come quello in gomma. Davvero degne di nota poi le cabine di pilotaggio, dove all’interno sono stati riprodotti addirittura i posti di comando. Ovviamente anche le due trivelle frontali sono mobili e possono essere ruotate a piacimento, insomma, tutto anime perfect.

Linear Gao…..il treno proiettile! Riprodotto sullo stile del mitico Shinkansen giapponese, questa GaoMachines forma le spalle e la parte superiore delle braccia del Gaogaigar. La livrea è la classica bianco/azzurra mentre la carrozzeria esterna è completamente in plastica. Notevolissimi i dettagli scolpiti, si possono tranquillamente distinguere porte, finestrini, pannelli vari e soprattutto, i particolari interni delle cabine di guida. Chapeau Bandai, veramente un lavoro notevole, soprattutto per un particolare che poteva essere anche concepito con vetri oscurati e vuoto all’interno. Questa cura così maniacale è una costante che accompagna tutto il Gx68! Anche la parte sottostante del nostro trenino può vantare carrelli funzionanti mentre ad unire le due locomotive ci pensa un gancio in plastica che ne consente una minima curvatura. L’interno del Linear Gao ospita le articolazioni per i movimenti delle spalle e la parte superiore delle braccia, tutto rigorosamente in metallo.

Stealth Gao…..è la terza GaoMachines , quella che completa la trasformazione del nostro Super Robot fornendogli avambracci/mani, criniera e testa. Anche per questo modulo lavoro certosino con notevoli dettagli ben in vista su tutta la struttura. Ci sono due parti orientabili sulle ali, le griglie posteriori apribili (attacco Hell and Heaven) ed il simbolo GGG in rilievo accompagnato dalla scritta Gaogaigar. Come per gli altri due mezzi è stata realizzata la cabina di pilotaggio, guardando attraverso il vetro del  cupolino si notano distintamente i particolari interni con sedili e plancia comandi. Tutta la struttura dello Stealth Gao è in plastica con verniciatura perfetta in ogni punto, le uniche parti in metallo sono i due braccetti a cui sono fissate le criniere. Oltre al supporto volante per il Gaigar, lo Stealth Gao può trasportare anche il Linear Gao tramite aggancio alla parte sottostante. Quattro piccoli supporti si aprono e si agganciano molto semplicemente al corpo del treno. Il ventre di questo modulo si apre completamente, al suo interno la testa finale di Gaogaigar che, una volta estratta, permette la chiusura del vano creando lo spazio di aggancio per le braccia di Gaigar. Lo stand in dotazione può essere usato, tramite apposito supporto, per l’esposizione in volo dello Stealth Gao.

GAOGAIGAR…..Eccoci al magic moment, la combinazione fra Gaigar e le GaoMachines comincia in un turbinio di effetti di luce ed un vortice che avvolge tutta la sequenza…..be, questo è quello che accade nella serie tv…..momentaneamente non dispongo di tale tecnologia effettistica, ma almeno Final Fusion lo posso pronunciare…..e allora facciamolo…..FINAL FUUUSION! Gaigar ruota la parte bassa portando sul davanti il gonnellino nero che aperto avvolge ora anche l’esterno dei femori. Si abbassano le gambe tramite uno sblocco a scatto e si allineano per l’inserimento all’interno del Drill Gao. In questo passaggio è molto importante allineare perfettamente le gambe come descritto nel libretto illustrativo, se fatto nel modo corretto, le parti squadrate delle articolazioni alle ginocchia si bloccheranno nelle loro sedi tramite appositi fermi interni. Dopo aver posizionato correttamente le gambe si fanno ruotare dietro alla schiena le braccia di Gaigar che liberano la sede per lo scorrimento del Linear Gao. Attenzione qui a due cose…..la prima è quella di alzare la testa di Gaigar, la seconda è il lato corretto da inserire perché altrimenti ci si ritrova con gli snodi della braccia girati al contrario! L’inserimento del Linear Gao è fedelissimo con il piccolo movimento finale avanti/indietro che fa allargare i fianchi di Gaigar, rendendoli esteticamente più proporzionati all’aspetto finale…..meraviglioso! Fatto questo si abbassa la testa che fisserà stabilmente il Linear Gao all’interno del corpo. Ora è il momento di posizionare lo Stealth Gao con già il vano centrale pronto e la testa estratta. Prima di procedere anche qui un piccolo accorgimento, bisogna ruotare leggermente gli avambracci di Gaigar in modo che rimangano obliqui. Fatto questo si può procedere al fissaggio dello Stealth Gao che viene assicurato alla struttura tramite il semplice inserimento delle articolazioni spalla del Gaigar. In realtà Bandai ha concepito un ulteriore sostegno che va prima fissato sulla schiena del mecha. Posso tranquillamente consigliarvi di non utilizzare questo optional perché non c’è assolutamente pericolo che le ali si stacchino. Adesso tutto è in posizione per i passaggi finali…..si estraggono le articolazioni delle spalle e si fanno salire verso l’alto mentre le due criniere vengono posizionate sui lati della testa di Galeon. Gli sportelli si aprono e permettono la fuoriuscita delle braccia, gli avambracci scorrono verso l’alto e, proprio come nella scena tv, rivelano i pugni con la medesima rotazione! A questo punto i supporti che li tenevano fissati allo Stealth Gao non servono più, apriamo i due sportelli corrispondenti e ribaltiamo i supporti al loro interno. L’atto finale è l’inserimento del “casco” sopra la testa di Gaigar…..un braccio articolato guida il procedimento andando a posizionare prima il retro e poi il frontale ottenendo la forma definitiva Gaogaigar. Tocco di classe immenso è la reale uscita della G Stone dalla fronte al momento del bloccaggio finale, esattamente come nella serie tv…..GAO…GAI…GAAAAR!

26 cm di altezza per 1194 grammi di peso…..ecco cosa ci si trova davanti dopo aver completato la trasformazione, un bestione enorme. Il Gaogaigar non ha una miriade di accessori a sua disposizione, nella serie animata combatte essenzialmente con le mani. Broken Magnum, Protect Shade ed Hell and Heaven sono praticamente una costante dei combattimenti del nostro Super Robot. L’unica vera arma, almeno fino ad un certo punto della serie, è il Dividing Driver, una specie di grosso cacciavite che provoca una voragine spazio/temporale dove far cadere ed affrontare il nemico di turno. Nella confezione, troviamo anche tre paia di mani con un impiego ben distinto fra loro. Possiamo definirne due come scenografiche ed una operativa, spiego subito il perché. Il primo set, più piccolo, serve esclusivamente per replicare la fuoriuscita a rotazione durante la fase di trasformazione. La dimensione ridotta permette di stare perfettamente all’interno degli avambracci, ma una volta in vista non risultano ovviamente in scala con il resto del modello. Ecco allora entrare in azione la coppia operativa, chiaramente in perfetta armonia estetica con il Gaogaigar. Per la prima volta in assoluto Bandai introduce in un modello della serie Soul of Chogokin le mani articolate, novità questa a cui è stata addirittura dedicata un’intera pagina della rivista Dengeki Hobby, con tanto di paragone fra una mano umana e quella del GX68! Chi bazzica nel mondo dei model kit, in special modo della serie Perfect Grade, sa benissimo di che cosa stiamo parlando. Ogni singola falange è mobile consentendo all’estremità di assumere qualsiasi posizione si voglia, compresa quella prensile. Oltre a questo è stata inserita anche l’articolazione del polso e addirittura una parte del palmo mobile che serve a far mantenere in posizione le dita! L’ultimo set a disposizione è riservato a replicare la mossa finale dell’attacco Hell and Heaven, un unico pezzo modellato come due mani unite. Diamo uno sguardo ora al Dividing Driver che, come ho scritto all’inizio, troviamo separato in due parti. Una volta assemblato raggiunge la notevole misura di 29 cm di lunghezza, è completamente in plastica con pistoni realmente funzionanti. Questo particolare riproduce il contraccolpo che l’arma da al contatto con il suolo…..come vedete nessun particolare è stato tralasciato da Bandai. La mobilità del modello si attesta su buoni livelli, le gimmik a scatto consentono di posare il Gaogaigar in svariate posizioni dinamiche, non siamo a livello della versione SRC, ma per un Gx di queste dimensioni non ci si può di certo lamentare. Ottima davvero la funzionalità delle articolazioni alle spalle che permettono una rotazione a 360 gradi. Anche l’escursione in avanti è molto ampia consentendo senza problemi la mossa dell’attacco finale, particolare questo reso possibile grazie a due parti della criniera mobili che, aprendosi, liberano lo spazio necessario al posizionamento. Il braccio può ruotare interamente sul proprio asse mentre il gomito piegarsi ad un massimo di 90 gradi. Le gambe sono gli arti che godono di più ampia manovrabilità, gli snodi presenti ne permettono ampissime escursioni laterali e frontali, mentre a livello delle ginocchia pagano un po’ dazio per le voluminose dimensioni. Fantastiche le caviglie che oltre ad inclinarsi notevolmente, insieme all’articolazione del piede, contribuiscono senza problemi nel sorreggere tutto il peso che il modello scarica a terra. La testa può ruotare anche se mantenuta agganciata alla guida che la vincola allo Stealth Gao, troviamo infatti un apposita sede dove un perno a scorrimento ne permette i movimenti laterali. Questo “vincolo” però può essere rimosso tranquillamente rendendo libere le rotazioni della testa che risulterà totalmente indipendente. Purtroppo i movimenti consentiti finiscono qui dato che l’escursione verso l’alto risulta davvero ridotta ai minimi termini a causa della protuberanza arancione (testa di Gaigar) sottostante. Come detto precedentemente la posabilità quindi risulta essere davvero buona considerate le notevoli dimensioni e peso, grazie alla realizzazione del servizio fotografico, ho potuto testare per giorni il modello arrivando ad un responso finale davvero molto positivo.

Fedeltà, qualità e precisone…..queste tre parole descrivono benissimo quello che offre il nuovo Gx68 Bandai. Un modello sensazionale in ogni suo particolare, una realizzazione tecnica magnifica con accorgimenti davvero notevoli, fanno diventare il Gaogaigar una delle migliori produzioni di sempre nella serie Soul of Chogokin. Il modello non presta mai il fianco a cedimenti strutturali restituendo sempre una bellissima sensazione di solidità e compattezza, caratteristiche queste fondamentali per una realizzazione di questo genere…..standing ovation!.....to be continued…..