mercoledì 6 agosto 2014

T-REX GETTER 1 BY SENTINEL


Anche chi bazzica da poco nel folle (concedetemelo^^) e meraviglioso mondo dei chogokin & co., ormai ha fatto l'orecchio ad un marchio che nel giro di pochissimi anni si è fatto notare per l'alta qualità delle sue realizzazioni; confrontandosi in campo aperto con ditte di pluridecennale esperienza come la cara mamma Bandai, Sentinel ha fatto letteralmente centro con due realizzazioni sopraffine: il Getter Black e il Getter 1, entrambi dall’Ova The Last Day! Questi due mecha rappresentano infatti l'entrata di Sentinel nell'olimpo dei gokin, portando un vento di rinnovamento nel design dei mecha, frutto di menti giovani e creative essenziali per mantenere attivo il mercato!

Né grande né piccola, la confezione misura 28,5x22,5x8 cm, elegantissima in nero satinato con foto a colori sul retro presenta una gradevolissima vetrina con apertura a libro, così da mostrare in anteprima le “grazie” del prodotto! Molto elegante anche il blister nero di plastica dove trova alloggio il modello e la discreta schiera di accessori: tre paia di mani intercambiabili, due tomahawk in plastica semirigida, le due mitragliatrici, il mantello in tessuto con fili metallici all'interno per renderlo svolazzante, un viso alternativo con occhi più piccoli dall'effetto cazzuto, lo splendido stand con braccio sospensore con in più dei ganci in plastica per collegare le Tomahawk sulla schiena. C’è poi un foglietto illustrativo in bianco e nero che illustra le varie gimmik del modello e che guida l’utente al corretto movimento.

Esplosivo!!! La dinamicità dell'impatto visivo è elevatissima già appena sollevato il cellophane protettivo, la cura dei dettagli e delle finiture è a dir poco strepitosa e l'aspetto lo avvicina più ad un unicum modellistico che a un prodotto in serie (difatti non a caso la collaborazione è con T-Rex, piccola casa di garage-kit in resina), brava Sentinel! Plauso che si smorza lievemente appena estratto il pupo dal blister, causa la sensazione di leggerezza che sulle prime il Getter trasmette... riposto sulla bilancia segna un modico 216 grammi mantellato, non proprio un record….. In effetti il metallo c' è eccome, distribuito tra stinchi, cosce, bacino, tronco, non che snodi di piedi, caviglie, ginocchia, anche e gomiti; motivo di tale leggerezza lo si può quindi attribuire ad una possibile economia sugli spessori delle pressofusioni. Il design è davvero particolare, riprendendo in pieno la “panzosità”che il Getter 1 ha nell’OVA The Last Day , cosa che in effetti può non piacere a tutti in quanto quasi caricaturale; finora solo Kayodo ne aveva proposto uno cosi “tondo” nella linea Revoltech, mentre il gx-51 di Bandai rimane tutto sommato abbastanza normotipo.

Ed ora passiamo alla parte più divertente, la chiameremo spupazzolosità ^__^ Qui i più accaniti amanti delle pose action troveranno pane per i propri denti! Sono numerosissimi i punti di snodo, doppi su ginocchia, spalle, testa-collo e gomiti (questi dotati di uno snodo telescopico che ricorda alla lontana quello di Aoshima, migliorato però anni luce); snodo al bacino, non molto ampio ma comunque sufficiente, anche telescopiche che gli permettono quasi la spaccata, piedi con avampiede mobile e snodo estraibile anche sui polsi! Degna di nota la cintura in vita in gomma nera a totale protezione dello snodo addominale, e i pannelli a scorrimento dietro le ginocchia per permettere la flessione dell'arto! Veramente le pose ottenibili sono a livello delle action-figure più sgamate, epiche e dinamiche! Note dolenti (eh si, purtroppo ci sono) la delicatezza dello snodo dei gomiti, che se non maneggiato con un po' di garbo rischia di danneggiarsi; i tappini dell'aggancio allo stand sul retro e del Getter Beam sulla pancia non sono molto intuitivi e si rischia di graffiare la vernice circostante nel tentativo di rimuoverli; lo snodo del collo visto di profilo è un pugno nell'occhio; tutte le “punte” nei gomiti e nella testa sono in plastica rigida, dettaglio molto adulto, ma si rischia di pungersi o di spezzarle accidentalmente nella foga di posarlo più e più volte...; lo sculpt generale come già detto, può infine essere decisivo per alcuni per scartare un modello che invece si è rivelato formidabile.

Tirando infine le somme ci troviamo al cospetto di un prodotto davvero di alto livello, come Sentinel ci ha abituati fin dalla sua prima apparizione sul mercato, dalla verniciatura impeccabile sotto ogni punto di vista, metalloso, curato come pochi e ad un prezzo tutto sommato onesto (si trova ancora sulle 100 euro bazzicando sui vari siti di interesse esteri e non) ma che sta salendo per ovvi motivi! Abbiamo poi la quasi certezza che non ci saranno ristampe in futuro da parte di Sentinel, quindi…..l'unico motivo per non averlo in collezione è perchè collezionate francobolli o gattini di ceramica…..per tutti gli altri esiste solo una parola…..“CUUUUMPRAAAAAAA!!! 

Articolo a cura di Mr “Satan” Perbellini – Foto realizzate da Paolo Fasciani.