domenica 15 giugno 2025

GOSHOGUN NOBLE CLASS - MOSHOW TOYS

NOME DEL MODELLO: GOSHOGUN NOBLE CLASS

PRODUTTORE: MOSHOW TOYS

ANNO DI RILASCIO: 2025

PREZZO DI LISTINO IN YEN: 29.000

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ESTETICA: 10

COLORAZIONE/VERNICIATURA: 10

ACCESSORI: 9

ARTICOLAZIONI/POSABILITA': 10

CONFEZIONE/DIMENSIONI: 40 x 30 c 15 cm

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PRO

nuovo design eccezionale

colorazione opaca fantastica

posabilità top

basetta magnetica

led multifunzione

CONTRO

try three un po' sotto tono

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Nel corso degli anni abbiamo visto alcune case produttrici riprodurre mecha, più o meno conosciuti, con rivisitazioni estetiche. Facendo un salto indietro nel tempo non possiamo dimenticare i modelli di casa Fewture firmati dal grande e, purtroppo scomparso, Taku Sato. I suoi design alternativi hanno fatto “scuola” dando il via a tutta una serie di riproduzioni con uno stile più accattivante e, se così possiamo dire, più moderno. Ovviamente questi re-design possono piacere o non piacere, ma è innegabile che alcuni siano davvero spettacolari. Da questo  pensiero parte la recensione del mio primo prodotto targato Moshow Toys, casa di produzione asiatica a cui non mi ero mai avvicinato, ma che ho sempre seguito con curiosità. Il mecha protagonista di questo articolo, riprodotto con tanto di licenza ufficiale, è una nuova interpretazione del Goshogun, da noi conosciuto come Gotriniton.

La presentazione grafica della confezione mette già in risalto il nuovo stile del personaggio. Una grande immagine occupa tutto il frontale, sul retro invece abbiamo diverse immagini che mettono in risalto alcuni particolari del modello e del suo piccolo compagno Try Three. All’interno due grandi blister in plastica trasparente accolgono i due robot, tutta la serie di armi ed accessori a disposizione ed un bellissimo e dettagliatissimo libretto istruzioni. La confezione non è gigantesca, anzi, risulta essere contenuta nelle dimensioni e, cosa non di poco conto, realizzata con materiale di buon spessore.

Il Goshogun è protetto dai classici veli trasparenti e, questo nei punti più a rischio sfregamento, anche da appositi inserti in gommapiuma. Questo aspetto già denota un grande senso di cura nella fase dell’imballaggio del prodotto, riducendo praticamente al minimo il rischio di danneggiamento durante le fasi del trasporto. Il piccolo Try Three invece è inserito in un apposito spazio a fianco del mecha principale. Il primo contatto con il Goshogun mi ha davvero lasciato estasiato. Il nuovo design è stratosferico e colmo di dettagli incredibili. L’altezza è di ben 30 cm per un peso di tutto rispetto che arriva a toccare 1,2 kg. Anche il Try Three si difende bene con un tratto chiaramente simile al fratello maggiore, misura 8 cm di altezza per un peso di circa 18 grammi. E’ scomponibile nelle 3 navicelle ( King Arrow – Jack Knight – Queen Rose)  che possono essere inserite all’interno del Goshogun. Le soluzioni tecniche per la mobilità del modello sono tutte ben studiate ed in linea con la maggior parte delle produzioni attuali. Le articolazioni sono tutte concepite con movimento ad attrito e, cosa fondamentale, godono di una ottima resistenza e rigidità. Moshow ha raggiunto un ottimo compromesso facendo si che tutti i movimenti risultino fluidi e mai difficoltosi da realizzare. Nel servizio fotografico ho cercato di mettere in evidenza le diverse peculiarità di cui dispone il Goshogun, soluzioni che davvero fanno la differenza e che elevano la valutazione finale del prodotto.

La grande libertà di movimento della testa con il collo che si alza e si abbassa a scatto per concedere un più ampio raggio di azione. I grandi copri spalla hanno un perno snodato che consente il movimento svincolato dalle braccia, questo per essere adattati alla posa scelta. Rotazione delle braccia a 360 gradi, parte dell’avambraccio dotato di scudo con rotazione propria e polso snodato per una grande varietà di posizionamenti ottenibili. Il busto ruota e si piega in qualsiasi direzione con un piccolo particolare per ottenere la massima inclinazione in avanti. Bisogna sollevare la parte terminale rossa posta alla base del petto, dettaglio questo ben evidenziato sul manuale istruzioni. Anche sul bacino è stato fatto un grandissimo lavoro, tutti i panelli si sollevano e si adattano alla posizione delle gambe andando così ad evitare vuoti visivi antiestetici. Particolare davvero eccezionale è la realizzazione della pannellatura frontale che, oltre alle soluzioni appena citate, può svincolarsi ed essere orientata in tutte le direzioni! La trovo una soluzione davvero fantastica! Le gambe, con la loro grande mobilità, rendono il modello di casa Moshow davvero incredibile. Grandissima apertura laterale, ampio movimento avanti/indietro e, ma non poteva essere da meno, una bellissima articolazione delle ginocchia che consente il massimo piegamento possibile. Qui troviamo una soluzione già adottata da altre case produttrici, piegando le ginocchia vediamo i pannelli del femore scendere e mostrare i dettagli interni. Articolazioni delle caviglie e piedi agiscono con grandissima efficacia per garantire sempre un sicuro appoggio a terra, soprattutto nelle pose estreme. Vi assicuro che questo Goshogun ne può realizzare davvero molte con moltissima semplicità. Particolare ben studiato riguarda la sezione laterale bassa accanto ai piedi. Qui abbiamo 4 pannelli che si aprono e permettono la massima inclinazione delle caviglie, ma non finisce qui, è possibile anche ruotate tutta l’articolazione. I piedi poi godono di tre punti snodati che vanno ancor di più ad aumentare il grado complessivo di posabilità del modello. Insomma, possiamo veramente divertirci nel realizzare action pose estreme, cosa sicuramente molto apprezzata dagli amanti del “posing”.

La colorazione realizzata da Moshow è un altro punto di forza della produzione. I colori sono opachi con una stesura sulle parti perfetta, non esiste la minima imperfezione! Il tutto poi è impreziosito da innumerevoli dettagli e piccole scritte sparse su tutto il corpo, ma senza mai esagerare. Troviamo pannellature, incisioni e micro dettagli anche all’interno delle varie sezioni apribili, nei vani di aggancio delle navicelle e perfino sotto le piante dei piedi. Un lavoro veramente sontuoso che potenzia notevolmente tutto il lato estetico del Goshogun…..ma com’è veramente il nuovo design concepito da Moshow?

La “trasformazione” estetica del mecha ha eliminato completamente le parti piatte del design originale. Tutto il corpo è stato ripensato inserendo spigolosità praticamente in ogni parte del modello. Partendo dalla testa fino ad arrivare alle parti terminali dei piedi, il nuovo look del Goshogun Moshow è un tripudio di sagome irregolari, nuove forme e piccoli dettagli sapientemente realizzati che donano un senso di muscolarità al modello. Volendo fare un paragone, possiamo confrontarlo con l’ottimo Goshogun di Pose Plus per notare tutto quello che ho appena descritto. Nel prodotto Moshow Toys traspare la ricerca di un nuovo ed intrigante stile senza che questo vada a trascurare le funzionalità classiche del personaggio.

Passiamo ora al piccolo Try Three, mecha di supporto ottenuto dall’unione dei tre jet King Arrow, Jack Knight e Queen Rose. Come detto all’inizio, il piccolo robottino è già assemblato dentro alla confezione. Le sue piccole dimensioni non hanno impedito la realizzazione di articolazioni in grado di donargli un’ampia gamma di movimenti. Il Try Three può addirittura ruotare ed inclinare il busto, ruotare le gambe, inclinare le caviglie e muovere a 360 gradi le braccia. Le sue articolazioni sono ad attrito, qui però in alcuni punti ho riscontrato una minor rigidità che compromette un po’ la stabilità generale. Considerando anche il peso davvero esiguo, risulta a volte difficile stabilizzare il piccolo mecha in determinate pose dinamiche. L’estetica e la colorazione sono in linea con la qualità realizzativa del Goshogun riprendendone ovviamente forme e tonalità. E’ costruito completamente con parti in plastica di ottima qualità con piccoli perni in metallo ad unire le varie articolazioni.

La scomposizione nei tre jet è operazione piuttosto semplice, ma richiede comunque l’uso del manuale istruzioni che, oltre a questo, guida l’utente nelle varie fasi di realizzazione delle tre configurazioni finali. Jack Knight e Queen Rose non necessitano di parti aggiuntive, mentre per completare King Arrow bisogna inserire la piccola parte dei reattori realizzata appositamente. Nella confezione troviamo 5 effect parts da inserire sui 3 jet che vanno a simulare la scia di fuoco dei reattori posteriori, una piacevole aggiunta direi. Oltre a questo possiamo esporre in fase di volo i 3 velivoli usando 3 piccoli stand espositivi, compresi nella dotazione accessori, dotati anche di braccio snodato in diversi punti. Possiamo anche usarne uno per esporre il Try Three in sospensione. Come avviene nella serie animata i 3 jet si possono agganciare al Goshogun. I vani di aggancio si aprono per accogliere le navicelle ed anche per questa fase bisogna consultare l’apposita sezione del libretto istruzioni. King Arrow e Queen Rose si bloccano automaticamente una volta inseriti negli alloggiamenti, mentre per fissare il Jack Knight è stato necessario creare un piccolo accessorio per rendere stabile la sua posizione all’interno della sede di aggancio. Da notare la cura realizzativa posta negli interni delle tre sezioni, dentro al petto ed all’interno delle due gambe. Possiamo notare piccoli dettagli e pannellature perfettamente colorate e addirittura, questo nei vani delle gambe, il simbolo ad X inciso sulla parete frontale!

L’illuminazione è ormai diventata una regola fissa per le recenti produzioni del settore ed anche il modello Moshow ne è provvisto. Abbiamo luci a led per gli occhi, pettorale, back pack e bazooka. L’attivazione è con tocco magnetico e nella confezione troviamo un apposito accessorio dedicato a questo scopo. E’ un semplice quadratino di plastica con un magnete all’interno ed è abbellito con il logo di casa Moshow. Le parti dotate di led riproducono diversi tipi di effetti visivi che cambiano ad ogni tocco del magnete, ovviamente l’ultimo è sempre riservato allo spegnimento del circuito. Le batterie che alimentano i sistemi d’illuminazione solo le ormai classiche a bottone, ne servono 2 di tipo AG1 per la testa, 3 di tipo AG13 per il pettorale, 2 di tipo AG13 per il back pack e 2 per il bazooka. Nella confezione è presente un piccolo cacciavite per l’apertura dei vani batterie. Gli effetti riproducibili sono diversi e, come detto poco fa, si alternano ad ogni tocco. Due per gli occhi, accensione con luce fissa e luce con aumento graduale d’intensità. 4 per il back pack con il Go Flasher, intermittenza delle luci con reattori fissi, rotazione delle luci con reattori fissi, cambio intensità e luce fissa in ogni sezione. Passiamo al pettorale con l’illuminazione posta nel grande simbolo ad x, anche qui abbiamo la riproduzione di 4 effetti differenti. Nel primo il fregio s’illumina gradualmente, nel secondo abbiamo la luce ad intermittenza, nel terzo cambio d’intensità graduale e nell’ultimo illuminazione fissa. Per il Bazooka gli effetti sono identici alla sequenza degli occhi, quindi luce fissa e luce con intensità graduale. Gli accessi ai vani batterie sono ben specificati nel libretto istruzioni e sono davvero semplici da gestire, bisogna solamente usare un po’ di attenzione per quello all’interno della testa perché è di piccole dimensioni. Per quanto belli e coreografici, io non li amo particolarmente perché il loro utilizzo è effettivamente limitato al primo contatto con il modello e consumano molto velocemente le batterie. Come scritto in altre recensioni, avrebbe molto più senso concepire un sistema d’illuminazione con alimentazione e ricarica tramite presa USBC, cosa peraltro già vista su alcune realizzazioni del settore.

Armamenti ed accessori ci riservano alcune gradite sorprese che vanno sicuramente ad aumentare il valore della produzione. Le armi sono chiaramente ridisegnate per essere compatibili al nuovo design del Goshogun. Troviamo la spada Go Saber, la scure Go Stick e lo Space Bazooka. La spada presenta la classica lama con tridente finale, un elsa più larga e lavorata. La nuova sagomatura dona più tridimensionalità alla nuova Go Saber e, complice la colorazione opaca, la rende visivamente molto bella da guardare. La grande scure si compone unendo l’asta in metallo alla testa con le due lame. Anche per la Go Stick lo stile è ancor di più un richiamo a quello del modello con una grande x posta nel centro. E’ anche possibile allargare le due lame tirandole verso l’esterno e, contemporaneamente, vedremo la punta salire verso l’alto. Per lo Space Bazooka Moshow ha realizzato un qualcosa di davvero particolare. Oltre alla già descritta illuminazione, ha concepito il caricatore realmente funzionante con proiettili in metallo. Una volta inseriti all’interno e posizionato il tutto nell’apposita sede sull’arma, possiamo realmente scarrellare e vedere la fuoriuscita del bossolo lateralmente. Da notare anche la minuziosa rifinitura dei singoli proiettili e di tutte le parti mobili dello Space Bazooka che, ancora una volta, denotano e sottolineano la grande cura riposta in questa realizzazione. A corredo delle tre armi ovviamente non mancano tutta una serie di mani alternative, alcune per l’impugnatura delle armi stesse, ed altre riservate alle posizioni più dinamiche. Di nuova concezione il sistema di aggancio, invece del classico perno, abbiamo un vero e proprio gancio che va a bloccare le varie mani, ognuna provvista di asta per la connessione. I vari cambi risultano molto semplici ed al contempo si dimostrano molto solidi e resistenti. Per replicare il Go Flasher abbiamo 5 parti in plastica trasparente di color giallo da inserire nelle apposite fessure concepite sul back pack. Sono ben disegnate e in perfetto stile con il nuovo design, bellissime da vedere anche senza gli effetti luci accesi.

Non manca nella dotazione accessori concepita da Moshow la base espositiva per il Goshogun. Abbiamo un grande quadrato con misure di 28 cm per lato. La base di appoggio è decorata con il fregio pettorale ad x, il nome del personaggio in caratteri giapponesi e la scritta finale Moshow Toys. Nella confezione troviamo anche un’asta di supporto in metallo per sorreggere il modello ed un proprio sostegno dal design molto dettagliato e con forma ad x. Tutta l’area della base espositiva è magnetica e vi possiamo fissare molto saldamente il Goshogun, il Try Three, il sostegno ad x e i 3 piccoli stand, tutti ovviamente dotati di calamite nelle parti di appoggio. Ne troviamo 2 per ogni piede del Goshogun, 1 per il Try Three,  4 per la base ad x e 1 per ogni mini stand. La connessione magnetica è di ottimo livello ed offre una grande resistenza, possiamo tranquillamente appoggiarvi il modello e muoverla senza incappare in cadute o cedimenti, questo ovviamente vale per tutto il resto appena descritto.

Fare la recensione del Goshogun di Moshow Toys è stato uno spasso incredibile. Dall’apertura della confezione fino ad arrivare all’ultima foto scattata, mi ha trasmesso davvero una splendida sensazione di solidità e perfezione. Un prodotto davvero concepito e realizzato con meticolosità sopraffina! La nuova interpretazione estetica è uno spettacolo ed è impreziosita con dettagli davvero incredibili. Ovviamente qui entra in gioco il gusto personale di ogni collezionista che può anche non apprezzare il new design del mecha, ma è innegabile che la realizzazione di questo prodotto sia davvero esaltante. Credo di non esagerare nell’affermare che il Goshogun Moshow Toys sia uno dei modelli che rasenta la perfezione e vada davvero a soddisfare anche il collezionista più esigente.

Un grandissimo ringraziamento a tutto lo staff di Gokin.it per la collaborazione ed il supporto tecnico.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA GOSHOGUN MOSHOW TOYS