NOME DEL MODELLO: ALTEISEN
PRODUTTORE: CCS
ANNO DI RILASCIO: 2025
PREZZO DI LISTINO IN YEN: 36.000
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ESTETICA: 10
COLORAZIONE/VERNICIATURA: 10
ACCESSORI: 7
ARTICOLAZIONI/POSABILITA': 10
CONFEZIONE/DIMENSIONI: 53 x 41 x 14 cm
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PRO
robusto e pesante
posabilità fantastica
colorazione top
nuovo sistema di bloccaggio dello stand
CONTRO
tipologia di libretto istruzioni da aggiornare
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Torna CCS con il suo nuovissimo modello e, come sempre, dimostra di essere al top nel settore delle riproduzioni robotiche da collezione. Il mecha che ci propone la casa asiatica è tratto, ancora una volta, dalla fortunata e famosa saga di videogiochi Super Robot Wars Original Generation. Per la serie Mortal Mind, vi presentiamo il possente Alteisen.
Il packaging è l’ormai classico brown box in cartone con copertina interna illustrata. Il retro propone sempre un’immagine del mecha in stile disegno in bianco e nero, sempre molto bella da vedere. La confezione contiene un contenitore in polistirolo e tre blister in plastica con accessori e basetta. A corredo della dotazione il classicissimo opuscolo delle istruzioni in bianco e nero.
Peso massimo
Quando si solleva il box in polistirolo, l’Alteisen CCS ci fa sentire immediatamente il suo grande peso che, complice il montaggio di alcune parti del corpo, sale ulteriormente! Dentro alla confezione il modello è spoglio di testa, spalle, avambracci, mani e dei gonnellini intorno al bacino. Possiamo così notare la grande quantità di metallo di cui è composto il mecha, in pratica tutto il suo scheletro è un blocco di zama! Così in versione “naked” già raggiunge 1,5 kg, applicando le varie parti sopracitate arriviamo al peso record di ben 2,1 kg per un’altezza di 28 cm! Indubbiamente è il modello Mortal Mind più pesante in assoluto prodotto fino ad ora. Se pensavate che il Gunbuster fosse un peso massimo, con l’Alteisen dovrete ricredervi! Il fattore della pesantezza ha ovviamente un ruolo importantissimo nella gestione del modello, ma non solo, tutta questa massa di metallo si addice perfettamente al design massiccio del robot. CCS vuole trasmettere, con questa sua nuova realizzazione, un senso di potenza e stabilità di livello superiore…..possiamo anticiparvi che lo scopo è stato perfettamente raggiunto!
Assemblaggio
Per assemblare le varie parti che vanno a completare l’Alteisen bisogna rispettare una determinata sequenza, questo per non trovarsi poi in difficoltà nel dover inserire determinate parti. Partiamo con la testa che va spinta semplicemente sul perno del collo, poi è il turno dei due fianchetti al bacino, si bloccano e si fanno andare all’indietro. Ora è il momento di far ruotare di 360 gradi il busto ed inserire il gonnellino frontale, fatto questo si riporta il busto nella posizione di partenza. Adesso si procede con il pannello più grande sul retro che viene semplicemente fissato sulla sede a scorrimento, ovviamente, prima di compiere questa operazione, bisogna riportare i fianchetti in posizione normale. Passiamo adesso al back pack con i reattori, basta semplicemente spingere il perno nell’apposita sede dietro alla schiena. Ora è il turno dei due avambracci, qui l’operazione è davvero semplicissima, vanno fissati al perno delle braccia per poi passare al montaggio delle due mani, uniche nella dotazione accessori e con dita articolate. Eccoci alla parte finale dedicata alle due grandi spalle. Per il corretto posizionamento bisogna alzare il supporto in metallo sul frame, premere l’apposita sezione sulla spalla e procedere al bloccaggio ed al posizionamento finale. Finalmente abbiamo il nostro Alteisen Mortal Mind completo e pronto all’azione. Ci troviamo davanti ad un modello davvero massiccio e ben proporzionato e, come dicevo all’inizio, con un’estetica che trasmette potenza pura. Impossibile non notare la splendida cura che CCS ha usato per realizzare ogni minimo dettaglio, ci sono piccole scritte, pannellature e numerosissimi dettagli sapientemente realizzati. Durante le fasi di montaggio si possono ammirare, ad esempio, tutti i particolari interni delle varie sezioni dei gonnellini, un lavoro davvero incredibile per dovizia e precisione realizzato in punti che, in molti casi, rimangono nascosti alla vista.
Articolazioni e posabilità top
Ruolo fondamentale lo svolgono le articolazioni, la mobilità, ma soprattutto la tenuta e la stabilità, fattori determinanti nella realizzazione di un modello di questo genere. Visto il suo peso CCS ha studiato articolazioni a doc in grado di assicurare tutti i fattori appena citati. L’Alteisen Mortal Mind è dotato di snodi molto potenti e resistenti realizzati con il metodo ad attrito. La loro resistenza alle sollecitazioni, ma soprattutto al peso, è davvero qualcosa di eccezionale. Muovere questo bestione di oltre 2 kg risulta molto semplice e divertente, ma richiede anche con un piccolo sforzo per raggiungere la posa desiderata. Nelle gambe troviamo la maggior resistenza articolare ed anche la maggior concentrazione di peso del frame interno. Questo mix permette quindi al modello di essere messo in pose action davvero estreme, anche con divaricazione delle gambe elevata, complice l’inclinazione esagerata delle caviglie! Tutto è stato studiato nei minimi particolari per far raggiungere all’Alteisen un elevata posabilità in ogni sua parte del corpo. La testa ha due grandi antenne laterali che, in alcuni casi, possono andare a toccare la parte interna delle spalle. CCS ha però realizzato un movimento separato per le grandi spalle che consentono a queste due parti di essere alzate ed inclinate verso l’esterno. Ma non finisce qui perché tutta l’articolazione del braccio si allunga andando ad aumentare la distanza dal busto. Tutto questo permette alla testa di essere liberamente posizionata evitando collisioni con le spalle. Il collo è poi dotato di un doppio movimento che permette alla testa di scendere e salire in altezza ed anche di potersi inclinare molto lateralmente e posteriormente. Le braccia ruotano completamente a 360 gradi ed oltre ai movimenti descritti poco sopra, possono essere piegate avanti/indietro verso il busto. Le braccia ed anche gli avambracci, ruotano sul proprio asse e, questi ultimi, si piegano completamente verso i bicipiti. Le mani hanno, come già detto in precedenza, le dita articolate ed il polso mobile per essere posizionate con inclinazioni differenti. Anche il busto del modello realizza movimenti in ogni direzione, ruota, si piega avanti/indietro e s’inclina a destra e sinistra. Tutto sempre con molta semplicità ed un’ottima resistenza. Insomma, anche questo nuovo Mortal Mind raggiunge livelli di posabilità eccezionali nonostante il suo design massiccio ed a tratti “ingombrante”. I 2,1 kg, come dicevo all’inizio, giocano un ruolo importantissimo per tenuta e stabilità del modello e dimostrano il sapiente studio da parte di CCS nella distribuzione dei pesi e dei materiali usati nelle varie sezioni del mecha.
Cromaticità e dettagli
La colorazione scelta da CCS è quella rosso scuro accompagnata da sezioni bianche, grigie, arancioni e grigio antracite. La realizzazione è come sempre impeccabile senza la minima imperfezione. Le tonalità della verniciatura sono sostanzialmente due, lucida per tutta la parte rossa ed opaca per gli altri colori. Questa differenza esalta moltissimo l’estetica del modello e, contemporaneamente, fa risaltare tutte le sezioni opache. Si crea quindi uno stacco cromatico perfetto che sapientemente spezza, nei punti giusti, quelle rosso lucido. L’Alteisen Mortal Mind è ulteriormente abbellito da numerosi particolari, molti anche di piccole dimensioni. Osservando il modello da vicino si notano scritte, simboli, piccole parti trasparenti, pannellature e dettagli incredibili! Guardate ad esempio il dettaglio della sezione interna del collo, le piccole diciture sparse sul corpo ed anche tutti i pannelli sagomati di cui è dotato il mecha. Non c’è una di queste parti che non sia curata e perfettamente verniciata, è possibile addirittura leggere i nomi delle due armi integrate sugli avambracci!
Accessori – funzionalità e led
La dotazione accessori dell’Altaisen non è molto ampia, CCS si è limitata alla realizzazione di ciò che la controparte del videogioco mostra nelle varie scene di combattimento. Come potete vedere dalla foto dedicata, abbiamo diverse effect parts a corredo del modello e la classica basetta espositiva, qui con una gradita innovazione nella sezione del supporto mobile. La parte più cospicua degli effetti è sicuramente quella dedicata alle Square Claymore che vengono lanciate dalle spalle del mecha. Nella confezione troviamo i due supporti forati dove vanno inseriti gli effetti. Ne abbiamo di 3 differenti lunghezze ( A-B-C) e li possiamo fissare a nostro piacimento in ogni posizione. Questo ci consente di realizzare esposizioni differenti che simulano il lancio. Una volta realizzata la scelta si passa al fissaggio degli effetti alle spalle dell’Alteisen. Premendo l’apposito pulsante integrato sulla struttura della spalla stessa, si apre a scatto il vano e, questo manualmente, si procede con l’apertura dei due pannelli interni. Ora è possibile agganciare gli effetti delle Square Claymore e realizzare la nostra action pose preferita. Le prossime effect parts sono quelle dedicate al Revolving Stake, una delle due armi integrate sugli avambracci dell’Alteisen e, più precisamente, su quello destro. Il Revolving Stake è a tutti gli effetti un revolver a tamburo con tanto di cartucce per ricaricarlo. A differenza della classica pistola, la parte terminale dell’arma non è la canna dove fuoriesce il proiettile, ma una punta metallica che si allunga perforando oggetti e nemici vari, un’arma davvero pittoresca direi. CCS ha realizzato il Revolving Stake perfettamente funzionante, con tamburo rotante ed estraibile, dotato di 6 cartucce per caricarlo. Il cane del revolver funziona realmente e, tramite la pressione del tasto apposito posto sulla struttura dell’arma, si abbassa per far scattare in avanti la punta terminale simulando così il colpo che si vede nel videogioco! Piccola parentesi tecnica…..per chi non lo sapesse, il cane del revolver a tamburo è una leva che, una volta azionata dal grilletto e colpendo il percussore, innesca lo sparo. Adesso entrano in gioco le due effect parts dedicate e volte a simulare l’effetto del colpo effettuato dall’arma. Sono due parti realizzate in PVC morbido da fissare alla punta del Revolving Stake. E’ possibile simulare anche una seconda tipologia di effetto andando a girare nel senso opposto l’effetto più piccolo ed applicando la mini punta inserita nella confezione. Per realizzare questo effetto perforante dobbiamo però munirci di una piccola parte biadesiva (specificato chiaramente sulle istruzioni) da posizionare tra i due effetti o tra l’oggetto che vogliamo immaginariamente perforare. La vittima sacrificale scelta per il servizio fotografico è un “povero” Gundam in scala ridotta. L’avambraccio sinistro ospita invece un machine cannonon a tre canne. Questo armamento non è stato dotato di nessun effetto, ma ha una sezione mobile che ne consente una minima visione di alcuni dettagli interni. L’ultima effect part in dotazione è dedicata al corno posto sulla fronte dell’Alteisen denominato Heat Horn. Con quest’arma l’Alteisen si scaglia contro il nemico perforandolo con il suo corno incandescente! Per replicare questo colpo sul modello CCS, bisogna staccare il corno normale ed inserire quello ad effetto. Qui entrano anche in gioco le uniche parti illuminate del modello, occhi e luce della fronte. La batteria di alimentazione è già presente nella confezione all’interno di un apposito sacchettino protettivo. Va inserita nel circuito all’interno della testa a cui si ha accesso sollevando la copertura superiore fissata magneticamente. Direttamente sul circuito troviamo anche il tasto per l’accensione, prima pressione per accendere gli occhi, seconda per la luce rossa del Heat Horn e terza per spegnere il tutto. Se per caso ci si dimentica di spegnere il circuito, dopo 5 minuti di funzionamento, tutto si spegnerà automaticamente. Dobbiamo però sottolineare che la luce dell’effetto Heat Horn non è particolarmente intensa, in pratica viene solamente illuminata la parte iniziale dell’effetto. Il nuovo arrivato Mortal Mind porta con se anche diverse parti mobili della sua corazza esterna. Abbiamo due pannelli apribili posti sui polpacci, possiamo inclinare la sezione terminale del gonnellino posteriore e vedere i reattori salire per mostrarsi meglio. Il back pack è dotato di tasti per far cambiare posizione ai 4 reattori ed ancora troviamo due pannelli nella parte terminale delle spalle che, muovendosi in avanti, concedono al braccio un’escursione più ampia. Per finire le punte mobili poste dietro alle grandi spalle, oltre a muoversi indipendentemente l’una dall’altra, sono ulteriormente dotate di pannelli orientabili. Insomma, anche questa volta CCS non ha lesinato, ma non l’ha mai fatto, sulla cura realizzativa di ogni parte del nuovo Alteisen.
Eccoci all’ultimo elemento della dotazione accessori, la classica base espositiva a cui CCS ci ha ormai abituati. Forma e colorazione sono le medesime, colore nero lucido con nomenclatura in tonalità oro e sagoma rettangolare ad angoli smussati. CCS ha però apportato alcune modifiche al supporto ed al suo bloccaggio. La parte che viene agganciata alla basetta è tutta di nuova concezione con un sistema d’inclinazione molto più pratico ed efficiente. Anche la forma è completamente cambiata, abbiamo ora un braccio mobile che, grazie ad una articolazione a scatto, ci permette di far scendere e salire in 4 posizioni differenti il braccio di supporto. Anche per il vano che accoglie le 2 aste metalliche, è stata realizzata un’apposita sede che è parte integrante del nuovo design del supporto. Anche il fissaggio alla base avviene in modalità un po’ diversa dal solito, possiamo far ruotare i due dischi nella parte sottostante usando il connettore che viene posizionato al bacino del modello per la connessione delle aste metalliche. Questa nuova soluzione risulta essere molto più pratica e veloce rispetto alla vecchia che avveniva usando le mani. Come ultima novità bisogna segnalare anche la presenza di due scanalature ricavate sotto alla base espositiva. Queste nuove sezioni servono a contenere le due aste metalliche del supporto quando non vengono utilizzate. Il nuovissimo sistema dimostra tutta la sua efficienza sostenendo senza problemi il grande peso dell’Alteisen, soprattutto nella massima inclinazione possibile. Il modello rimane sempre stabile e bilanciato permettendoci un’esposizione sicura anche in posizioni molto dinamiche verso il basso!
Conclusioni ed aspettative future
La realizzazione dell’Alteisen poteva sembrare piuttosto semplice, ma in realtà nascondeva alcune insidie da superare dovute alla sua estetica piuttosto ingombrante. Il lavoro svolto da CCS sul fronte della mobilità del modello è davvero da applausi. Riuscire a dare dinamicità nei movimenti a questo colosso di oltre 2 kg, soprattutto nella sezione delle spalle, sottolinea la grande competenza raggiunta dal team di sviluppo della casa produttrice. Quello che sempre mi stupisce è la costante ed enorme qualità realizzativa di questi prodotti che, a differenza di altre aziende, continuano a mantenere un rapporto qualità/prezzo davvero importante e di ottimo livello. Personalmente riconosco a CCS l’incredibile capacità di farmi innamorare di mecha che, potenzialmente, non mi sono mai interessati o piaciuti e non è cosa da poco! Chiaramente questo Alteisen non potrà interessare a tutti i collezionisti, ma è impossibile non riconoscere la bontà del lavoro di realizzazione svolto da questa grande azienda. Il livello sale costantemente ad ogni uscita ed anche questa volta ci è stata dimostrata la volontà di migliorare anche negli aspetti all’apparenza meno importanti della produzione. Il futuro di CCS è già tracciato, è imminente l’uscita della nuova versione del Gurren Lagann denominata 2.0, particolarmente attesa per conoscere le differenze realizzative e per chi, come il sottoscritto, ha saltato la prima uscita. E’ stato mostrato recentemente il modello finale dell’Ultimate Dancouga che, sempre per la serie Mortal Mind, debutterà nel mese di settembre. Gli annunci non sono terminati perché è stata anche mostrata la sagoma oscurata del prototipo dell’Eva 02, sempre in versione ANIMA. Le nostre aspettative salgono ulteriormente aspettando nuove news sulle altre serie in produzione di CCS, soprattutto per il trio Getter che sarà il capostipite di una nuovissima serie curata da un mecha designer d’eccezione!
Ringraziamo sempre moltissimo CCS per la collaborazione e per averci fornito il modello per la nostra recensione! Personalmente il mio immenso grazie a Giustino ed a tutti i suoi collaboratori per il grande supporto!
GALLERIA FOTOGRAFICA ALTEISEN SRW OG MORTAL MIND