Dopo
l'uscita del Mazinger Z e del Devilman Figuarts, prosegue inarrestabile la
nuova serie di personaggi Dynamic Classics tratti dai lungometraggi del maestro
Go Nagai. Il secondo Gx dedicato è il Great Mazinger che, in questa nuova
realizzazione, raggiunge probabilmente la fedeltà assoluta con la controparte
animata.
Tuffiamoci
immediatamente nell'analisi del modello. La confezione è chiaramente ispirata
alla precedente e ne replica le dimensioni, i colori e l'impostazione grafica.
Troviamo quindi l'immagine del modello accompagnata dai disegni dello stesso
Great Mazinger e del suo pilota Tetsuja Tsurugi. Nella confezione troviamo un
box in polistirolo con il robot, due grandi blister in plastica trasparente con
parte degli accessori e la basetta espositiva. Come già saprete, una delle
novità introdotte in questa serie DC, è la basetta apribile con all'interno la
parte restante degli accessori del modello.
Il
primo contatto con il Greto lascia subito una bellissima sensazione di solidità
e pesantezza. Il modello è realizzato quasi completamente in metallo
richiamando un po' alla memoria i primi Gx prodotti. Alla prova della bilancia
il “ragazzo” fa registrare un peso di 750 grammi. Le parti in plastica quindi
non sono molte, la testa, le spalle, i bicipiti e la fascia addominale. Lo
sculpt e le proporzioni sono a mio parere perfetti, la verniciatura poi è
assolutamente priva di una qualsiasi imperfezione, segno questo di una grande
cura realizzativa del prodotto. Come per lo Z, anche il Greto è dotato di volto
intercambiabile per simulare l'accensione degli occhi una volta avvenuto
l'agganciamento del Brain Condor. Nella confezione abbiamo dunque due copie
della navicella, una in assetto di volo ed una più corta per l'inserimento
nella testa del Great Mazinger. Quest'ultima poi è dotata di calotta
trasparente e cockpit in posizione ribaltata. Dal punto di vista tecnico il Gx73
porta con se cose buone e cose meno buone, ma andiamo con ordine. La parte
superiore del robot è abbastanza mobile, la testa ora è effettivamente
inclinabile all’indietro grazie ad un doppio snodo che ne gestisce i movimenti.
Molto bene le spalle ribaltabili che, grazie a questo movimento, permettono a
tutta l’articolazione di muoversi anche in avanti ed indietro. Bene anche lo
snodo del gomito, pur essendo in plastica garantisce un ottimo piegamento
dell’avambraccio. Si dimostra anche molto robusto sopportando egregiamente il
peso della parte sopracitata che è completamente in metallo. Graditissima la
nuova gestione del busto, ora non più fisso ma mobile in ogni direzione.
Abbiamo la possibilità di ruotare ed inclinare separatamente sia la parte
superiore che la fascia addominale. I movimenti in generale non hanno una
grandissima escursione, ma sono comunque una ventata di aria fresca molto
apprezzata per questo tipo di modelli. Se la parte superiore può essere
promossa, così non può avvenire per quella inferiore. Le soluzioni adottate da
Bandai dal bacino in giù sono molto discutibili e, a mio modo di vedere,
retrograde! La mobilità delle gambe è scarsissima, per aumentarne il movimento
bisogna sostituire la parte frontale del bacino con una seconda più cava! Il
ginocchio si piega discretamente, ma tale movimento è poco sfruttabile per via
della poca mobilità generale appena descritta. La caviglia poi risulta essere
ancora peggio, clamorosamente quasi inchiodata. L’unica cosa che salva la
posabilità delle gambe è la rotazione sull’asse centrale, giocando con questa
soluzione il modello può permettersi alcune pose decenti, nulla di
trascendentale ovviamente. Da segnalare anche la totale assenza di snodi a
scatto e la modifica del sistema di estrazione dei timoni delle gambe. In
questa edizione DC Bandai ha optato per l’estrazione manuale eliminando il
sistema a molla presente sui GX02 e 02R.
Sul fronte accessori la casa nipponica non si è
risparmiata, la dotazione infatti risulta veramente completa. Quattro coppie di
mani più una riservata alla stretta amichevole fra il Greto e lo Z. Le spade
diaboliche, qui finalmente non più cromate ma colorate a dovere. I pugni
rotanti, le punte d’acciaio, le lame per il calcio distruttore ed ovviamente
Scramble Dash (chiuso ed aperto) e Great Booster. Da notare la bellissima
colorazione, rossa nella parte posteriore e violacea in quella frontale. Le ali
possono essere montate sia in posizione verso l’alto che verso il basso. Bandai
ha fornito quattro parti con inclinazione diversa da agganciare al corpo
centrale. Anche il Great Booster gode della medesima possibilità, ma
realizzabile con i soli due pezzi presenti. Basta semplicemente invertirli
unitamente ai missili. Oltre a tutto questo sono presenti anche le parti da
applicare al braccio per simulare il lancio del pugno atomico e una piccola
parte per quello del missile centrale…..assai scomoda da applicare. Due Great
Boomerang, uno montato sul modello ed uno liscio per l’impugnatura. A tal
proposito è stata inserita un’altra novità, sganciando il boomerang non si avrà
più il foro in bella vista, uno sportellino a molla chiude la sede di
fissaggio. Chiudono la dotazione accessori le due parti sostitutive per le
ginocchia (aggancio lama) e la punta del Great Booster. Piccola novità anche
per la realizzazione del libretto illustrativo, Bandai ha separato le
istruzioni e la parte storico/descrittiva del personaggio. Troviamo quindi due
libretti, uno in bianco e nero (istruzioni) ed uno tutto a colori con
bellissimi disegni sulla realizzazione.
La basetta espositiva, come citato all’inizio, funge da
contenitore per una parte degli accessori e risulta avere una dimensione
notevolmente aumentata (11x15 cm) rispetto a quelle usate in precedenza sui
vari Gx02 e Gx02R. Sono stati inseriti due sostegni per bloccare il modello,
uno statico ed uno a braccio mobile. Per entrambi è possibile scambiare
l’aggancio frontale per il fissaggio del Greto. Uno blocca il robot ai fianchi
mentre il secondo si aggancia direttamente alla schiena tramite pressione, una
soluzione simile a quella vista nel fratello maggiore DX. Per finire abbiamo
anche la classica rampa di lancio per il Great Booster con l’aggiunta di una
parte scorrevole per variarne la posizione. Da notare anche la possibilità di
ruotare a piacimento la rampa e di poterla esporre sia a destra che a sinistra.
E’ chiaro che questi Gx Dynamic Classics sono concepiti
principalmente per esaltare il lato estetico del personaggio trascurando, con
mia grande sorpresa, un tantino troppo la mobilità della parte bassa. In
definitiva però non mi sento di bocciare la produzione Bandai perché comunque
il prodotto è davvero di ottima qualità realizzativa. Si nota realmente lo
sforzo fatto per esaltare e rendere davvero impeccabile l’estetica del modello.
Attualmente questo Gx73 è la miglior riproduzione sul mercato del Grande
Mazinga e credo che difficilmente la si potrà superare. La serie Dynamic
Classics sarà quindi la nuova punta di diamante della linea Soul of Chogokin?
Staremo a vedere, dopo il Getter One e lo Z Damaged non sono stati annunciati
altri personaggi in versione Gx, aspetteremo con ansia il mese di Dicembre per
scoprire i piani futuri di casa Bandai.