domenica 15 ottobre 2017

GX73 GREAT MAZINGER DYNAMIC CLASSICS



Dopo l'uscita del Mazinger Z e del Devilman Figuarts, prosegue inarrestabile la nuova serie di personaggi Dynamic Classics tratti dai lungometraggi del maestro Go Nagai. Il secondo Gx dedicato è il Great Mazinger che, in questa nuova realizzazione, raggiunge probabilmente la fedeltà assoluta con la controparte animata. 



Tuffiamoci immediatamente nell'analisi del modello. La confezione è chiaramente ispirata alla precedente e ne replica le dimensioni, i colori e l'impostazione grafica. Troviamo quindi l'immagine del modello accompagnata dai disegni dello stesso Great Mazinger e del suo pilota Tetsuja Tsurugi. Nella confezione troviamo un box in polistirolo con il robot, due grandi blister in plastica trasparente con parte degli accessori e la basetta espositiva. Come già saprete, una delle novità introdotte in questa serie DC, è la basetta apribile con all'interno la parte restante degli accessori del modello.



Il primo contatto con il Greto lascia subito una bellissima sensazione di solidità e pesantezza. Il modello è realizzato quasi completamente in metallo richiamando un po' alla memoria i primi Gx prodotti. Alla prova della bilancia il “ragazzo” fa registrare un peso di 750 grammi. Le parti in plastica quindi non sono molte, la testa, le spalle, i bicipiti e la fascia addominale. Lo sculpt e le proporzioni sono a mio parere perfetti, la verniciatura poi è assolutamente priva di una qualsiasi imperfezione, segno questo di una grande cura realizzativa del prodotto. Come per lo Z, anche il Greto è dotato di volto intercambiabile per simulare l'accensione degli occhi una volta avvenuto l'agganciamento del Brain Condor. Nella confezione abbiamo dunque due copie della navicella, una in assetto di volo ed una più corta per l'inserimento nella testa del Great Mazinger. Quest'ultima poi è dotata di calotta trasparente e cockpit in posizione ribaltata. Dal punto di vista tecnico il Gx73 porta con se cose buone e cose meno buone, ma andiamo con ordine. La parte superiore del robot è abbastanza mobile, la testa ora è effettivamente inclinabile all’indietro grazie ad un doppio snodo che ne gestisce i movimenti. Molto bene le spalle ribaltabili che, grazie a questo movimento, permettono a tutta l’articolazione di muoversi anche in avanti ed indietro. Bene anche lo snodo del gomito, pur essendo in plastica garantisce un ottimo piegamento dell’avambraccio. Si dimostra anche molto robusto sopportando egregiamente il peso della parte sopracitata che è completamente in metallo. Graditissima la nuova gestione del busto, ora non più fisso ma mobile in ogni direzione. Abbiamo la possibilità di ruotare ed inclinare separatamente sia la parte superiore che la fascia addominale. I movimenti in generale non hanno una grandissima escursione, ma sono comunque una ventata di aria fresca molto apprezzata per questo tipo di modelli. Se la parte superiore può essere promossa, così non può avvenire per quella inferiore. Le soluzioni adottate da Bandai dal bacino in giù sono molto discutibili e, a mio modo di vedere, retrograde! La mobilità delle gambe è scarsissima, per aumentarne il movimento bisogna sostituire la parte frontale del bacino con una seconda più cava! Il ginocchio si piega discretamente, ma tale movimento è poco sfruttabile per via della poca mobilità generale appena descritta. La caviglia poi risulta essere ancora peggio, clamorosamente quasi inchiodata. L’unica cosa che salva la posabilità delle gambe è la rotazione sull’asse centrale, giocando con questa soluzione il modello può permettersi alcune pose decenti, nulla di trascendentale ovviamente. Da segnalare anche la totale assenza di snodi a scatto e la modifica del sistema di estrazione dei timoni delle gambe. In questa edizione DC Bandai ha optato per l’estrazione manuale eliminando il sistema a molla presente sui GX02 e 02R.



Sul fronte accessori la casa nipponica non si è risparmiata, la dotazione infatti risulta veramente completa. Quattro coppie di mani più una riservata alla stretta amichevole fra il Greto e lo Z. Le spade diaboliche, qui finalmente non più cromate ma colorate a dovere. I pugni rotanti, le punte d’acciaio, le lame per il calcio distruttore ed ovviamente Scramble Dash (chiuso ed aperto) e Great Booster. Da notare la bellissima colorazione, rossa nella parte posteriore e violacea in quella frontale. Le ali possono essere montate sia in posizione verso l’alto che verso il basso. Bandai ha fornito quattro parti con inclinazione diversa da agganciare al corpo centrale. Anche il Great Booster gode della medesima possibilità, ma realizzabile con i soli due pezzi presenti. Basta semplicemente invertirli unitamente ai missili. Oltre a tutto questo sono presenti anche le parti da applicare al braccio per simulare il lancio del pugno atomico e una piccola parte per quello del missile centrale…..assai scomoda da applicare. Due Great Boomerang, uno montato sul modello ed uno liscio per l’impugnatura. A tal proposito è stata inserita un’altra novità, sganciando il boomerang non si avrà più il foro in bella vista, uno sportellino a molla chiude la sede di fissaggio. Chiudono la dotazione accessori le due parti sostitutive per le ginocchia (aggancio lama) e la punta del Great Booster. Piccola novità anche per la realizzazione del libretto illustrativo, Bandai ha separato le istruzioni e la parte storico/descrittiva del personaggio. Troviamo quindi due libretti, uno in bianco e nero (istruzioni) ed uno tutto a colori con bellissimi disegni sulla realizzazione.



La basetta espositiva, come citato all’inizio, funge da contenitore per una parte degli accessori e risulta avere una dimensione notevolmente aumentata (11x15 cm) rispetto a quelle usate in precedenza sui vari Gx02 e Gx02R. Sono stati inseriti due sostegni per bloccare il modello, uno statico ed uno a braccio mobile. Per entrambi è possibile scambiare l’aggancio frontale per il fissaggio del Greto. Uno blocca il robot ai fianchi mentre il secondo si aggancia direttamente alla schiena tramite pressione, una soluzione simile a quella vista nel fratello maggiore DX. Per finire abbiamo anche la classica rampa di lancio per il Great Booster con l’aggiunta di una parte scorrevole per variarne la posizione. Da notare anche la possibilità di ruotare a piacimento la rampa e di poterla esporre sia a destra che a sinistra.



E’ chiaro che questi Gx Dynamic Classics sono concepiti principalmente per esaltare il lato estetico del personaggio trascurando, con mia grande sorpresa, un tantino troppo la mobilità della parte bassa. In definitiva però non mi sento di bocciare la produzione Bandai perché comunque il prodotto è davvero di ottima qualità realizzativa. Si nota realmente lo sforzo fatto per esaltare e rendere davvero impeccabile l’estetica del modello. Attualmente questo Gx73 è la miglior riproduzione sul mercato del Grande Mazinga e credo che difficilmente la si potrà superare. La serie Dynamic Classics sarà quindi la nuova punta di diamante della linea Soul of Chogokin? Staremo a vedere, dopo il Getter One e lo Z Damaged non sono stati annunciati altri personaggi in versione Gx, aspetteremo con ansia il mese di Dicembre per scoprire i piani futuri di casa Bandai.