Il classico non muore mai.....Si, è proprio così, il rilancio
della serie Soul of Chogokin è affidato ai grandi classici dell'animazione
giapponese creati da Go Nagai. Come un treno in corsa Bandai sforna il terzo Gx
consecutivo tratto dalla serie Dynamic Classics, il Getter 1.
Nel segno della continuità, la confezione presenta il
medesimo stile già visto sulle uscite precedenti, cambia ovviamente il
personaggio e la raffigurazione del suo pilota, Ryo Nagare. Anche all'interno
medesima disposizione con box in polistirolo per il modello e blister in
plastica per gli accessori. Segue a ruota anche il libretto illustrativo
separato da quello delle istruzioni di montaggio.
Strutturalmente il Getter è concepito come lo Z ed il Great
Mazinger. Corpo quasi interamente in metallo con alcune parti in plastica, il
peso si attesta sui 281 grammi. Sul fronte posabilità sono state chiaramente
replicate le medesime soluzioni, ritroviamo quindi il frontale del bacino
intercambiabile per aumentare l'escursione in avanti delle gambe. Anche se
questa soluzione rimane fortemente anti estetica, bisogna notare che le parti
interne colorate in giallo appagano leggermente la vista andando un pochino a
mascherare il vuoto. Da notare anche un altro particolare, vista la diversa
conformazione della parte bassa, anche con il normale si ha un movimento
leggermente superiore a quello visto sul Great Mazinger. La rotazione delle
gambe poi aiuta nel raggiungere posizionamenti abbastanza dinamici.
Curiosamente sul Getter non è possibile ruotare il busto, scelta strana che,
secondo me, è stata dettata solamente per preservare un estetica “pulita” al
modello. Lo Z ed il Greto possono nascondere l'inestetismo della rotazione
avendo l'addome all'interno della struttura del bacino. Nel Getter è tutto in
bella vista e probabilmente l'effetto non sarebbe stato dei migliori. E'
comunque possibile però effettuare il piegamento in avanti come sui due Gx
precedenti. Bella novità per la parte che simula il Getter Beam, qui niente
parti da staccare, basta ruotare il piccolo cerchio centrale per far comparire
il foro. Ottima la mobilità della testa con il collo che permette l'inclinazione
all'indietro per la posa di volo. Un particolare che immediatamente balza
all'occhio è la colorazione del modello. Bandai ha usato un bianco/azzurrino
che ricorda molto quello visto sul trio Getter repaint di casa Fewture. La
verniciatura generale risulta essere sempre al top, presentando una stesura dei
colori perfettamente omogenea su tutte le parti, sia metalliche che in plastica.
Sul fronte accessori non ci si può lamentare assolutamente,
anche per questo Gx74 Bandai ha inserito praticamente tutto, comprese le tre
Getter Machine con tanto di effetto per l'esposizione in volo. La basetta
espositiva custodisce sempre un blister all'interno con le varie mani, due
diverse pettorine ed una maschera facciale aggiuntiva. Non mancano ovviamente
le Tomahawk, qui di colore azzurro, ed il mantello da applicare sulle schiena
del Getter. Davvero di grande impatto visivo l’esposizione delle tre navicelle
mediante l’uso della basetta. Bandai offre due modalità differenti tramite
l’utilizzo di due accessori. Possiamo optare per l’esposizione bassa fissando
le tre rampe di lancio al display stand, oppure scegliere la posa in volo
sfruttando l’asta pieghevole in dotazione. Per chi ha sufficiente spazio in
vetrina, può dunque ricreare diverse combinazioni esponendo sia il Getter che
le tre navicelle.
Esteticamente impeccabile e con un pizzico di mobilità in
più, il nuovo Getter Dynamic Classics conquista la vetta della nuova linea
Bandai. Pur conservando i medesimi “difetti” visti sui Gx precedenti, risulta
essere un ottimo prodotto curato in ogni suo aspetto. La trovata delle Getter
Machine, usate per valorizzare lo stand espositivo, è la vera ciliegina sulla
torta del Gx74 Bandai. Per chi ama i personaggi nagaiani, questa nuova/ennesima
rappresentazione del Getter 1 non può assolutamente mancare!